Bastard!! Parte 1: il nuovo adattamento anime su Netflix funziona?

Diamo un'occhiata ai primi 13 episodi di Bastard!!. L'adattamento anime del dissacrante manga di Kazushi Hagiwara è ora su Netflix.

Bastard!! Parte 1: il nuovo adattamento anime su Netflix funziona?
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Se credete che Bastard!! sia un sobrio seinen dark fantasy, lasciate ogni speranza voi ch'entrate. Coloro che conoscono bene il manga di Kasushi Hagiwara può ben immaginare cosa il nuovo anime Netflix ha in serbo per loro, eppure l'adattamento ha forse oltrepassato queste aspettative, in una direzione bizzarra. È la Warner Bros. Japan a guidare il progetto, insieme alla regia di Takaharu Ozaki e alla sceneggiatura di Yousuke Kuroda (My Hero Academia). I primi 13 episodi di Bastard!! Heavy Metal, Dark Fantasy sono disponibili anche con doppiaggio in italiano, ognuno dalla durata di circa 23-25 minuti. La seconda parte, per un totale di 24 episodi, è prevista entro la fine dell'anno.

Il primo arco narrativo

In uno scenario post apocalittico, l'umanità contemporanea è sovrastata dall'oscurità, quella che gli stessi esseri umani hanno creato e che vedono ora ritorcersi contro.

I 400 anni successivi, il mondo vive una sorta di ritorno del Medioevo dominato dalla magia. Nel regno di Meta-Likana la principessa Sheera è in pericolo, minacciata dal necromante Osbourne e dai suoi cavalieri. A salvarla è Tiara Nort Yoko, figlia del Gran Sacerdote, che con il suo bacio della vergine libererà un potente stregone intrappolato nel corpo di Rusie Renren, ragazzino con cui ella è cresciuta. Ritorna così Dark Schneider, che accetterà di aiutare Meta-Likana solo in nome del legame con Yoko. In più di un'occasione egli presterà aiuto, mentre perseguirà il proprio obiettivo: essere lo stregone più potente al mondo e avere tutte le donne che desidera. La situazione prende una brutta piega quando Arshes Nei, donna per metà elfo allevata da Dark Schneider, per dimostrare la propria lealtà ai quattro Re Celesti cercherà in tutti i modi di distruggere il suo vecchio "padre" e amante.

Prima di cominciare a guardare i vari aspetti che compongono questo curioso adattamento, è importante specificare che l'anime di Ozaki non tradisce la natura e lo spirito del manga, cosa che appunto i fan di Hagiwara potranno riscontrare. Questa coerenza di fondo, tuttavia, rischia di essere compromessa da un'esasperazione di molti elementi caratterizzanti, cosa che rende la serie diversa da come forse ci si aspettava.

Anche se in maniera differente e con tempi decisamente più dilatati, il nuovo anime di Bastard!! ripercorre l'arco narrativo del primo adattamento animato che risale al 1992, un OAV di soli 6 episodi diretti da Katsuhiro Akiyama, portando sullo schermo la prima quarantina di capitoli dell'opera originale. Rispetto alla prima versione, la serie Netflix offre allo spettatore un background più completo, a cominciare dall'incipit che darà vita al mondo post apocalittico, spiegandone dettagliatamente motivazioni e origini. Questo è un tratto che, in generale, contraddistingue il lavoro di Hagiwara.

Il mangaka, infatti, tenta di giustificare quasi scientificamente qualsiasi fenomeno legato alla magia che ha conquistato il pianeta. Si scopre che molte creature, ad esempio, non sono altro che il frutto di spontanee mutazioni genetiche. Queste appartengono alla mitologia classica (Vampiri, Minotauri) come anche al mondo spirituale, angelico o demoniaco. Anche gli incantesimi sono frutto di elementi razionali, e non semplicemente legati ad una sfera prettamente immaginaria.

Un'opera che oltrepassa il limite

In un universo in cui persino gli elementi fantasy vogliono essere in qualche modo attendibili, il racconto perde spesso la sua credibilità. L'opera di Hagiwara è sempre stata unica nel suo genere. Portavoce di un nuovo tipo di narrazione, volta a sorprendere continuamente il lettore, i volumi di Bastard!! si sono sempre contraddistinti per la scarsità di principi etici e per una sfrontatezza che raggiunge il dissacrante, spesso sfiorando il cattivo gusto. I primi snodi di questa prima fetta di episodi rispecchiano il controverso andamento dei primi volumi, che hanno sempre risentito della forte incostanza dell'autore.

Al racconto principale, quello di maggiore interesse, si alternano momenti in cui il filo del discorso rischia di perdersi, privilegiando quello che è, probabilmente, il carattere preponderante dell'opera: lo sfondo sessuale. Così come le pagine di Hagiwara, anche i capitoli del nuovo anime non risparmiano allo spettatore alcuna allusione, termine che in certi casi è un eufemismo bello e buono. Nelle prime ore della stagione, questo lietmotv è onnipresente e priva l'opera di un fascino che acquista solo più avanti, quando la trama fondamentale viene davvero a galla.

La consistente presenza di un'insolita comicità punta ancora sulle allusioni sessuali e sui doppi sensi, ma non solo. Anche altri personaggi, perlopiù maschili, sono vittime di questa spasmodica voglia di suscitare il riso, che si trasforma in sconcerto o imbarazzo. I dialoghi - alcuni molto fedeli agli originali - si fanno scherzosi nei momenti meno opportuni e più inaspettati, perseguendo l'obiettivo originario dell'opera: disorientare il suo pubblico. La sobrietà è forse l'unico elemento totalmente assente. C'è però qualcosa che è davvero capace di far sorridere in maniera intelligente: l'aspetto meta-teatrale, utilizzato con estrema ironia. Bastard!! sa di essere un prodotto irriverente e senza limiti, e non se ne cura. Inutili sono i tentativi di alcuni personaggi di ricordare che "Questo è sempre un anime per ragazzi!", coscienti della messa in scena.

Un Dark Schneider che non ce la fa

A proposito di ilarità, sembra proprio che con il personaggio di Dark Schneider ci si sia sbizzarriti parecchio. Il protagonista della vicenda, come è stato detto, è per molto tempo intrappolato nel corpo di Rusie Renren, un bambino molto devoto alla giovane Yoko, dolce e affettuoso.

Quando l'oscuro stregone viene liberato, la sua personalità prevale su quella del ragazzino. Dark Schneider, reincarnato in un nuovo corpo, è un uomo affascinante e fortemente egomaniaco, sicuro di sé e ossessionato dall'idea di essere non solo il più forte e il più intelligente, ma anche il più bello per poter creare un harem di donne al suo fianco. Talvolta si riflette su di lui e sui suoi piccoli cambiamenti forse dovuti alla convivenza con l'anima di Rusie. Essi sono come due facce della stessa medaglia, spesso è lo stregone a prevalere sul giovane quando quest'ultimo non è cosciente, ma non è detto che non avvenga anche il contrario. È proprio Yuko a riflettere spesso sulla possibilità che questo curioso evento possa aver ammorbidito il temibile distruttore, portando alla luce un lato più sensibile e "umano". I tempi di narrazione molto dilatati, infatti, permettono ai personaggi di portare sullo schermo i propri pensieri, spesso volti a descrivere ciò che sta accadendo, in maniera quasi didascalica.

Dark Schneider non è un vero e proprio eroe, è un personaggio molto controverso e ambivalente, ma l'anime di Netflix vuole accentuare qualcos'altro. Spesso coinvolto in siparietti comici, decisamente fuori contesto, egli dà sfogo ad un lato quasi sciocco, a cui le battute e i dialoghi danno certamente manforte. Ogni sua caratteristica originaria è qui amplificata ed esagerata, come se a tutti i costi si volesse creare una figura necessariamente simpatica. Certo, egli è sicuramente il personaggio che suscita più interesse, ma l'immagine che talvolta viene fuori è quella di uno zoticone, un belloccio che emette gridolini se qualcuno graffia la sua "pelle perfetta".

E a proposito di versi e grida, il suo doppiaggio è proprio la ciliegina sulla torta. Opera di Nexux TV e di Digital Brain LLC, la trasposizione italiana distrugge quel po' di serietà che Bastard!! nasconde sotto le sue apparenze. Gli altri personaggi sono pressoché salvi, ma Dark Schneider non troppo. Le scenette comiche e ironiche di cui è protagonista sono, effettivamente, terreno fertile per sciocche battute e intonazioni buffe. Il risultato è quello di non riuscire quasi mai a prendere sul serio questo personaggio, nemmeno nei momenti più importanti per la storia principale, in cui l'atmosfera dark fantasy, quasi horror per certi versi, è smorzata da toni ridicoli.

Omar Vitelli - che gli dà la voce - è un noto doppiatore nonché un professionista, dunque è chiaro si tratti di un'apposita scelta che resta poco comprensibile. Se l'intento era quello di far deridere lo stregone dal pubblico, si può stare sicuri: l'obiettivo è stato raggiunto fin troppo.

Un nuovo stile per Bastard!!

Il primo trailer di Bastard!! aveva già mostrato la key visual del nuovo adattamento, una vera boccata d'aria fresca rispetto ai disegni e allo stile del 1992. Il giovane ma valido studio Lidens Film, con una certa esperienza alle spalle (vi invitiamo infatti a recuperare la recensione di Tokyo Revengers), ha le carte in regola per omaggiare l'opera originale.

Il character design di Sayaka Ono è incredibile e riesce sia a non tradire le origini di Bastard!! sia a rinnovarlo con maestria. I personaggi risultano piacenti, dall'aspetto armonioso.

Spesso ci si concentra sui loro volti, di cui l'anime offre primi piani accurati. Dark Schneider sembra persino ringiovanito ed è evidente il desiderio di creare un protagonista seducente. Per le donne il discorso sarebbe un po' diverso, in quanto bersaglio di un aggressivo fan service. L'animazione asseconda questa discutibile scelta, rendendo ancor più diretti i continui riferimenti alla sfera erotica, soprattutto, al corpo femminile fortemente sessualizzato. Gli elementi più espliciti sono appena camuffati, seppur con una fotografia ingegnosa, quanto basta per non sfociare in altro. Se per i protagonisti principali si nota una cura particolare nella caratterizzazione, un piccolo difetto si nota altrove: nelle scene corali si è soliti ricorrere a design simili quando i personaggi sono in background. Qui sembra non ci si curi molto dell'aver reso i volti di cavalieri e soltati letteralmente identici tra loro, anche quando questi sono in primo piano e nella stessa inquadratura. In compenso, sul design delle creature leggendarie e demoniache è stato fatto un ottimo lavoro. Queste sono spesso motivo di scene violente e sanguinolente, di cui l'opera è piena (Qui potete trovare i 5 seinen più violenti oltre Bastard!!).

Il lavoro di Lidens Film trova modo di esprimere tutto il suo potenziale nei contesti in cui, finalmente, Bastard!! dimostra di essere un buon seinen. Con un'estetica che, quando vuole, sa immergere lo spettatore nell'atmosfera dark fantasy, le numerose scene di combattimento offrono tanta spettacolarità, rifacendosi senza dubbio ad alcune dell'OAV del '92 e adattandole, ovviamente, ad un design davvero moderno. Turbinii di colori e luci durante gli scontri di magie e incantesimi sono quasi d'obbligo, mentre i personaggi si muovono in maniera fluida e così naturale da non far mai percepire i tecnicismi che si celano dietro la loro realizzazione.

La fruizione complessiva di Bastard!! è impreziosita dal comparto sonoro, a cui era già stato fatto accenno: da Bloody Power Fame di Coldrain per la grintosa sigla d'apertura a BLESSLESS di Tielle per quella finale, insieme alla colonna sonora di Yasuharu Takanashi (Naruto Shippuden). Primeggia il genere metal, in perfetta coesione con l'anime.

Bastard!! Il nuovo adattamento di Bastard!! si trova a metà strada tra una buona riuscita e un inaspettato sconcerto. Se alcuni elementi, specie nella trasposizione italiana, non convincono molto, il rinnovato aspetto del racconto di Kasushi Hagiwara lo rende un buon omaggio. Di sicuro chi segue il manga si aspettava alcune scelte estreme, ma non come Netflix ha mostrato finora. Per dare una valutazione complessiva del potenziale di Bastard!! Heavy Metal, Dark Fantasy, non ci resta che attendere la seconda parte della stagione.