Evoluzioni Pokémon: la prima parte di episodi mette i fan alla prova

Siamo a metà della nuova miniserie di The Pokémon Company. Nell'attesa degli episodi di Dicembre, ecco le nostre impressioni.

Evoluzioni Pokémon: la prima parte di episodi mette i fan alla prova
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Evoluzioni Pokémon è il nuovo prodotto di The Pokémon Company che, con scarso preavviso, è arrivato su YouTube il 9 Settembre, in occasione del 25° anniversario, permettendo a tutti i fan di goderne la visione. Con un appuntamento bisettimanale, il 21 Ottobre è stato distribuito l'ultimo episodio, "Il Piano", prima di una lunga pausa che, a quanto pare, occuperà l'intero mese di Novembre.

Le prime impressioni su Evoluzioni Pokémon si erano soffermate sui primi due episodi, "Il Campione" e "L'Eclissi", rispettivamente ambientati nella regione di Galar e quella di Alola. Nel mese di Ottobre l'azione si è spostata prima verso Kalos e poi verso Unima, con due nuove piccole avventure. Come già detto altre volte, la miniserie compie una sorta di viaggio a ritroso attraverso i mondi finora esplorati. È una linea narrativa che sfrutta la nostalgia dello spettatore nei confronti delle Prime Generazioni di Pokémon, attese con impazienza. Vediamo cosa i due nuovi episodi hanno aggiunto e cerchiamo di capire quale sia l'effettiva direzione che quest'opera vuole intraprendere.

Il ciclo si ripete

Elisio, leader del Team Flare e principale antagonista di Pokémon X e Pokémon Y, è qui il protagonista di "Il Visionario". Ossessionato dall'eterna bellezza, egli decide di sfruttare la potenza del Pokémon Leggendario Xerneas per distruggere l'umanità, colei che ha rovinato ogni cosa bella del mondo.

La battaglia tra il suo Pokémon, Mega Gyarados, e Xerneas mette fine a questo malsano proposito. Lo scontro dura molto poco ma lascia spazio ad un'indagine psicologica del nostro protagonista piuttosto approfondita. "Il Piano", quarto episodio, mostra subito il piccolo N preso in custodia da Ghecis, il più importante tra i Sette Saggi, nonché capo del Team Plasma. N viene educato e sfruttato per diventare nuovo leader del team e per diffondere il piano di Ghecis: convincere gli essere umani che la liberazione dei Pokémon possa dimostrare la loro uguaglianza con gli esseri umani. Unico vero scopo, ovviamente, è risvegliare Zekrom, Pokémon Leggendario. Un salto temporale ci mostra una serie di scontri - N nel frattempo sconfigge il Campione di Unima diventando l'allenatore più potente - fino a quello decisivo tra N e Zekrom e il nuovo possessore della Chiarolite, artefatto leggendario.

Questi due capitoli, pur essendo molto diversi tra loro - l'uno più psicologico e l'altro più movimentato - seguono uno schema che era già chiaro nei primi episodi. Quello che dovrebbe essere il personaggio principale - il nostro PG, per intenderci - passa sempre in secondo piano rispetto ai nuovi protagonisti. Espedienti come l'uso dei flashback e di una sorta di voce narrante che corrisponde a uno dei personaggi (in "Il Campione", se ricordate, era il cronista della gara) sono fondamentali per contestualizzare, di volta in volta, vicende che difficilmente possono risultare chiare in soli 7 o 8 minuti.

Tanta spettacolarità in un tempo minimo

Ogni episodio, oltre ad avere una similare struttura, segue una linea narrativa che ruota intorno al Pokémon Leggendario di ogni regione, una trovata forse prevedibile che dà modo, al tempo stesso, di mostrare forti momenti di spettacolarità.

A livello grafico e di animazione, infatti, Evoluzioni Pokémon si presenta come un prodotto davvero promettente. Ogni scontro diventa un grande fenomeno luminescente, pieno di colori brillanti. "Il Piano" passa addirittura da toni freddi e cupi a colori come il giallo o l'arancione, con fasci luminosi e fiammeggianti che squarciano il cielo. I combattimenti, indipendentemente dalla durata, sono ricchi di azione e di una giusta quantità di pathos se si pensa che tutto avviene in davvero poco tempo. Questa combinazione di minuti e di spettacolarità è proprio ciò che, in realtà, sembra convincere solo in parte. È un peccato assistere ad un prodotto graficamente ottimo ridotto praticamente all'osso. Gli episodi, seppur sapientemente strutturati in modo da non risultare incompleti, offrono uno spazio limitato a una miniserie che forse poteva essere gestita diversamente. Sono degli assaggi fin troppo fugaci e, soprattutto, eccessivamente dilazionati nel tempo. Questo lungo intervallo di Novembre ne è una prova lampante. Mettere in pausa una miniserie così piccina e dai capitoli così brevi è un azzardo che rischia di far cadere Evoluzioni Pokémon nel dimenticatoio.

L'appuntamento bisettimanale di certo non aiuta: se da un lato l'attesa aumenta il piacere, dall'altro aspettare più di 3 mesi per vedere finalmente il nostro amatissimo Bulbasaur è eccessivo. Questo ritmo mette un po' alla prova i fan e il loro spirito nostalgico; forse fin troppo abituati allo streaming e al "tutto e subito", essi devono imparare a gestire la curiosità e a non lasciarsi scoraggiare dal tempo.

Vi ricordiamo che il prossimo episodio vedrà protagonista la regione di Sinnoh, giusto in tempo per il remake dei giochi Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente per Nintendo Switch.

Evoluzioni Pokémon Evoluzioni Pokémon è un piccolo prodotto che possiede un ottimo potenziale. Questa prima metà di episodi sembra seguire una linea che non perde coerenza. Procedere con la visione coincide con il viaggiare a ritroso e questo è sicuramente una caratteristica originale. La qualità della miniserie si scontra con una gestione del tempo che non gioca del tutto a suo favore. I Pokémon della Prima Generazione si fanno attendere ancora di più, sfidando la pazienza dello spettatore.