L'Attacco dei Giganti 4: a tu per tu con Alessandro Campaiola, voce di Eren

Abbiamo intervistato di nuovo la bravissima voce italiana di Eren Jaeger per discutere del doppiaggio della quarta stagione di Attack on Titan.

L'Attacco dei Giganti 4: a tu per tu con Alessandro Campaiola, voce di Eren
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Avevamo già intervistato Alessandro Campaiola durante la terza stagione de L'Attacco dei Giganti, e in quell'occasione avevamo discusso con lui anche di altri ruoli iconici che ha interpretato negli ultimi anni. Dal Saitama di One-Punch Man al Barry Allen di The Flash. Eppure, per lui, essere Eren Jaeger de L'Attacco dei Giganti ha un sapore davvero speciale, forse più di altri. In occasione del simulcast e simuldub della quarta ed ultima season dell'anime tratto dal manga di Isayama siamo tornati a chiacchierare con Alessandro sul doppiaggio italiano della Stagione Finale, oltre a discutere sulla qualità di questo adattamento. Prima di continuare, vi ricordiamo che Alessandro Campaiola sarà ospite sul canale Twitch di Everyeye la sera del 3 febbraio: non mancate se volete interagire con lui!

Un simulbub prezioso

Everyeye.it: ciao Ale! È un piacere riaverti sulle nostre pagine. Ci risentiamo dopo un anno difficile per tutti, specie per chi come te lavora nello spettacolo. Ma sappiamo anche che hai avuto la forza di reinventarti. Raccontaci cosa hai fatto di recente, prima di parlare del tuo Eren!
Alessandro Campaiola: è stato un anno molto diverso, soprattutto per chi (come la mia famiglia) vive di spettacolo, come dici tu. Per fortuna con il doppiaggio abbiamo potuto riprendere a lavorare quasi subito dopo il primo lockdown, anche se meno rispetto al solito per ovvi motivi.

Stendiamo un velo invece per il teatro, un settore che in Italia era già in crisi. La nostra generazione, purtroppo, non crede abbastanza nel teatro, ma sto lavorando per creare nuovi format e modalità di fruizione: ad esempio portando spettacoli teatrali su Twitch, che è una piattaforma in crescita. Non sarà facile, anche perché sia chiaro, il vero teatro è dal vivo, ma intanto dobbiamo fare qualcosa per salvarlo.

Everyeye.it: Passando a L'Attacco dei Giganti... il simuldub è qualcosa di rivoluzionario per gli anime in Italia, nel settore non ha precedenti. Una bella novità per la community, ma voi protagonisti (e appassionati) come l'avete vissuta?
Alessandro Campaiola: Sono molto contento di questa iniziativa, attualizza il mercato e dà la possibilità a chi vuole seguire il prodotto in italiano di farlo sin da subito, quasi in contemporanea con gli altri. Capisco benissimo che ormai sui social lo spoiler è dietro l'angolo! Ne so qualcosa: mi è successo con The Mandalorian... Ma, tornando ad AOT, sto apprezzando la cosa anche dal punto di vista lavorativo, perché il lavoro è più diluito nel tempo e questo ci sta permettendo di metterci ancora più qualità. Nel momento in cui stiamo parlando io e te, siamo arrivati al doppiaggio del settimo episodio della Stagione 4, in quella puntata Eren avrà al massimo 15 righe di dialogo, è stato un turno velocissimo!

Ci sono anche i contro di una situazione del genere, ovviamente: sul versante organizzativo è una schedule un po' scomoda, perchè oltre a L'Attacco dei Giganti sto doppiando molti altri prodotti in contemporanea. Gli impegni si accavallano di più e quindi adesso anche un prodotto come Attack on Titan mi accompagna per molti mesi piuttosto che per un paio di settimane, che solitamente mi ritaglio apposta per quel lavoro. Insomma, ultimamente per AOT (e altre opere che sto doppiando) ho dovuto rinunciare ad alcune offerte di lavoro. Ma sono contento così, visti i risultati! VVVVID e Dynit vi hanno fatto un regalo meraviglioso quest'anno, tenetevelo stretto!

Everyeye.it: Anche perché la speranza è che la formula venga adattata anche ad altri anime.
Alessandro Campaiola: Non sarà facile. Il simulbub, in questo caso, è stato possibile perché parliamo di... beh, L'Attacco dei Giganti. L'unico grande kolossal giapponese di questa generazione. Però sì, ovvio. Bisogna impegnarsi e supportare il progetto per far sì che chi ci investe delle risorse abbia la possibilità di ripetersi. Per fortuna negli ultimi anni la cultura degli anime nel nostro Paese è cresciuta tantissimo. Spero che questa situazione diventi la norma per tutto.

Un anime diverso

Everyeye.it: Hai detto bene. E allora parliamo di questa stagione finale. Il simuldub acquista valore, in questo caso specifico, anche per la portata artistica e narrativa dell'opera. Ricordo che tu sei un fan della serie. Ti sta piacendo la Final Season?
Alessandro Campaiola: Attack on Titan è il manga/anime dell'ultimo decennio, c'è poco da fare. Fa impressione vedere come le ultime rivelazioni emerse nell'anime abbiano mostrato questo cambio radicale di prospettiva, ribaltando completamente il racconto. Sembra un altro anime, è incredibile. L'idea che ti arriva sui personaggi è diversa da quella che ti eri fatta in precedenza. E soprattutto evidenzia quello che per me è il messaggio più bello dell'opera: il vero mostro, alla fine dei conti, è sempre l'uomo.

E pensare che una storia del genere proviene da piccoli aneddoti della vita di questo autore giovanissimo. Ho saputo, ad esempio, oltre al suo piccolo villaggio natale che lo ha ispirato nella concezione delle mura, che l'idea per L'Attacco dei Giganti venne ad Isayama anche in seguito ad un confronto in un pub con un energumeno di due metri, che lo traumatizzò e gli lasciò un profondo senso di impotenza. Straordinario!

Everyeye.it: E in Giappone, come in tutto il mondo, c'è un vero e proprio culto per Shingeki no Kyojin. Un culto che ultimamente ha anche portato ad una polarizzazione un po' spiacevole sul web. Hai letto delle critiche (e degli insulti) a Studio MAPPA?
Alessandro Campaiola: È triste leggere certi commenti, purtroppo è anche fisiologico. Se accade, in piccolo, nella community italiana, immagina cosa succede tra i fan giapponesi. Ovviamente, quando parliamo di insulti e minacce solo perché il regista non ha inserito la tua OST preferita in un episodio tecnicamente ineccepibile, di cosa stiamo parlando? È incommentabile. Queste grandi produzioni, purtroppo, si portano dietro anche delle nicchie di appassionati un po' tossiche. Anche perché, ragazzi, diciamoci la verità? Il lavoro che sta facendo il nuovo studio a me piace tanto, pur con qualche appunto. Ad esempio non mi piacciono i Giganti in CGI!

Everyeye.it: MAPPA sta facendo del suo meglio, è indubbio. E visto come funziona l'industria dell'anime, finora ci è andata benissimo, non trovi?
Alessandro Campaiola: Assolutamente sì. Pensa a cosa è accaduto con la seconda stagione di One-Punch Man. Io mentre la guardavo, notavo le animazioni e... beh, ci sono rimasto malissimo. È stato un peccato perché lì la storia si apre e spuntano i personaggi migliori... il cambio di studio ha purtroppo rappresentato un ribasso qualitativo per il prodotto.

Un Eren diverso

Everyeye.it: Ma adesso parliamo di Eren. Come hai accolto, vissuto e lavorato ad un protagonista così diverso?
Alessandro Campaiola: È un personaggio che finalmente si è sbloccato. L' ho sempre detto, anche nella nostra vecchia intervista: lo porto nel cuore perché incarna il prototipo dell'eroe che ho sempre voluto interpretare, ed è stato anche il primo protagonista di un anime che ho doppiato. Però ammetto che, da fruitore di anime, non l'ho amato come personaggio principale. Un lagnone! Adesso è tutto diverso. La sua evoluzione recente è magnifica. E badate: non definitelo semplicemente un cattivo.

È qualcosa di più complesso. Quel che ha fatto, finora, è tremendo, ma anche tragicamente umano. A livello lavorativo, sai che non è stato così difficile come pensavo alla vigilia? Ci sono personaggi, a volte, che senti talmente tuoi che poi è come se quella situazione la stessi davvero vivendo in prima persona.

Everyeye.it: Beh, lasciamelo dire. Applausi per la tua recitazione. Quando Eren era "cammuffato" tu hai cambiato magistralmente la tua voce, un lavoro incredibile. Non fosse stato per i suoi occhi, a sentir solo la sua voce, non avremmo detto che eri tu!
Alessandro Campaiola: Un complimento bellissimo per un doppiatore, ti ringrazio. Ed è un commento che fa il paio ad un altro bellissimo attestato di stima che ho ricevuto di recente via messaggio da un fan. Mi ha detto: "Sembra quasi che tu già sappia come andrà a finire, hai dato al personaggio delle sfumature che fanno pensare tu abbia già letto il manga". Vi ricordo che io il manga non lo leggo perché voglio godermi l'anime senza alcuna anticipazione. Insomma, complimenti così fanno davvero bene. Grazie a tutti! Ho scelto volutamente, ma proprio in generale, di cambiare un po' registro rispetto al bravissimo Yuki Kaji, proponendo un tono di voce più maturo rispetto al suo, che è alleggerito nonostante sia anche più anziano di me!

Everyeye.it: Tu, da attore protagonista, come giudichi questo cambiamento in Eren? E il ribaltamento di prospettiva? Com'è, almeno per ora, non essere più al centro del racconto?
Alessandro Campaiola: È molto stimolante perché, a livello di scrittura, questo "nuovo" Eren è fenomenale. Non è più quel giovane energico che urla e sbraita. Dentro di sé ha dolore, devastazione e schifo. È vuoto. Ecco perché lo sto amando. A livello artistico la scelta che hanno fatto, sul ribaltamento di fronte, è fenomenale.

Quel che succede ai protagonisti nella seconda stagione, quando subiscono il tradimento da quelli che loro consideravano dei compagni, ora invece l'hanno creato i protagonisti stessi. Tecnicamente, ribadisco, il prodotto è ineccepibile. L'unica cosa che mi dispiace, come dicevo prima, sono questi giganti realizzati digitalmente. Stonano un po' con il tratto di disegno, li trovo fuori contesto, c'è poco da fare, io detesto gli anime in CGI. Però attenzione: quella proposta da MAPPA resta comunque un'OTTIMA computer grafica ed un comparto tecnico di grande livello. Ad avercene così.

Everyeye.it: A proposito, Eren trasformato nel Gigante d'Attacco l'hai doppiato sempre tu? Le urla sono le tue?
Alessandro Campaiola: Sì e no. Inizialmente avevo doppiato io le urla del Gigante d'Attacco, ma a quanto pare nella traccia italiana hanno lasciato l'audio originale, quindi a questo giro i versi che avete ascoltato sono quelli dei doppiatori giapponesi. Al momento non vi so dire come mai le cose siano cambiate rispetto al passato.

Everyeye.it: Ale, prima di salutarci ricordaci quali sono le tue imminenti iniziative ed i contatti sui quali seguirti.
Alessandro Campaiola: Grazie mille. Sto lavorando ad uno spettacolo chiamato "Altrimenti ci adattiamo" con il mio gruppo, i FuoriSync (qui la loro pagina Facebook). Sarà uno spettacolo teatrale trasmesso in streaming, ma nel quale stiamo cercando di trasmettere il più possibile lo spirito e l'essenza del teatro, per quel che si può fare al momento. Una precisazione: i "nostri" FuoriSync sono attori e siamo una compagnia diversa dall'omonima pagina che si dedica al doppiaggio (peraltro sono bravissimi e li saluto), quindi non confondetevi!