Leo Ortolani intervista: da Star Wars a una serie TV su Rat-Man

Abbiamo intervistato a Napoli COMICON l'autore di Rat-Man, che ci ha raccontato le sue passioni e i suoi desideri in merito ai suoi più recenti lavori.

Leo Ortolani intervista: da Star Wars a una serie TV su Rat-Man
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Nella cornice di un Napoli COMICON, finalmente in scena alla Mostra D'Oltremare dopo due anni di stop a causa della pandemia, abbiamo incontrato Leo Ortolani. Il fuoriclasse autore di Rat-Man e Cinzia (non perdetevi la nostra recensione di Cinzia!) continua a lavorare prolificamente, alternando ritorni nell'universo dei ratti ad altri progetti di stampo più indipendente. Con lui abbiamo parlato di fumetti, ma anche di tanta crossmedialità, dal cinema alle serie TV fino al mondo dello streaming. Buona lettura!

C'è sempre un prima e un dopo Rat-Man

Everyeye.it: Ciao Leo! Come stai? Ormai sono passati un po' di anni dal finale di Rat-Man. Certo, in quell'universo ci sei tornato saltuariamente, ma è chiaro che si tratta di un capitolo chiuso. Come stai vivendo l'era post-Rat-Man?
Leo Ortolani: Ultimamente sono un bel po' incasinato! E ho avuto anche un po' di problemi personali che temo abbiano influito sul mio lavoro e sulle storie che arriveranno. D'altronde un autore elabora un po' di tutto, e poi ne fa materiale anche in maniera inconsapevole. Però, insomma, l'importante è che rimanga la voglia e la capacità di creare qualcosa. Devo ammettere, tuttavia, che in questo periodo preferisco di gran lunga disegnare che scrivere! Infatti mi sto un po' "sbizzarrendo" sui social con varie figure femminili che diventeranno un artbook in vendita con Feltrinelli Comics. A pensarci, vorrei fare come Carl Barks, che da Zio Paperone poi ha iniziato a dipingere quadri...

Everyeye.it: Parlando di personaggi iconici, arriviamo a Cinzia. Una figura che hai esplorato e approfondito sotto una luce diversa, e che ha avuto un successo stratosferico. Ma te l'aspettavi?
Leo Ortolani: Assolutamente no. Una volta finito il libro, pensavo di aver sbagliato tutto. Ricordo che quando postavo notizie in merito alla sua uscita sui social non avevo ricevuto la risposta che mi aspettavo. Tutti credevano che sarebbe stato il solito fumetto, con il solito personaggio e il solito umorismo. Nessuno pensava che si potesse esplorare quel personaggio in una direzione più profonda. Credo sia stata una sorpresa anche per i lettori. Io sapevo già, ovviamente, che avrei fatto qualcosa di molto diverso, e ne sono stato felice. Anche perché un libro così credo non lo farò mai più!

Star Wars, odi et amo

Everyeye.it: C'è stato anche il ritorno di Star Rats! Ecco, spostandoci su Guerre Stellari, sappiamo bene che il tuo legame con la saga è un po' conflittuale. Oggi che consapevolezza hai maturato?

Leo Ortolani: La consapevolezza che stanno facendo come con la grappa. Quando spremi le vinacce e ne ricavi quanto più succo possibile. C'è da dire che la mia conflittualità nasce già dalla trilogia prequel, quando Lucas mi sembrava fin troppo preso da tematiche di stampo politico piuttosto che dal racconto della discesa agli inferi di Anakin Skywalker. Della nuova trilogia mi ha deluso molto la mancanza di una programmazione.Mi domando come sia possibile creare una trilogia senza avere un disegno specifico sin dall'inizio: il progetto concreto non c'era, lo dimostra il fatto che la sceneggiatura è cambiata drasticamente tra un film e l'altro, e questo nel prodotto finale si vede. Persino con l'inclusività hanno fatto degli errori, ad esempio narrandoci la storyline di una ragazza asiatica che poi viene totalmente accantonata nella pellicola successiva. Tutto ciò, da scrittore, mi fa molto male.

Everyeye.it: Visto che ti appassiona così tanto la materia, che ne pensi allora della recente espansione seriale di Star Wars?
Leo Ortolani: Finora mi sembrano un po' tutte incentrate sul fattore nostalgia. A partire da The Mandalorian, che richiama i temi classici della saga nonostante rimanga comunque uno dei progetti più originali degli ultimi anni. Boba Fett, francamente, per me è inqualificabile! L'ho trovata scritta male, anche nel finale. L'unico sprazzo di felicità me l'ha dato con quel Luke Skywalker ricreato digitalmente... Ora arriva Obi-Wan, non so proprio che aspettarmi. Anche perché Disney è molto brava col marketing e, puntualmente, ogni volta ci ricaschiamo tutti. Me compreso.

Western amore mio

Everyeye.it: Pensando alle ultime iterazioni di Star Wars mi è venuto in mente il western. Che mi dici di Matana, uno dei tuoi lavori più recenti? Com'è nato?
Leo Ortolani: Mi stimolava l'idea di colonizzare uno scenario diverso da quel che avevo fatto fino a quel momento. Avevo già tentato di fare qualcosa di western ma ero ragazzino ed erano gli anni Ottanta... Matana nasce però proprio da quella storia lì, l'impianto narrativo è lo stesso, al punto che non ho cambiato neanche il villain.

Ho comunque apportato delle modifiche, nella storia originale dell'82 il cattivo era più buffo e caricaturale, qui ho invece tentato di seguire il filone degli spaghetti western, un po' a là Django o Trinità. Sono i titoli che più mi appassionavano da bambino, ma indubbiamente la mia musa sarà sempre Sergio Leone, che ha rivoluzionato profondamente il genere e viaggia a decine di metri d'altezza rispetto al resto. Ho comunque provato a raccontare e vivere il western a modo mio.

Una serie TV su Rat-Man?

Everyeye.it: Certo, rimani comunque molto legato al cinema classico e questo si riflette su quasi tutti i tuoi fumetti, ma che rapporto hai con l'intrattenimento di nuova generazione? Segui le novità in streaming? Cosa ti piace guardare oggi? E pensi che in futuro il tuo lavoro possa approcciarsi allo streaming?

Leo Ortolani: Parto dallo streaming, ovvero dall'eventualità che qualche azienda acquisisca i diritti delle mie opere. Beh, tutto è possibile, perché no! Per il resto, non mi sento legato particolarmente ad un genere o ad un medium: guardo di tutto, dal cinema d'autore a Fast & Furious, che aspetto sempre tantissimo perché è il film ignorante che meritiamo di guardare. Purtroppo non ho più così tanto tempo, ho sacrificato Moonfall (ma Leo, te lo diciamo noi nella nostra recensione di Moonfall che non ti sei perso nulla, Ndr...) per The Batman (e hai fatto benissimo: lo dimostra anche la nostra recensione di The Batman! Ndr). Per quanto concerne la serialità o lo streaming recentemente ho guardato After Life di Gervais (ed eccovi la nostra recensione di After Life 3, Ndr), che non mi è dispiaciuto, anche se lo preferisco quando fa stand-up comedy. Devo guardare assolutamente Diabolik, mi hanno detto che è incredibile (la nostra recensione di Diabolik è meno sfuggente del protagonista, leggetela! Ndr). Insomma, cerco di guardare tutto ciò che vale la pena guardare, però da spettatore mi riservo anche il diritto di smettere se poi quel prodotto non mi interessa più.

Everyeye.it: L'industria dell'intrattenimento italiano si è accorta che i fumetti tirano, guarda cos'è successo con Zerocalcare (leggete la recensione di quel capolavoro di Strappare lungo i bordi e vi portiamo a mangiare il gelato). Ti piacerebbe una serie animata o un film su Rat-Man? Come vorresti che fosse?
Leo Ortolani: Se dovessi farla vorrei che fosse diverso da quanto fatto nel 2006. Se dovessi realizzare una serie TV vorrei una storia con una trama orizzontale, un prodotto più adulto e diverso, anche dal punto di vista stilistico. Mi ispirerei a quanto fatto con Daredevil, per renderti l'idea.