Intervista Metamorphosis - Giacomo Bevilacqua

Dopo il successo di A Panda piace, Giacomo Bevilacqua alle prese con i misteri della bella Luna...

Intervista Metamorphosis - Giacomo Bevilacqua
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Fumettista a tutto tondo, Giacomo Bevilacqua è sulla cresta dell'onda da quasi un decennio nonostante non abbia ancora trent'anni: ha lavorato su tanti personaggi noti del panorama fumettistico italiano e ha creato, nel 2008, A Panda piace, serie di strisce di grande successo che ha valicato i confini della pagina disegnata arrivando sul web, in tv e generando anche un merchandise di successo.
Ora, momentaneamente allontanandosi un po' dall'umorismo graffiante del Panda, Giacomo dà alle stampe, grazie ad Editoriale Aurea, una nuovissima miniserie a fumetti, in edicola da oggi, dal titolo Metamorphosis. La storia segue le avventure, tra sogno e realtà, di Luna, una scrittrice e blogger ventiquattrenne che vive a Roma e, nonostante qualche segno di squilibrio mentale, è lucidissima nel collegare gli efferati delitti di un serial killer alla sua vita. L'unica persona in grado di aiutarla a difendersi da questa spirale di pazzia è un giovane e simpatico commissario di polizia e gli abitanti dei suoi sogni...
In occasione dell'uscita del primo volume (di tre che compongono la serie), abbiamo avuto modo di intervistare Giacomo, che con molta simpatia ci ha accordato le seguenti risposte.
Ciao Giacomo, e grazie per il tempo che ci dedichi. Cominciamo dall'inizio: chi segue il fumetto italiano probabilmente ti conosce già da tempo per il tuo lavoro su serie famose come Detective Dante e John Doe, oltre che, naturalmente, per il tuo grande successo A Panda piace. Ma come ti presenteresti a chi non ti conosce ancora?
Ciao, sono Giacomo Bevilacqua, ho 29 anni e sono del cancro, ho i capelli bianchi sulle tempie, vivo a Garbatella, con una gatta di nome Nicorobin Scherbatsky, sono un autore di fumetti, e nel tempo libero faccio aperitivi e leggo, tutto, pure le etichette dei bagnoschiuma.

Ci racconti da dove nasce la tua passione per il fumetto?
La mia passione nasce da mio padre e dalla sua collezione a casa dei miei nonni.
Mio nonno era pittore, quindi mentre dipingeva, io, o lo imitavo con scarsissimo risultato, oppure mi mettevo da una parte a leggere fumetti, e ogni tanto alzavo lo sguardo e lo guardavo, le due cose si devono essere irrimediabilmente fuse nel mio cervello, perché dai 10 anni in su ho iniziato a pensare a fumetti.

Cos'è cambiato nella tua vita dopo il successo di A Panda piace?
Che all'inizio la gente, oltre a chiedermi "come stai?" mi chiedeva anche "come sta Panda?" , ora è anche peggio, ora non mi chiedono nemmeno come sto io, ora vanno subito al "come sta Panda?"

Sta per uscire la tua nuova opera, Metamorphosis. Cosa ti ha spinto a tornare a storie del mistero dopo l'esperienza (ancora ben lungi dal concludersi) col tuo ironico Panda?
Luna (la protagonista del fumetto) è un personaggio che mi frulla in testa da un po', e dato che Panda è sì, il mio favorito, ma iniziavo a sentire il bisogno di esprimermi in maniera anche più adulta, più "matura",  ho deciso di servirmi di lei per farlo.
Panda è un eterno bambino, Luna, dal canto suo, è un personaggio in continua crescita ed evoluzione. 

METAMORPHOSIS (trailer) di Giacomo BEvilacqua from giacomo bevilacqua on Vimeo.


Il titolo del tuo nuovo fumetto è Metamorphosis. Anche il tuo stile di disegnare e scrivere subisce continue mutazioni?
Quello che scrivo e disegno lo prendo dalla mia vita di tutti i giorni, man mano che cresco, crescono le mie esperienze, e così le cose che ho da dire, e da comunicare, il cambiamento è inevitabile.
E così come io lo accetto senza problemi, così fanno i protagonisti di questo fumetto... accettandone ovviamente anche tutto ciò che ne consegue, ovvero la paura, l'ansia del mutamento, ma anche tutto ciò che di bello arriva dopo il cambiamento: ovvero la consapevolezza di essere cresciuti.

Dacci tre buone ragioni per leggere Metamorphosis.
1) È un fumetto "diverso" .
2) Ha una protagonista semischizofrenica di 24 anni che si è inventata un mondo tutto suo nella sua testa.
3) È catartico, se qualcuno di voi ha mai sofferto d'ansia o di sindrome di Peter Pan, questo fumetto è per voi.

Cosa ti ha spinto ad ambientare una storia con elementi fantasy nel nostro Paese, e in particolare a Roma?
Prima Metamorphosis era una storia diversa, ambientata in un mondo diverso, ma con la stessa protagonista.
Dopo una chiacchierata con Roberto Recchioni e il suo "scrivi sempre e solo di ciò che conosci", ho passato due settimane di clausura a casa al mare, in compagnia di una confezione da 200 coccodrilli gommosi a riscrivere tutto da capo a piedi.
Metamorphosis non era più quindi "una storia" di "una ragazza" ma era "la mia storia" di "Luna".
Io sono di Roma, ma prima di essere di Roma sono italiano, e sento molto forte in questi tempi il malessere del nostro paese. Parlare di un argomento e di una protagonista in cui ognuno può identificarsi (non per la schizofrenia, sia chiaro, ma per il cambiamento che sta subendo) in un Paese che sta subendo anch'esso delle scosse e dei cambiamenti molto forti era diventato il mio obiettivo, e spero di averlo raggiunto.

Che ci racconti della tua esperienza americana con la IDW? Ti piacerebbe tornare a disegnare per il mercato americano?
La mia esperienza in IDW è stata molto divertente, io nasco come disegnatore, ma da quando ho creato Panda qualcosa si è incrinato. Credo che disegnarsi le proprie storie sia un po il sogno segreto (per alcuni manco tanto segreto) di ognuno, e nel momento in cui si comincia, è molto difficile tornare indietro.
Tornare a disegnare per il mercato americano non mi dispiacerebbe, ma il mio sogno è quello di tornarci da autore completo. Non lo nego.

Ci dai un parere sull'attuale situazione del fumetto italiano?
Il mio parere è che attualmente la situazione è ottima. L'ultima Lucca ha rivelato un settore vivo e sempre più in espansione.
La casa editrice di Metamorphosis, l'editoriale Aurea, sta dando la possibilità a me, un ragazzo di 29 anni di uscire in tutte le edicole italiane da autore completo. Il che indica che il fumetto è un mercato vivo, che punta a dare voce ai giovani, con prodotti per persone di tutte le età.

Quali progetti hai nel cassetto? Che mondi vuoi esplorare, in futuro?
Per ora il mio progetto più grande è A PANDA PIACE... RACCONTARSI,  credo siate i primi a cui rivelo il titolo del mio prossimo libro (che potrei anche dire che è un titolo provvisorio, ma non lo so, può anche darsi di no).
Sono venuto a scriverlo interamente in giro per New York, per avere una vista nuova, e distaccarmi dalla mia vita di tutti i giorni.
Uscirà nel 2013 e sarà un libro a fumetti di oltre 100 pagine completamente inedite di Panda, ma non di vignette come siamo abituati a vederle, saranno invece mini storie (alcune collegate tra loro) sul passato, la sua vita, il suo mondo, i suoi amici, e i suoi amori.
Beh, ovviamente continueranno le sue avventure sul sito pandalikes.com ogni lunedì e ogni week end su wired.it.
Sul fronte metamorphosis chissà...se questi tre numeri dovessero piacere, nella mia testa c'è abbastanza roba per farne anche altri 3.
Chi lo sa.
Staremo a vedere.