Il Napoli Comicon 2023 si è da poco concluso con un'edizione da record, e una delle ospiti più prestigiose della manifestazione è stata senza dubbio Aki Irie. Il pubblico e i fan hanno potuto incontrare così la talentuosa autrice di manga deliziosi come Il Mondo di Ran e Nuvole a Nord-Ovest (recuperate il nostro primo sguardo a Nuvole a Nord-Ovest), e partecipare ai numerosi eventi di cui è stata protagonista. Grazie a J-Pop, casa editrice delle sue opere che, per l'occasione, ha presentato in anteprima il suo ultimo lavoro Tabi: The Journey of Life, abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Irie-sensei per approfondire i retroscena della sua carriera e della sua poetica. Ecco a voi il resoconto di questa piacevole intervista.
Gli esordi e Il Mondo di Ran
Everyeye.it: Sensei, che cosa l'ha spinta a diventare una mangaka? Aki Irie: Non avevo altre abilità se non quella di saper disegnare, e quando studiavo all'università era da poco scoppiato il boom della riscoperta dei classici del manga. Grazie a ciò ne ho letti un sacco e mi sono quindi interessata al mondo dei fumetti, alla loro espressività e alla loro capacità di narrare storie. La mia carriera è iniziata come hobby, inizialmente infatti pubblicavo le mie creazioni nei mercatini e agli eventi di settore, poi ho incontrato e conosciuto Oba-san (l'editor, N.d.R.) che si è accorto delle mie capacità e mi ha offerto di iniziare a lavorare con lui. Ho accettato e questa collaborazione continua ormai da vent'anni.
Everyeye.it: Ci può raccontare la genesi di un'opera così creativa e adorabile come Il Mondo di Ran? Aki Irie: Inizialmente scrivevo storie molto intime e personali, legate alla sfera della mia interiorità e alle mie sensazioni, mentre Il Mondo di Ran è stato concepito principalmente per andare incontro alle esigenze dei lettori. Ho scelto quindi un concept divertente come le giostre, come le montagne russe, per renderlo più accattivante. Oba-san:Gunjou Gakusha (la sua opera di debutto, uscita nel 2006, N.d.R.) è una raccolta antologica che ha avuto molto successo e che all'epoca l'ha resa famosa nella casa editrice come mangaka abile nelle storie brevi, ma molti dubitavano che potesse rendere così bene anche con le serie più lunghe. Il Mondo di Ran è nato un po' anche come risultato dell'orgoglio e dello spirito competitivo di Irie-sensei per dimostrare ai suoi colleghi che era capace di superare anche questa sfida.
Everyeye.it: Sempre in merito a Il Mondo di Ran (ma non solo), ci sono stati degli autori, in particolare occidentali, che l'hanno ispirata? Aki Irie: Alle elementari ho letto Il Giardino Segreto (famoso libro per ragazzi della scrittrice inglese Frances Hodgson Burnett, N.d.R.) che mi è piaciuto molto, mentre tra gli autori e le opere che hanno avuto un ruolo importante nella mia ispirazione artistica ci sono Hayao Miyazaki, soprattutto Nausicaa della Valle del Vento che ha fatto crescere il mio interesse per il mondo delle piante, Ursula K. Le Guin, Jules Verne, e ho letto per intero Il Signore degli Anelli di Tolkien. Amo molto la Saga di Terramare della Le Guin perché mi ha insegnato cosa significa creare e raccontare storie che fanno maturare il lettore, e il mio obiettivo è diventare proprio questo tipo di autrice.
Everyeye.it: Quali sono invece i suoi modelli e le sue ispirazioni per quanto riguarda lo stile di disegno? Aki Irie: Non possiedo nessun modello in particolare. Per i paesaggi, disegno sempre basandomi sulle mie sensazioni, su ciò che provo dentro di me in quel preciso momento, mentre per i personaggi mescolo lo stile più occidentale con quello giapponese. In generale, non seguo e non mi impongo alcun tipo di regola sotto questo punto di vista.
Nuvole a Nord-Ovest e l'esperienza italiana
Everyeye.it: Come è stato iniziare a lavorare su un titolo così diverso dal precedente, per genere e struttura, come Nuvole a Nord-Ovest? Aki Irie: A differenza de Il Mondo di Ran, Nuvole a Nord-Ovest è un manga ambientato in un luogo che esiste fisicamente e con personaggi di stampo più realistico, seppur "filtrati" dai miei occhi e dalla mia sensibilità artistica. Inoltre, ne Il Mondo di Ran ho sviluppato una storia concepita per le esigenze e l'intrattenimento dei lettori, laddove Nuvole a Nord-Ovest è basato su un argomento molto più intimo e personale. Una delle sfide più impegnative è stata perciò riuscire a rendere interessante ai lettori un'opera dove racconto quello che mi piace.
Everyeye.it: Come mai è così affascinata dai temi del viaggio e della crescita, ricorrenti nelle sue opere? Aki Irie: Per me si tratta di cose molto importanti, soprattutto perché ritengo che ognuno di noi debba raggiungere la maturità ed essere in grado di sviluppare le proprie opinioni e la propria consapevolezza, senza mai farsi condizionare e trascinare troppo dai pensieri altrui.
Everyeye.it: Dato che lavorate per la medesima rivista, ha avuto modo di conoscere di persona la sensei Kaoru Mori (autrice del manga I Giorni della Sposa, N.d.R.) e, se la risposta è affermativa, vi siete in qualche modo influenzate a vicenda? Aki Irie: Sì, conosco Mori-san da ormai vent'anni e abbiamo iniziato a lavorare per Oba-san più o meno nello stesso periodo. Abbiamo la stessa età, siamo vicine di casa e ogni tanto andiamo a passeggiare assieme, durante queste occasioni capita che ci scambiamo opinioni e consigli. Ho grande stima di Mori-san perché è un'artista che vive solo per il manga, e non posso fare a meno di essere stimolata da questa sua dedizione: se lei si impegna, allora mi sento spinta a farlo anche io per essere all'altezza, viceversa, se io dovessi fallire in qualche modo lei ne sarebbe molto dispiaciuta.
Everyeye.it: Per concludere, che cosa ne pensa di Napoli e del nostro paese? Per caso ha già avuto qualche ispirazione per una possibile storia ambientata in Italia? Aki Irie: La mia permanenza in questa città è andata ben oltre la mia immaginazione e le mie aspettative, e l'impressione che ho avuto dell'Italia è senza dubbio molto positiva. Ancora non riuscirei a scrivere nulla legato a questo contesto, dato che mi metto all'opera solo quando ho "afferrato" uno spunto (mentre adesso sto ancora metabolizzando l'esperienza), tuttavia sono interessata ad approfondire il vostro paese.
Da Il mondo di Ran a Nuvole a Nord Ovest: intervista ad Aki Irie
Abbiamo intervistato Aki Irie, una delle ospiti di punta del Napoli Comicon 2023. Ecco che cosa ci ha raccontato l'autrice di Nuvole a Nord-Ovest.
Il Napoli Comicon 2023 si è da poco concluso con un'edizione da record, e una delle ospiti più prestigiose della manifestazione è stata senza dubbio Aki Irie. Il pubblico e i fan hanno potuto incontrare così la talentuosa autrice di manga deliziosi come Il Mondo di Ran e Nuvole a Nord-Ovest (recuperate il nostro primo sguardo a Nuvole a Nord-Ovest), e partecipare ai numerosi eventi di cui è stata protagonista. Grazie a J-Pop, casa editrice delle sue opere che, per l'occasione, ha presentato in anteprima il suo ultimo lavoro Tabi: The Journey of Life, abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Irie-sensei per approfondire i retroscena della sua carriera e della sua poetica. Ecco a voi il resoconto di questa piacevole intervista.
Gli esordi e Il Mondo di Ran
Everyeye.it: Sensei, che cosa l'ha spinta a diventare una mangaka?
Aki Irie: Non avevo altre abilità se non quella di saper disegnare, e quando studiavo all'università era da poco scoppiato il boom della riscoperta dei classici del manga. Grazie a ciò ne ho letti un sacco e mi sono quindi interessata al mondo dei fumetti, alla loro espressività e alla loro capacità di narrare storie. La mia carriera è iniziata come hobby, inizialmente infatti pubblicavo le mie creazioni nei mercatini e agli eventi di settore, poi ho incontrato e conosciuto Oba-san (l'editor, N.d.R.) che si è accorto delle mie capacità e mi ha offerto di iniziare a lavorare con lui. Ho accettato e questa collaborazione continua ormai da vent'anni.
Everyeye.it: Ci può raccontare la genesi di un'opera così creativa e adorabile come Il Mondo di Ran?
Aki Irie: Inizialmente scrivevo storie molto intime e personali, legate alla sfera della mia interiorità e alle mie sensazioni, mentre Il Mondo di Ran è stato concepito principalmente per andare incontro alle esigenze dei lettori. Ho scelto quindi un concept divertente come le giostre, come le montagne russe, per renderlo più accattivante.
Oba-san: Gunjou Gakusha (la sua opera di debutto, uscita nel 2006, N.d.R.) è una raccolta antologica che ha avuto molto successo e che all'epoca l'ha resa famosa nella casa editrice come mangaka abile nelle storie brevi, ma molti dubitavano che potesse rendere così bene anche con le serie più lunghe. Il Mondo di Ran è nato un po' anche come risultato dell'orgoglio e dello spirito competitivo di Irie-sensei per dimostrare ai suoi colleghi che era capace di superare anche questa sfida.
Everyeye.it: Sempre in merito a Il Mondo di Ran (ma non solo), ci sono stati degli autori, in particolare occidentali, che l'hanno ispirata?
Aki Irie: Alle elementari ho letto Il Giardino Segreto (famoso libro per ragazzi della scrittrice inglese Frances Hodgson Burnett, N.d.R.) che mi è piaciuto molto, mentre tra gli autori e le opere che hanno avuto un ruolo importante nella mia ispirazione artistica ci sono Hayao Miyazaki, soprattutto Nausicaa della Valle del Vento che ha fatto crescere il mio interesse per il mondo delle piante, Ursula K. Le Guin, Jules Verne, e ho letto per intero Il Signore degli Anelli di Tolkien. Amo molto la Saga di Terramare della Le Guin perché mi ha insegnato cosa significa creare e raccontare storie che fanno maturare il lettore, e il mio obiettivo è diventare proprio questo tipo di autrice.
Everyeye.it: Quali sono invece i suoi modelli e le sue ispirazioni per quanto riguarda lo stile di disegno?
Aki Irie: Non possiedo nessun modello in particolare. Per i paesaggi, disegno sempre basandomi sulle mie sensazioni, su ciò che provo dentro di me in quel preciso momento, mentre per i personaggi mescolo lo stile più occidentale con quello giapponese. In generale, non seguo e non mi impongo alcun tipo di regola sotto questo punto di vista.
Nuvole a Nord-Ovest e l'esperienza italiana
Everyeye.it: Come è stato iniziare a lavorare su un titolo così diverso dal precedente, per genere e struttura, come Nuvole a Nord-Ovest?
Aki Irie: A differenza de Il Mondo di Ran, Nuvole a Nord-Ovest è un manga ambientato in un luogo che esiste fisicamente e con personaggi di stampo più realistico, seppur "filtrati" dai miei occhi e dalla mia sensibilità artistica. Inoltre, ne Il Mondo di Ran ho sviluppato una storia concepita per le esigenze e l'intrattenimento dei lettori, laddove Nuvole a Nord-Ovest è basato su un argomento molto più intimo e personale. Una delle sfide più impegnative è stata perciò riuscire a rendere interessante ai lettori un'opera dove racconto quello che mi piace.
Everyeye.it: Come mai è così affascinata dai temi del viaggio e della crescita, ricorrenti nelle sue opere?
Aki Irie: Per me si tratta di cose molto importanti, soprattutto perché ritengo che ognuno di noi debba raggiungere la maturità ed essere in grado di sviluppare le proprie opinioni e la propria consapevolezza, senza mai farsi condizionare e trascinare troppo dai pensieri altrui.
Everyeye.it: Dato che lavorate per la medesima rivista, ha avuto modo di conoscere di persona la sensei Kaoru Mori (autrice del manga I Giorni della Sposa, N.d.R.) e, se la risposta è affermativa, vi siete in qualche modo influenzate a vicenda?
Aki Irie: Sì, conosco Mori-san da ormai vent'anni e abbiamo iniziato a lavorare per Oba-san più o meno nello stesso periodo. Abbiamo la stessa età, siamo vicine di casa e ogni tanto andiamo a passeggiare assieme, durante queste occasioni capita che ci scambiamo opinioni e consigli. Ho grande stima di Mori-san perché è un'artista che vive solo per il manga, e non posso fare a meno di essere stimolata da questa sua dedizione: se lei si impegna, allora mi sento spinta a farlo anche io per essere all'altezza, viceversa, se io dovessi fallire in qualche modo lei ne sarebbe molto dispiaciuta.
Everyeye.it: Per concludere, che cosa ne pensa di Napoli e del nostro paese? Per caso ha già avuto qualche ispirazione per una possibile storia ambientata in Italia?
Aki Irie: La mia permanenza in questa città è andata ben oltre la mia immaginazione e le mie aspettative, e l'impressione che ho avuto dell'Italia è senza dubbio molto positiva. Ancora non riuscirei a scrivere nulla legato a questo contesto, dato che mi metto all'opera solo quando ho "afferrato" uno spunto (mentre adesso sto ancora metabolizzando l'esperienza), tuttavia sono interessata ad approfondire il vostro paese.
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