Per un appassionato Marvel il nome di Salva Espin non dovrebbe assolutamente suonare come nuovo: parliamo infatti di un fumettista che ha firmato svariate serie e miniserie a fumetti su personaggi come X-Men, Apocalisse e She-Hulk, ma è noto soprattutto per il suo apporto al franchise di Deadpool. Salva è stato inoltre protagonista di una campagna a cura di Lenovo dedicata ai gamer. La ricerca, incentrata sul fenomeno della "doppia vita" di un appassionato di videogame, ha testimoniato quanto i videogiocatori si sentano più a loro agio nei panni del proprio alter ego virtuale.
Per raccontare questa sorta di dualismo Lenovo Legion ha realizzato, proprio in collaborazione con Salva Espin, degli speciali Sticker dai toni fumettosi, invitando peraltro gli utenti della Legion Community a partecipare ad un contest il cui vincitore potrà creare l'ultimo adesivo. Per l'occasione, insomma, il team di Lenovo ci ha concesso una chiacchierata con Salva, con il quale abbiamo discusso - oltre che di videogiochi - anche di fumetti.
Il progetto Second Skin
Everyeye.it: Parliamo anzitutto della tua partnership con Lenovo. Com'è iniziato per te il progetto?
Salva Espin: La proposta mi è arrivata direttamente dai ragazzi del team di Lenovo. Sapevano già dei miei lavori con la Marvel Comics, ma anche che avevo già collaborato in altre partnership legate al mondo dei videogiochi, come fatto in occasione di Call of Duty con il lancio del capitolo datato 2019.
Everyeye.it: Infatti sei molto vicino al mondo dei videogiochi, anche a livello personale. Dunque vorrei chiederti cosa ne pensi del topic principale di questa campagna Lenovo. I videogiocatori vivono davvero una "doppia vita"? Salva Espin: Il team di Lenovo mi ha ispirato in tal senso. Quando mi hanno proposto di prendere parte al progetto gli ho risposto che sapevo benissimo di che cosa si parlava, perché sono un videogiocatore da molti anni e amo in particolare i giochi di ruolo, che forse rappresentano l'essenza più pura del concetto di vivere una seconda vita. Ma un po' tutti i videogiochi sono così: non dimenticherò mai quando ho giocato per la prima volta i titoli della saga di Metal Gear. Io ero Solid Snake, sentivo di poter vestire i suoi panni. Ho cercato di trasporre questo concetto all'interno delle illustrazioni che ho realizzato per il progetto targato Lenovo.
Nel segno di Deadpool
Everyeye.it: Parlando invece dei tuoi lavori sui fumetti Marvel, hai disegnato personaggi come Deadpool, She-Hulk e Apocalisse. Qual è il tuo approccio quando inizi a realizzare un supereroe?
Salva Espin: Banalmente, il primo punto da cui parto nella creazione di un fumetto è il concept. Cerco di visualizzare nella mia testa le immagini come vorrei prendessero forma su carta, per poi imprimerle nel disegno. Poi passo alla fase successiva, quella degli sketch, attraverso i quali cerco di trasmettere il feeling che vorrei si percepisse nella mia arte. Gli step successivi sono quelli canonici, dall'inchiostro alla colorazione per dar forma al lavoro finale come me l'ero figurato nella mia testa. Tutto ciò, ovviamente, non prima che il disegno preliminare in bianco e nero venga approvato ufficialmente dal committente, in questo caso Marvel. Everyeye.it: Quali sono i tuoi personaggi Marvel preferiti e quali ti piacerebbe disegnare prima o poi? Salva Espin: Devo dire che finora ho già disegnato quasi tutti quelli che più mi appassionano e che amo nel vasto pantheon di Marvel. Sicuramente Deadpool occupa un posto speciale nel mio cuore, sia come disegnatore sia come appassionato. Ecco, devo dire che il buon Wade Wilson a sua volta mi fa sentire come se vivessi una seconda vita, come con i videogiochi!
Credo sia perché in questi personaggi che creo posso riversare gran parte delle mie emozioni e dei miei sentimenti. Una delle mie miniserie a fumetti preferite è Deadpool: The Circle Chase, di Fabian Nicieza e Joe Madureira. Mi ha fatto esplodere il cervello! Ed è stato anche il fumetto che mi ha fatto pensare: voglio fare questo nella vita. Insomma, avrai capito che per me ogni firma posta su un progetto Marvel, che sia una storia o semplicemente una cover, è un onore e un sogno diventato realtà.Everyeye.it: La pandemia ha in qualche modo cambiato il tuo modo di lavorare, da fumettista? Salva Espin: Assolutamente no! Per me è cambiato veramente poco, dal momento che il mio lavoro è nella quasi totalità da remoto. Svolgo i miei disegni a casa mia, poi invio digitalmente tutto il materiale necessario al committente. Si può dire che il resto del mondo abbia scoperto com'è lavorare come faccio io e tanti altri colleghi!
Intervista a Salva Espin, fumettista Marvel di Deadpool, X-Men e She-Hulk
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con un bravissimo autore Marvel, protagonista di una campagna con Lenovo dedicata ai gamer.
Per un appassionato Marvel il nome di Salva Espin non dovrebbe assolutamente suonare come nuovo: parliamo infatti di un fumettista che ha firmato svariate serie e miniserie a fumetti su personaggi come X-Men, Apocalisse e She-Hulk, ma è noto soprattutto per il suo apporto al franchise di Deadpool. Salva è stato inoltre protagonista di una campagna a cura di Lenovo dedicata ai gamer. La ricerca, incentrata sul fenomeno della "doppia vita" di un appassionato di videogame, ha testimoniato quanto i videogiocatori si sentano più a loro agio nei panni del proprio alter ego virtuale.
Per raccontare questa sorta di dualismo Lenovo Legion ha realizzato, proprio in collaborazione con Salva Espin, degli speciali Sticker dai toni fumettosi, invitando peraltro gli utenti della Legion Community a partecipare ad un contest il cui vincitore potrà creare l'ultimo adesivo. Per l'occasione, insomma, il team di Lenovo ci ha concesso una chiacchierata con Salva, con il quale abbiamo discusso - oltre che di videogiochi - anche di fumetti.
Il progetto Second Skin
Everyeye.it: Parliamo anzitutto della tua partnership con Lenovo. Com'è iniziato per te il progetto?
Salva Espin: La proposta mi è arrivata direttamente dai ragazzi del team di Lenovo. Sapevano già dei miei lavori con la Marvel Comics, ma anche che avevo già collaborato in altre partnership legate al mondo dei videogiochi, come fatto in occasione di Call of Duty con il lancio del capitolo datato 2019.
Salva Espin: Il team di Lenovo mi ha ispirato in tal senso. Quando mi hanno proposto di prendere parte al progetto gli ho risposto che sapevo benissimo di che cosa si parlava, perché sono un videogiocatore da molti anni e amo in particolare i giochi di ruolo, che forse rappresentano l'essenza più pura del concetto di vivere una seconda vita. Ma un po' tutti i videogiochi sono così: non dimenticherò mai quando ho giocato per la prima volta i titoli della saga di Metal Gear. Io ero Solid Snake, sentivo di poter vestire i suoi panni. Ho cercato di trasporre questo concetto all'interno delle illustrazioni che ho realizzato per il progetto targato Lenovo.
Nel segno di Deadpool
Everyeye.it: Parlando invece dei tuoi lavori sui fumetti Marvel, hai disegnato personaggi come Deadpool, She-Hulk e Apocalisse. Qual è il tuo approccio quando inizi a realizzare un supereroe?
Salva Espin: Banalmente, il primo punto da cui parto nella creazione di un fumetto è il concept. Cerco di visualizzare nella mia testa le immagini come vorrei prendessero forma su carta, per poi imprimerle nel disegno. Poi passo alla fase successiva, quella degli sketch, attraverso i quali cerco di trasmettere il feeling che vorrei si percepisse nella mia arte. Gli step successivi sono quelli canonici, dall'inchiostro alla colorazione per dar forma al lavoro finale come me l'ero figurato nella mia testa. Tutto ciò, ovviamente, non prima che il disegno preliminare in bianco e nero venga approvato ufficialmente dal committente, in questo caso Marvel. Everyeye.it: Quali sono i tuoi personaggi Marvel preferiti e quali ti piacerebbe disegnare prima o poi?Salva Espin: Devo dire che finora ho già disegnato quasi tutti quelli che più mi appassionano e che amo nel vasto pantheon di Marvel. Sicuramente Deadpool occupa un posto speciale nel mio cuore, sia come disegnatore sia come appassionato. Ecco, devo dire che il buon Wade Wilson a sua volta mi fa sentire come se vivessi una seconda vita, come con i videogiochi!
Credo sia perché in questi personaggi che creo posso riversare gran parte delle mie emozioni e dei miei sentimenti. Una delle mie miniserie a fumetti preferite è Deadpool: The Circle Chase, di Fabian Nicieza e Joe Madureira. Mi ha fatto esplodere il cervello! Ed è stato anche il fumetto che mi ha fatto pensare: voglio fare questo nella vita. Insomma, avrai capito che per me ogni firma posta su un progetto Marvel, che sia una storia o semplicemente una cover, è un onore e un sogno diventato realtà.Everyeye.it: La pandemia ha in qualche modo cambiato il tuo modo di lavorare, da fumettista?
Salva Espin: Assolutamente no! Per me è cambiato veramente poco, dal momento che il mio lavoro è nella quasi totalità da remoto. Svolgo i miei disegni a casa mia, poi invio digitalmente tutto il materiale necessario al committente. Si può dire che il resto del mondo abbia scoperto com'è lavorare come faccio io e tanti altri colleghi!
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