Portfolio Hurricane Polymar

Il cartone di Hurricane Polymar come è apparso in tv la prima volta...

Portfolio Hurricane Polymar
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Hurricane Polymar

1974: la notissima Tatsunoko Productions decide di creare un nuovo anime che possa bissare il successo ottenuto appena un anno prima da "Shinzo Ningen Casshan", la serie basata sulle avventure di un cyborg in un cupo futuro dominato dai Robot. La nuova produzione si differenzia da Kyashan per l'impronta molto meno drammatica (a tratti anche espressamente comica) e per la trama che ha forti richiami alle serie supereroistiche statunitensi; allo stesso tempo l'autore, Tatsuo Yoshida, sfruttando la popolarità che in quel periodo avevano i film di Bruce Lee, decide di utilizzare le arti marziali come elemento fondante della storia; nasce così Hurricane Polymar, uno degli anime più popolari di sempre.

La storia

Takeshi Onikawara è il giovane figlio del capo dell'International Secret Police Agency (Interpol), il Generale Onikawara, ma il rapporto tra i due è piuttosto in crisi: Takeshi vorrebbe aiutare il padre nel lavoro, ma non ne approva la severità; il Generale invece vorrebbe fare di suo figlio il più abile investigatore del mondo, ma non riesce a comprendere il bisogno di autonomia del ragazzo. Dopo l'ennesima lite Takeshi decide di fuggire di casa e proseguire per conto suo il lavoro di investigatore; addirittura per evitare di essere scoperto cambia nome in Takeshi Yoroi. Inizia così ad occuparsi della stessa indagine che sta seguendo suo padre: il caso di una misteriosa banda di uomini-lucertola che perseguitano il celebre scienziato giapponese Oregasteru. Insieme al suo fido San bernardo, Barone, il ragazzo si apposta davanti alla villa dello scienziato e la sorveglia. D'improvviso la casa viene attaccata dagli uomini lucertola, e Takeshi è costretto ad intervenire, allontanandone alcuni grazie alla sua conoscenza delle arti marziali. Ma è già troppo tardi, e quando il giovane entra nella stanza dello scienziato, lo trova ormai morente. Come ultima volontà, il dott. Oregasteru affida a Takeshi la sua scoperta più importante (il motivo dell'assalto degli uomini-lucertola): il polimet, un casco altamente tecnologico, in grado di rendere pressoché invulnerabile chi lo indossa. Grazie ai nuovi poteri acquisiti tramite il polimet Takeshi inizia a combattere il crimine con la nuova identità di Hurricane Polimar, e per proteggere meglio il suo segreto nella vita privata recita la parte dell'imbranato assistente di un ancora più imbranato investigatore privato, Joe Kuruma. Il trio formato da Kuruma, Takeshi e Teru Naruba, la bella proprietaria dell'ufficio dove i due vivono, si trova così coinvolto in avventure sempre in bilico tra il comico ed il drammatico, dove spesso fanno la loro comparsa bande di supercriminali dai nomi pittoreschi (uomini-gatto, uomini-squalo etc). nell'ultima puntata Takeshi viene catturato insieme ai suoi amici ed al padre, e per evitare l'uccisione dei suoi cari è costretto a rivelare la propria identità segreta nell'incredulità generale.

Commenti

Per essere una produzione del 1974 Hurricane Polimar mostra senz'altro una eccellente qualità: i disegni sono ottimi, nonostante risultino senz'altro un po' datati per i parametri attuali; le animazioni, a cura di Tsuneo Ninomiya, sono di buon livello, le musiche più che adeguate, grazie al lavoro di Shunsuke Kikuchi. Una pecca notevole riguarda invece la regia di Hisayuki Toriumi e la sceneggiatura che in linea con i canoni degli anime del periodo prevede episodi autoconclusivi e pressochè slegati tra loro, in cui ricorre una serie di momenti-tipici sempre uguali (la scena iniziale, la trasformazione, il combattimento). L'edizione italiana dell'anime, recentemente pubblicata in 7 VHS dalla Yamato Video, vanta un doppiaggio soddisfacente, anche se penalizzato dalla filosofia imperante negli anni 70/80 (abbondante uso di voci demenziali per i personaggi comprimari e per gli antagonisti). La vera forza di questa serie rimane comunque l'insolito mix di azione, comicità, arti marziali, violenza e superpoteri: una miscela insolita che è stata ripetuta molto raramente nelle produzioni successive. Volendo sintetizzare si potrebbe concludere che Polimar è la versione nipponica (rivista e corretta) dei famosi "Supereroi con Superproblemi" lanciati da Stan Lee e dalla Marvel Comics pochi anni prima. Un Anime storico insomma, che ha contribuito a suo modo al grande Boom dell'animazione giapponese in Italia negli anni '80, e che è tuttora stabilmente nel cuore di migliaia di fans.