Ano Hana: la Recensione dell'anime di Mari Okada disponibile su Netflix

Disponibile su Netflix la serie capolavoro scritta dalla sceneggiatrice di “Toradora!” e realizzata dal disegnatore di “Your Name”...

Ano Hana: la Recensione dell'anime di Mari Okada disponibile su Netflix
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Mari Okada, che a febbraio di quest'anno esordirà come regista con un lungometraggio d'animazione intitolato Sayonara no Asa ni Yakusoku no Hana o Kazarou ("Lasciateci adornare il mattino dell'addio coi fiori"), non è solo una delle sceneggiatrici più prolifiche ma anche una delle donne più influenti all'interno del sistema dell'animazione giapponese. Dopo aver firmato successi come l'anime di Toradora!, Black Butler e CANAAN, nel 2011 sviluppa per lo studio A-1 Pictures il soggetto di una serie anime dal titolo Ano hi mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai, ovvero "Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno" (abbreviato in Ano Hana, "Quel fiore"). Nelle sue intenzioni si tratterebbe di una serie adulta, ricca di elementi umoristici ed erotici, ma il progetto non convinse completamente il regista Tatsuyuki Nagai e il disegnatore Masayoshi Tanaka (con i quali aveva già collaborato alla realizzazione del riuscitissimo Toradora!) che le suggerirono alcuni cambiamenti: le proposero, ad esempio, d'inserire l'elemento soprannaturale e d'impostare la narrazione sul tema dell'amicizia perduta e ritrovata. La miniserie di 11 episodi fu trasmessa nel 2011 su Fuji TV, all'interno del contenitore noitaminA, e ottiene subito un successo travolgente arrivando a ispirare visual novel, fumetti e romanzi. In Italia la serie è stata acquistata da Dynit; dopo essere stata ottimamente ridoppiata in italiano dallo Studio P.V. venne trasmessa su Rai 4 nel 2012 ed è oggi disponibile per lo streaming su Netflix.

Racconto di formazione


Da bambino Jinta "Jintan" Yadomi era un leader nato, estroverso e vincente. Capo di un gruppo di ragazzini chiamato "Super Busters della pace", era ammirato da tutti i suoi amici: la dolcissima Meiko Honma - detta "Menma" - l'insicura Naruko "Anaru" Anjo, il piccolo Tetsudo Hisakawa - detto "Poppo" - Chiriko "Tsuruko" Tsurumi e Atsumu "Yukiatsu" Matsuyuki. Usando come base operativa il loro rifugio tra i boschi, i Super Busters guidati da Jintan, e trascinati dall'entusiasmo di Menma, trascorrevano giornate spensierate. Nel presente, anni dopo l'incidente che è costato la vita a Menma e che ha causato lo scioglimento del gruppo, Jintan conduce una mesta esistenza da recluso (esce raramente di casa, non lavora, da mesi salta regolarmente le lezioni) finché la sua amica defunta comincia a apparirgli come spettro con l'aspetto di un'adolescente.

Menma è uno yurei, un fantasma della tradizione giapponese che può essere esorcizzato solo risolvendo il conflitto emotivo che lo tiene ancorato al mondo terreno. Menma spiega a Jintan di essere tornata sulla terra per esaudire un desiderio, ma non ricorda quale sia. Tutto ciò che sa è che, perché esso venga realizzato, ci sarà bisogno dell'aiuto di tutti. Rincontrandosi dopo tanti anni, gli ex amici non si riconoscono o si trattano con freddezza e disprezzo, ognuno convinto che il proprio dolore sia più legittimo di quello degli altri. Grazie a Menma avrà così inizio il lento riavvicinamento fra i Super Busters, che dovranno risolvere conflitti, rancori e incomprensioni: tutto per aiutare Menma a raggiungere il Nirvana e per trovare il coraggio di perdonarsi per non aver saputo proteggere la loro piccola amica.

Una scrittura genuina

Ano hana appare fin da subito un prodotto unico nel suo genere. La regia di Tatsuyuki Nagai (Toradora!, Ano natsu de matteru, The anthem of the heart) è pulita, perfettamente funzionale al racconto. Delicatissima la colonna sonora composta da Remedios, cantante giapponese molto conosciuta negli anni ‘80 e rilanciatasi poi con successo come compositrice di musiche per il cinema.

Disegni e character design del maestro Masayoshi Tanaka (collaboratore di Nagai per Toradora! e Ano natsu de matteru, nonché uno dei designer che ha dato vita ai personaggi di Your Name) sono di ottima fattura e il tono generale della narrazione, inizialmente leggero tra un equivoco e un gustoso siparietto umoristico, diventa via via più profondo e coinvolgente. Cuore della serie è il personaggio di Menma, ingenua ragazzina dal carattere esuberante che, tornando sulla terra per esaudire il proprio desiderio, spingerà i suoi amici a riprendere in mano le proprie vite segnate dal rimorso.
Quella di Mari Okada è una scrittura delicata, venata di malinconia, ma è soprattutto un racconto genuino che conduce per mano lo spettatore attraverso vicende divertenti o drammatiche senza mai abusare di trucchi e irrealistici colpi di scena, il tutto fino a un epilogo toccante e indimenticabile. Ano hana parla di alienazione, incomunicabilità, nostalgia per un passato che non tornerà, della necessità di accettare i cambiamenti (anche i più traumatici) e sé stessi. Un prodotto imperdibile che non mancherà di emozionare anche i più duri di cuore.

Ano hana Ano Hana racconta una storia toccante, realizzata con grande cura. La serie, scritta dalla bravissima Mari Okada, procede con un ritmo lento ma costante. Tanto semplice dal punto di vista visivo quanto profonda dal punto di vista dei contenuti, l'anime disponibile nell'apposito catalogo su Netflix è un prodotto da vedere a ogni costo: giunti all'emozionante finale, non ci si deve vergognare di versare qualche lacrima di commozione.

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