Attack on Titan 4x20 Recensione: il più grande colpo di scena

L'episodio 79 infrange le leggi dello spazio-tempo e ci catapulta nel passato di Grisha Jaeger. L'azione lascia posto a forti emozioni e oscuri segreti.

Attack on Titan 4x20 Recensione: il più grande colpo di scena
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Attack on Titan torna su Crunchyroll con un nuovo ed attesissimo episodio. "Ricordi del futuro" è l'enigmatico titolo che la scorsa settimana era stato anticipato. Dopo Attack on Titan 4x19 dal punteggio perfetto, era davvero difficile sorprendere lo spettatore con altrettanta meraviglia, ma sembra proprio che l'episodio 79 non abbia deluso le altissime aspettative.

I segreti di Grisha

Lo scorso episodio si era chiuso con l'incontro di Eren e Zeke nella sede della Coordinata dei Sentieri di Ymir. I due fratelli, entrando in contatto, compiono un lungo viaggio attraverso i ricordi di Grisha Jaeger, con lo scopo di voler dimostrare a tutti i costi il plagio della mente che il padre ha compiuto nei confronti del secondo figlio. Sono mostrati alcuni momenti cruciali del passato: la crescita di Eren, il salvataggio di Mikasa, la partenza di Grisha fino all'incontro-scontro con la famiglia reale. Sono tutti eventi che sappiamo da tempo, ma siamo sicuri di conoscerli così bene? Numerosi sono i segreti svelati in questo percorso che, in qualche modo, sarà più decisivo di quanto si possa immaginare.

L'episodio 79 costituisce finora uno dei grandi anelli mancanti di cui avevamo bisogno per mettere insieme alcuni pezzi di questo grande puzzle. Essendo ormai giunti quasi alla fine, è inevitabile cominciare a fare finalmente chiarezza. Questo viaggio privo di azione vera e propria è fondamentale per poter guardare molti eventi passati sotto una luce diversa, non senza un velo di confusione e spaesamento.

Col senno di poi, il titolo rivela molto più di quel che sembra, lasciando intendere che Attack on Titan non si privi nemmeno di qualche paradosso temporale. Le scene a cui abbiamo assistito nelle stagioni precedenti si fanno più articolate e nuovi elementi ne cambiano completamente la prospettiva. Eren, ormai il personaggio più enigmatico di tutti, è ancora una volta sotto i riflettori e il suo vero disegno resta ancora un mistero.

L'emozione si fa intensa

Come accennato pocanzi, questo episodio abbandona quasi totalmente la pura azione vista finora. Il ritmo è meno frenetico, la tensione dei combattimenti si placa e l'attenzione dello spettatore è volta alla scoperta di nuovi snodi fondamentali.

Quell'agitazione che aveva caratterizzato la puntata precedente è sostituita da una sorta di ansia nello scoprire qualcosa di nuovo e di sconvolgente, e questo stato d'animo accompagna la visione fino alla fine, lasciando poi un profondo senso di turbamento. È la prima volta che vediamo Eren e Zeke insieme per così tanto tempo e a strettissimo contatto. I due personaggi sono avvolti da un'inaspettata quiete, chiaramente destinata a rompersi. Duque è una tranquillità apparente e lo spettatore lo sospetta; è per questo che non può non provare una tensione differente dall'episodio 78, più profonda e più viscerale. Persino la carica emozionale è diversa rispetto a quella trasmessa finora. Ogni sentimento risulta amplificato, forse proprio per l'assenza di scene monumentali che tendono ad oscurare gli attimi più emotivi. Un momento in particolare commuove e trasmette contemporaneamente tanta tristezza, come se fosse possibile provare nostalgia per qualcosa che non è mai accaduto. È un episodio molto "umano", un vero paradosso se si pensa al suo finale, ma è proprio questo contrasto, insieme al grande colpo di scena degli ultimi minuti, a far esplodere tutte le sensazioni provate fino a quel momento.

Lo stile maturo dello Studio MAPPA

I nuovi episodi de L'Attacco dei Giganti ci ha fatto ricredere sul tanto temuto passaggio da WIT a MAPPA. Tutti ricordiamo i grossi pregiudizi che i fan avevano nei confronti della nuova animazione. Pur sperimentando uno stile grafico molto simile a quello originale di Hajime Isayama, gli appassionati dell'anime non sembravano del tutto convinti. Ogni episodio della prima parte della Stagione 4 suscitava molti commenti negativi, in particolare intorno al cambiamento dell'aspetto dei personaggi che, in tal modo, avevano perso i propri tratti caratteristici.

La seconda parte della Stagione Finale di Attack on Titan è un salto di qualità per lo Studio MAPPA. Abbiamo già visto nei primi tre episodi un'attenzione particolare per i primi piani e per gli sguardi, il più efficace veicolo di emozioni. Ebbene, in questa nuova puntata così emotiva e priva di occasioni per la CGI, l'animazione ha la scena tutta per sé. La cupezza dei volti trasmette una dose d'inquietudine mai provata finora, e dettagli come l'iridescenza degli occhi che si riempiono di lacrime impreziosiscono l'estetica, rimandando ad un possibile crescendo per quanto concerne i dettagli visivi.

L'Attacco dei Giganti - Stagione 4 Attack on Titan 4x20 rischiava di non essere all'altezza dell'episodio precedente ma, seppur con mezzi differenti, ha soddisfatto le aspettative del pubblico senza mostrare alcun calo. Il ritmo della narrazione riesce ad alimentare la curiosità fino alla fine, culminando in un colpo di scena a dir poco sconvolgente. Lo Studio MAPPA sta conoscendo la sua fase più matura con un'animazione davvero impeccabile.