Attack on Titan 4x23 Recensione: un'altra puntata di transizione

L'episodio 82 di Attack on Titan mette in pausa gli ultimi sconvolgimenti, collocando tutti i personaggi in un nuovo schema. Quali novità ci attendono?

Attack on Titan 4x23 Recensione: un'altra puntata di transizione
Articolo a cura di

Ancora una volta il weekend è stato allietato da un nuovo episodio di Attack on Titan, dal titolo "Tramonto". Ci separano davvero poche settimane dalla conclusione della seconda parte della quarta stagione: abbiamo provato a calcolare quanti episodi mancano alla fine di Attack on Titan in relazione al manga di Hajime Isayama ormai concluso.

Stavolta l'azione spasmodica del capitolo precedente si placa, dando spazio a riflessioni, promesse e ritorni più o meno inaspettati. Vediamo insieme quali sorprese ci ha riservato l'episodio 82, disponibile sempre su Crunchyroll Premium.

Altri personaggi rubano la scena

Le anticipazioni dell'episodio 81 e il geniale contributo di Armin avevano già fatto capire che Annie, chiusa in un cristallo per 4 anni, si sarebbe risvegliata in seguito al folle piano di Eren che ha distrutto il potere dell'indurimento.

Questo, tuttavia, non sarà l'unico ritorno tanto atteso. Nel frattempo gli Jaegeristi hanno preso pieno potere, con a capo Floch, ormai un vero e proprio villain che porta avanti una sorta di integralismo sociale e politico. Armin e Mikasa non sanno bene come agire ora che Eren sembra irraggiungibile. Una cosa è certa: è necessario mantenere la promessa di cercare Falco per non deludere Gabi e ottenere la sua fiducia e il suo appoggio in questa grande battaglia che li attende. Ormai sono solo due le vie possibili: tornare a casa o restare a combattere. Ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Attack on Titan 4x22: dopo tre episodi sconvolgenti e carichi di pathos, questi ultimi sono di assestamento e di transizione. Molto più che nel precedente, in "Tramonto" l'azione è pressoché assente, con momenti riflessivi di alcuni personaggi su cui finora non era mai stata posta un'attenzione così importante.

Figure che non avevano forse mai riempito la scena, come Connie, Annie o Falco, stavolta assumono una posizione centrale, costituendo un nuovo fulcro. L'azione finale di Eren, d'altro canto, ha scatenato lo stravolgimento di molte dinamiche interne e dunque alcuni elementi si ritrovano a dover prendere delle decisioni e assumersi delle responsabilità diverse da quelle avute fino ad ora, scegliendo di percorrere una nuova strada.

La promessa di un ritorno

Come abbiamo già detto, Attack on Titan 4x22 funziona perché è un ritorno alle origini, innanzitutto da un punto di vista narrativo. Il nuovo Corpo di Ricerca che affronta l'attacco dei Giganti ricorda le imprese della prima stagione, con analoghe dinamiche che si tingevano di orrore. Anche se stavolta le lotte restano sospese, questo clima persiste e, anzi si riempie di disperazione ancora più profonda. Sembra quasi che Armin, Mikasa e Jean siano i nuovi Erwin, Levi e Hange, costretti ormai a farsi carico di scelte impegnative proprio come i loro superiori tanti anni prima.

Il tema del ritorno si riferisce a più elementi, compresa l'esigenza di tornare nella propria terra o dai propri cari. È forse, letteralmente, la voglia di ripercorrere la propria strada, di sfuggire al prossimo massacro e di mantenere alcune promesse fatte a sé o agli altri. È il caso di Annie, che in passato ha garantito a suo padre il suo ritorno, oppure di Connie, già sui suoi passi per salvare sua madre, unica superstite della sua famiglia.

La sceneggiatura dell'episodio 82 lascia davvero ampio spazio a queste due tematiche, che collocano personaggi e spettatore in uno stato di attesa, quasi di quiete, che inevitabilmente stride con la tragedia che sta travolgendo tutti gli Eldiani e con i massacri, le morti e la distruzione che Eren ha portato sull'isola di Paradis.

Un'elevata carica emozionale

Esattamente come il precedente, questo nuovo episodio si tinge di colori rossastri, ormai simbolo della nuova atmosfera che grava sull'isola ora che le mura sono distrutte. Si tratta di una palette in netto contrasto con quella degli episodi ambientati nel luogo della Coordinata, in cui dominava un blu splendente.

È una scelta stilistica che vorrebbe, in qualche modo, sottolineare la netta presenza di un prima e un dopo. Rispetto al capitolo 81, qui l'animazione più virtuosa e soprattutto la CGI non hanno libero sfogo. Il Gigante Carro, infatti, è l'unico elemento che valorizza la realizzazione dei movimenti negli ultimi istanti dell'episodio.
Allo Studio MAPPA non resta che puntare tutto sulla capacità di emozionare lo spettatore con quelle che sono ormai le sue armi vincenti: dettagli sui volti e sugli occhi carichi di tristezza e disperazione, talvolta cerchiati da quelle linee scure, dal tratto duro, ormai un segno distintivo dei suoi disegni. La scena che vede Armin e Mikasa discutere tra loro ci mostra due compagni come non li avevamo visti prima: stanchi, incupiti, seriamente preoccupati per il presente e per il futuro. Lo stesso vale per Jean, che ormai non è più quello di una volta, e anche coloro che lo circondano se ne sono accorti. Così come gli occhi carichi di sentimenti travolgenti, MAPPA è in grado di restituire anche sguardi vuoti, spenti, riuscendo quindi a differenziare tutte le emozioni, curando i minimi dettagli nei suoi disegni e nelle sue animazioni.

L'Attacco dei Giganti - Stagione 4 Attack on Titan 4x23 è uno di quegli episodi di transizione utili a capire ed elaborare tutte le nuove dinamiche narrative. L'azione scompare quasi definitivamente e si predilige l'aspetto più riflessivo dell'anime. Questa è l'occasione perfetta per lo Studio MAPPA per sfoggiare le sue abilità che non si limitano alle scene più movimentate, terreno fertile per virtuosismi stilistici, ma che abbracciano anche i più piccoli dettagli che spesso raccontano ancor più delle azioni.