Attack on Titan 4x27 Recensione: una lotta spettacolare

L'episodio 86 vede il ritorno di una spettacolarità che da un po' di tempo Attack on Titan aveva abbandonato. La lotta continua con nuovi colpi di scena.

Attack on Titan 4x27 Recensione: una lotta spettacolare
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Siamo ormai a quello che sembrerebbe il penultimo episodio della stagione finale di Attack on Titan. Con "Retrospettiva", disponibile sempre su Crunchyroll, siamo nel pieno della battaglia tra gli Jaegeristi e la nuova squadra, che come unico grande obiettivo ha quello di raggiungere Eren, ovunque egli sia. L'appuntamento di questa settimana ci ha regalato un episodio davvero spettacolare, sulla linea di alcuni capitoli del passato.

Una lotta all'ultimo sangue

L'episodio 86 riprende con grande continuità le ultime scene della puntata precedente (qui la nostra recensione di Attack on Titan 4x26). L'atto coraggioso e tragico di Connie ha dato il via ad uno scontro all'ultimo sangue.

Il nuovo Corpo di Ricerca ha un nuovo obiettivo: trasportare l'idrovolante via mare verso Odiha, città costiera che potrà essere raggiunta per riparare il mezzo d'avanguardia prima che il Boato la rada al suolo. Mentre Mikasa e gli altri partecipano ad una lotta violenta e sanguinaria contro Floch e la sua armata, Gabi, Pieck, Yelena e Onyankopon cercano di raggiungere la nave per salpare. Falco agisce di testa propria, con conseguenze inaspettate. Un altro colpo di scena, con un ritorno inatteso, guida l'episodio verso un risvolto del tutto inedito. La cosa che subito salta all'occhio è l'affiatamento che corre all'interno della nuova squadra. Dopo tantissimo tempo, è la prima volta che vediamo nuovamente il Corpo di Ricerca combattere insieme. Mikasa parla con Annie e, tra un attacco e l'altro, si poggia sulla spalla del Gigante Corazzato. Ex compagni, che hanno lottato per intere stagioni uno contro l'altro ora si ritrovano a combattere fianco a fianco, con una sinergia sorprendente.

Nei loro movimenti c'è ormai una coordinazione fenomenale, ed è emozionante osservare quanto questi personaggi siano mutati nel tempo. Pur avendo ceduto alla violenza più efferata, molto più che nelle scorse stagioni, il ricongiungimento di soldati ormai adulti trasmette una sensazione quasi difficile da descrivere a parole. Un misto di nostalgia e di sorpresa per ciò che essi sono diventati, volendo chiaramente mettere da parte il tragico movente delle loro terrificanti azioni per liberare il mondo dal Boato.

Una riflessione del genere toccherà proprio al Comandante Magath, che insieme ad un personaggio inatteso si ritroverà a riflettere su come "i suoi ragazzi" siano cresciuti nel tempo. Egli, ormai allo stremo, ha davvero compreso l'assurdità dei conflitti che hanno da sempre coinvolto Marleyani ed Eldiani, chiedendosi cosa sarebbe successo se Reiner, Annie e gli altri avessero potuto condurre una vita normale, senza dover affrontare le conseguenze del passato. Gli ex compagni, ora riuniti, devono portare avanti quello che si spera sia l'ultimo grande piano d'attacco, tra scelte difficili e azioni brutali. Sorge spontanea la domanda che ci stiamo ponendo da un po': fin dove ci si può spingere per ottenere la pace? Ma soprattutto: riusciranno ad affrontare Eren?

Una grandissima dose di spettacolarità

"Retrospettiva", episodio ricco d'azione, si presenta come una sorta di lunga e grande sequenza di combattimento, durante la quale i personaggi non possono trovare tregua.

Già la scorsa settimana avevamo avuto un piccolo assaggio: acrobazie con il movimento tridimensionale, voli da un punto all'altro sferrando colpi di spada e d'arma da fuoco. "Splinter Wolf" di Kohta Yamamoto accompagna ancora una volta le scene più significative, in cui Hange, Mikasa, Jean e gli altri attaccano gli Jaegeristi con tutta la determinazione possibile. Il livello di spettacolarità è altissimo, dal punto di vista della narrazione come pure dell'animazione, un po' come era successo in alcuni capitoli che hanno preceduto il Boato. Alcune scelte stilistiche ricordano, in particolare, qualcosa che abbiamo già visto nell'episodio 78 (recuperate qui la recensione di Attack on Titan 4x19): attraverso l'uso del rallenty, le scene d'azione acquistano maggiore tensione. A queste, tuttavia, si accostano sequenze in cui invece l'elemento chiave è la velocità. Quando Connie, apparso all'improvviso, comincia a sferrare colpi letali ai suoi nemici, il montaggio mostra allo spettatore frame rapidi in giustapposizione. Le sue azioni e i suoi movimenti appaiono così energici, quasi frenetici. La commistione di queste due tecniche, l'una l'opposto dell'altra, fornisce un buon equilibrio all'episodio, garantendo un pathos maggiore. Il climax sarà altissimo nel momento in cui alcuni colpi di scena stravolgeranno le carte in tavola. Qualcuno in particolare, con un estetica tutta nuova, sarà protagonista di numerosi momenti mozzafiato.

Anche gli effetti sonori e la loro correlazione con ogni singola scena riescono a dare all'episodio 86 una marcia in più. Oltre alla OST principale già citata, sono presenti espedienti particolari, come la totale assenza delle voci o dei rumori d'esplosione, a cui si sostituisce un sottofondo musicale che rende alla perfezione la drammaticità e la solennità del momento.

Le scene che vedono il Gigante Femmina e il Corazzato lottare contro i nemici sono chiaramente un'ottima occasione per la CGI che negli ultimi tempi sta dando prova delle sue potenzialità, essendo capace di non stonare affatto con l'animazione 2D dello Studio MAPPA. Stavolta, mentre lo spettatore è travolto dai movimenti di Annie in primo piano, un occhio attento può scorgere Reiner agire in lontananza. Ciò dimostra non solo un formidabile lavoro sulla profondità di campo, ma anche l'accuratezza che, in generale, la seconda parte della Final Season ci sta regalando, un episodio dopo l'altro.

L'Attacco dei Giganti - Stagione 4 L'episodio 8 di Attack on Titan riprende tecniche ed espedienti a cui lo spettatore ha assistito in alcuni capitoli precedenti, in cui l'azione e la spettacolarità erano le vere protagoniste. Tra effetti visivi e sonori, "Retrospettive" restituisce, almeno in parte, quella grandiosità che trova il suo terreno fertile nelle lotte e nei combattimenti, ora più feroci che mai.