Recensione Batman ego

Planeta ripropone in un unico volume il lavoro di Darwin Cooke su Batman e non solo

Recensione Batman ego
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L'Ego di Batman

Se un giorno vi ritrovate trasformati in uno scarafaggio e il vostro pensiero è: “come faccio ad andare a lavoro?” siete capitati nella metamorfosi di Kafka, mentre se svegliandovi vi ritrovate addosso un cappuccio, un mantello e sul petto il simbolo di un grosso pipistrello, arrivate a chiedervi: “come faccio ora a combattere i criminali?”, beh, la risposta è semplice: benvenuti in Batman Ego, vero e proprio viaggio intimista all'interno dell'ego del crociato mascherato e della psiche del famoso miliardario playboy erede della celebre dinastia Wayne.

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Batman Lego è invece un divertentissimo videogioco prodotto sotto licenza doppia Lego/Warner in cui si impersonano due fracassone, spacca mattoncini, versioni Lego di Batman e Robin

Non solo Batman, non solo Ego

Ma “Batman: Ego” in questa sua nuova edizione Planeta De Agostini non è solamente Batman.
All'interno troverete anche “Il colpo grosso di Selina” (Catwoman) e le storie brevi tratte da “Batman: Black & White” e “Solo”, realizzate insieme allo scrittore Paul Grist e i disegnatori Bill Wray e Tim Sale.
A completare questa notevole edizione c'è un'introduzione dello stesso Darwyn Cooke, qui artista, disegnatore e scrittore al massimo della sua arte! Praticamente una delizia dall'uomo che ha riscritto la storia dell'universo Dc a modo suo! Batman Ego potrebbe benissimo essere letto come un Batman contro Sigmund Freud, un Elseworld dedicato ad incontro/scontro segreto tra il cavaliere mascherato e il padre della psicanalisi.
Batman che prende appunti da una parte e Bruce Wayne disteso sul lettino dall'altra, in una profonda rilettura dedicata al classico tema psicologico del doppio, che qui sfocia lì dove si snatura la purezza della natura eroica, che si deforma creando un “doppelganger” dalla dubbia morale e dotato di una distorta, cinica e sintetica visione del mondo.

Sotto l'ombra del titolo

Cooke “Deus ex machina”, dell'intera faccenda ambienta quasi tutto, principalmente, nei claustrofobici spazi della Bat Caverna, aprendosi violentemente allo scontro fisico e verbale.
Le origini di Batman sono provocate da un trauma ancestrale provocato dalla morte improvvisa e violenta dei Wayne in seguito ad un efferata e impunita rapina, cosa che ha gettato Bruce dapprima nello sconforto assoluto e poi nella vendetta senza fine, riuscendo a fermarsi al limite, ad un passo dal punto di non ritorno dalla pazzia, fermatosi solamente grazie alla sua potente forza di volontà, la stessa che gli permette di servire il bene perché è l'ossessione giusta, alla fine, che rende un uomo normale un eroe.
Nella storia che apre questo volume troviamo un livello introspettivo davvero accattivante, certo non si tratta di un manuale psicologico super eroistico e nemmeno vuole esserlo, ma l'obiettivo che Darwyn Cooke si è prefissato è proprio quello di riuscire a catturare il lettore, di ammantarlo e gettarlo nella parte più oscura e profonda della mitologia batmaniana, offrendogli così una nuova e diversa visione oscura delle cose, lontana dalla cruda versione Miller di Batman. Cooke giostra sempre intorno ad una pazzia pulp, rendendo credibilissimi anche queste sue due nuove rivisitazione del Jocker e di Due Facce, brillanti e lucide, pazzi pericolosi quanto lineari, disarmanti nel loro lucido percorso di follia..
Darwyn Cooke arriva sulle pagine di Batman, direttamente dall'Animated Series e risulta essere ancora molto influenzato dal taglio televisivo del suo precedente lavoro; per questo motivo ci offre questa sua visione puramente cinematografica di Gotham e dei suoi personaggi; cosa che gli riuscirà ancora meglio nella storia di Catwoman in appendice al volume. Questa sua Gotham ha poco o nulla da invidiare all'Opal City di Starman (limite massimo dell'architettura a fumetti della Dc), in una versione personalissima e ammaliante, rivelandosi come un affascinante labirinto costruito su luoghi e idee.

Il colpo grosso è quello di Selina

Come molte delle storie qui raccolte, nemmeno “Il colpo grosso di Selina” risulta essere opera inedita in Italia, presentata a suo tempo in un cartonato della Play Press, questa bellissima storia viene ora relegata al ruolo di comprimaria dalle scelte editoriali di ristampa della Planeta, senza nemmeno uno strillo in copertina (un vero peccato!). “Selina's big score” è quanto il mondo secondo Selina Kyle, alter ego di Cat Woman, donna smaliziata, spudorata e femminista, potrebbe esprimere.
Una storia lontana dai classici canoni super eroistici e che si mantiene realistica standosene alla larga da costumi, super eroi e super cattivi. La narrativa di Cooke affonda le radici nell'humus fertile del terreno della criminalità espressa nei romanzi pulp di Mickey Spillane, per intenderci, e qui, progetta una rapina al treno con tanto di mala e doppio gioco, a metà tra il pulp colorato e buonista del “Dick Tracy” di Chester Gould e le inquadrature mozzafiato e la regia ermetica di Alfred Hitchcock; il tutto magistralmente gestito da Cook che in pratica ha qui realizzata la sceneggiatura perfetta per un degno film su Catwoman, sicuramente più credibile della raffazzonata versione impersonata da Halle Berry.
A concludere il volume ci sono alcune storie brevi in “bianco e nero” e a “solo” di Batman. Su tutte si segnala “Il monumento” sicuramente la più letteraria, dove l'amministrazione locale di Gotham decide di inaugurare un monumento granitico al “Cavaliere oscuro”, realizzando una statua che ispirerà il meglio e il peggio della società così detta civile.

Brevi accenni di Cook-mania

Come già visto in precedenza, il filo narrativo di questo interessante volume è il lavoro, sia grafico che narrativo, di Darwyn Cooke.
Due parole su questo artista sono quindi d'obbligo.
Il suo arrivo alla Dc a fumetti è direttamente successivo al suo lavoro sulle animated series di Batman e Superman, prodotte dal gruppo guidato da Paul Dini e Bruce Timm per la Warner.
Cooke entra nell'olimpo dei fumetti per aver realizzato “l'impresa mitologica”, portando a termine qualcosa come “Dc New Frontier” (facilmente reperibile ora dopo la sua ripubblicazione in edicola), ma ha fortemente lasciato il suo segno sulla testata dedicata a Catwoman. Ha inoltre raccolto la pesante eredità di Will Eisner, riuscendo a riportare in auge un personaggio come “The Spirit”, rilanciato in campo fumettistico grazie alla sua preziosa gestione.
La sua esperienza sulle serie animate ha sicuramente influenzato la gestione della tavola e il taglio delle inquadrature, proponendo uno stile che si potrebbe definire “nuovo classico”. Cooke ha occhio e visione delle cose, il suo sguardo cinematico ben si sposa con personaggi border line come Catwoman e su alcune sfaccettature di Batman, forse a voler essere pignoli non è troppo adatto a Bruce Wayne che scritto da lui sembra una scopiazzatura del Tony Stark cinematografico. Da bravo “regista” riesce a far rendere al meglio i suoi disegnatori, Tim Sale su tutti! Batman Ego è un volume che non solo leggerete e rileggerete ma che sfoglierete con immenso piacere visto la qualità artistica delle immagini.

Batman ego "Batman Ego" è una delizia. É qualcosa che va sicuramente riscoperto e che servirà ai più a scoprire il mito del cavaliere oscuro, inflazionato da versioni cinematografiche che si differenziano l'una dall'altra. Un bel volume, accattivante, adatto ai neofiti Dc e allo zoccolo duro dei fan. La pecca fondamentale è quello di essere una serie di ristampe di storie già apparse in Italia, se l'avete perché ricomprarle a quasi sedici euro? Se non le avete correte a procurarvele.