Recensione Blood: The last vampire - The movie

Il live action dell'omonimo anime di successo

Recensione Blood: The last vampire - The movie
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"Nel XVI secolo, la brutale guerra di Onin mise in ginocchio il Giappone. Assumendo forma umana i Demoni si mischiarono agli uomini per nutrirsi di quello spargimento di sangue. Kiyomasa, un coraggioso samurai si erse dal cuore del male, e divenne il più temibile cacciatore di demoni, ma finì brutalmente assassinato da Onigen, il più potente di tutti. I secoli trascorsero, dominati dall'oscurità, ma arrivò una misteriosa cacciatrice, che unì la sua forza con un'organizzazione segreta chiamata il Consiglio per sconfiggere il suo più grande nemico, Onigen."

Tratto dall'omonimo OAV di Production I.G., Blood - The last vampire è frutto di una coproduzione tra Francia, Hong Kong e Giappone, diretto dal transalpino Chris Nahon (ma in origine doveva essere Ronny Yu dietro la macchina da presa) già autore degli interessanti Kiss of the dragon e L'impero dei lupi. Non è mai facile trasporre in un live action un anime di successo, soprattutto con gli spesso risicati budget dedicati a operazioni di questo tipo. Si ha poi spesso l'ambizione di creare un novello cult del genere, o di raggiungere vette impensabili per i film di genere. Errori in cui non è caduto Nahon, che ha concentrato tutte le sue forze sulla caratterizzazione della protagonista, non tralasciando comunque la forte componente d'azione di cui è impregnata la storia. Plauso alla scelta dell'interprete principale, che è caduta su Gianna Jun, già vista in My sassy girl e The Uninvited, mentre fastidiosa e troppo "made for teen" la (quasi) co-protagonista che ha la sembianze di Allison Miller (17 again). Dignitoso il resto del cast, su cui spicca un Liam Cunningham (La mummia - La tomba dell'imperatore dragone) versione Humprey Bogart.


Una ragazza in lotta contro il male

Saya (Gianna Jun) è una cacciatrice di demoni (o sanguisughe, come li chiama lei), che uccide con la sua affilata Katana e agisce sotto il controllo del Consiglio, una misteriosa organizzazione. Lei stessa è dotata di immensi poteri, essendo per metà demone, e da secoli attende solo di vendicarsi, sfidando Onigen (Koyuki), il più potente di tutti i demoni. Sembra che il grande momento sia finalmente giunto, quando una base americana in Giappone, viene invasa dalle terribili creature. Qui Saya viene mandata in incognita come studentessa, e conosce la figlia del generale, Alice (Allison Miller). Ben presto i sanguisughe manifestano la loro reale natura, e Saya con l'aiuto della nuova improvvisata amica dovrà cercare di porre fine al loro sterminio, cercando allo stesso tempo di eliminare proprio Onigen, con la quale è legata da un incredibile segreto.

ND: si fa molta confusione, giacchè i vampiri del titolo originale qui vengano citati in alcuni casi come demoni, o in altri come sanguisughe. Una scelta più chiara sarebbe stata preferibile.


Dignità

Blood - The last vampire è un onesto b-movie, nella accezione più positiva del termine. Grazie anche all'affascinante storia, avvince per tutta la sua breve durata, pur tra alti e bassi. Non mancano sicuramente i difetti, ma non sono così gravi da inficiare la godibilità della pellicola. Togliamo subito il dente e vediamo cosa non funziona. Senza dubbio l'inserimento forzato del personaggio di Alice, assente nell'OAV, è totalmente fuori luogo, probabilmente col solo scopo di attrarre (almeno secondo le intenzione dei produttori) orde di teenager occidentali. La sua presenza è irritante, e la sua caratterizzazione da eroina dell'ultimo minuto si rivela dannatamente odiosa, complice anche l'anonima e monocorde interpretazione di Allison Miller, più adatta a serial televisivi che a produzioni vampiresche. La giovane attrice è comunque in buona compagnia, circondata da personaggi (e attori) poco convincenti, se si esclude il già citato Cullingham nei panni di un membro del Consiglio e figlio del noir anni'40. E veniamo ora agli effetti speciali, in questo caso croce e delizia vista la qualità altalenante, che offre trovate interessanti ma anche risultati fin troppo artificiosi. La qualità media, figlia di un budget evidentemente non ricchissimo, è comunque sopperita da uno stile originale e divertente, con una strizzatina d'occhio, intelligente, al mondo dei trash movies. Uno dei meriti maggiori di questo live action è la riuscita commistione tra il cinema di genere tipicamente orientale e l'action movie di matrice americana, che dona all'operazione un fascino non indifferente. Le citazioni, più o meno marcate, a classici del cinema come Top Gun o Apocalypse Now per ciò che concerne l'ambientazione militarista, non sono mai stupide e strappano dei sorrisi. Non mancano scene visivamente apprezzabili, prima fra tutte quella iniziale all'interno di un vagone della metropolitana in cui l'agguerrita Saya elimina senza pietà un impaurito demone, peccato a volte siano penalizzate da una computer grafica di basso livello. Gianna Jun è perfetta per il ruolo, e il suo sguardo glaciale fa trasparire tutto il tormentato passato della protagonista. Le stesse coreografie in cui l'atletica eroina si esibisce per più di metà film sono degne di nota e avvincono più che degnamente lo spettatore, che alla fine si può ritenere soddisfatto della visione.


Blood: The last vampire - The movie Blood the last vampire è, nel suo paradosso, un b-movies di qualità, e dimostra come si possa creare un discreto live action da un'ottima opera animata. Non è esente da difetti, ma questi finiscono in secondo piano di fronte a una realizzazione più che dignitosa, e ad alcune scene davvero riuscite. Gianna Jun è perfetta nei panni dell'eroica e malinconica Saya, e la mano di Nohan si fa sentire con autorevolezza. Se tutte le trasposizioni da anime o fumetti fossero su questo livello, non ci si potrebbe proprio lamentare.

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