Alla fine è arrivato: anche Boruto: Naruto Next Generations approda in Italia grazie alla pubblicazione a cura di Planet Manga. Il primo numero è disponibile dallo scorso 2 novembre e ha debuttato sul nostro mercato tra gli stand della Panini in quel di Lucca Comics & Games 2017. Abbiamo letto e divorato l'atteso sequel di Naruto, fortunata e acclamata opera di Masashi Kishimoto, che per l'occasione supervisiona il lavoro dal suo assistente Mikio Ikemoto (disegnatore) e Ukyo Kodachi (sceneggiatore). Curiosi di gettarvi a capofitto nella nuova generazione degli shinobi di Konoha?
Road to Boruto
Sfidiamo qualunque fan di Naruto a non aver provato almeno una punta di scetticismo alla notizia sul proseguimento del franchise di Kishimoto attraverso le gesta di suo figlio Boruto, apparso già nel capitolo finale dell'opera madre - il numero 700 - e nel film Boruto: Naruto The Movie. Eppure la nuova serie incentrata sulle nuove generazioni di ninja sembra avere un'anima propria, una storia tutta sua da raccontare fatta di personaggi altrettanto interessanti e carismatici. Ma, come fa notare il monologo del protagonista presente nelle prime pagine del volume 1, la storia del giovane Genin non può essere raccontata senza tener conto di quella di suo padre, soprattutto nella fase iniziale. I primi passi di Boruto nel mondo dei ninja, insomma, hanno il compito di tenere ancora per mano l'epopea di Naruto, salvo poi allentare man mano la presa e assumere una propria identità: è la metafora raccontata nelle primissime tavole del manga, che ci mostrano quello che si rivela essere un flash forward a dir poco stupefacente e clamoroso, segno che evidentemente le guerre nell'universo degli shinobi sono tutt'altro che terminate. Dopo le prime pagine, tuttavia, la storia fa un balzo indietro, probabilmente di alcuni anni, per portarci dalle parti di un Boruto ragazzino, pronto a muovere i suoi primi passi come ninja all'ombra di un'eredità pesantissima: quella di suo padre, Naruto Uzumaki, Settimo Hokage del Villaggio della Foglia ed eroe che sventò la Quarta Guerra Mondiale dei Ninja, salvando il mondo intero.
Padre e figlio
Dicevamo che le prime vicende del figlio sono strettamente connesse a quelle di suo padre: questo perché la prima saga del manga di Ikemoto e Kodachi traspone in formato cartaceo la stessa, identica storia raccontata nel lungometraggio Boruto: Naruto The Movie: due membri sopravvissuti del clan Ootsutsuki cercano, infatti, il chakra dei cercoteri, arrivando infine a trovare Naruto mentre il Villaggio della Foglia si prepara a vivere l'esame di selezione dei Chunin in sinergia con tutti gli altri Paesi. Boruto è un giovane ninja con ottime capacità latenti, ma vive un rapporto conflittuale con suo padre poiché Naruto è troppo impegnato a svolgere le sue mansioni da Hokage per stare dietro alla famiglia. Il dramma vissuto dal protagonista, dunque, è principalmente familiare: Boruto non cova nessun particolare sogno nel cassetto se non quello di dimostrarsi più valoroso degli Hokage che odia tanto, ed è cresciuto accerchiato dalla popolarità e dall'affetto dei suoi cari. In tal senso il lettore è portato a provare maggiore empatia nei confronti del giovane, i cui sentimenti e valori principali giocano tutti sul rapporto tra figli e genitori e il peso schiacciante che i primi possono provare all'ombra e in assenza dei secondi. Una tematica sicuramente più vicina al pubblico moderno, ma che forse non permetterà ai fan di affezionarsi totalmente al protagonista, che a tratti appare estremamente arrogante: è evidentemente questo il percorso a cui è destinato Boruto, e non a caso il sensei del giovane (al di là di Konohamaru Sarutobi, che è il capitano del suo team) sarà proprio Sasuke, un ninja la cui vita è stata costellata di deviazioni verso l'oscurità, ma anche di profondi percorsi di redenzione. E, già dai primi capitoli, traspare da parte dell'Uchiha un profondo rispetto nei confronti di ciò che ha dovuto passare Naruto nel corso della sua gioventù, un sentimento che lo shinobi errante cerca di trasmettere anche a Boruto, che ignora tutto il dolore che ha caratterizzato l'infanzia e la prima giovinezza di suo padre.
Nonostante la lunghezza di ogni capitolo - che, lo ricordiamo, esce con cadenza mensile in Giappone ed è composto da molte più pagine rispetto ai manga che vengono pubblicati ogni settimana sulle riviste nipponiche - la narrazione di Boruto: Naruto Next Generations prosegue spedita attraverso gli eventi che vediamo nel film, conditi da qualche dettaglio in più sui diversi comprimari dell'opera. Il protagonista è un personaggio esplosivo ma a tratti arrogante, come abbiamo già evidenziato, e probabilmente l'interesse maggiore da parte dei lettori sarà focalizzato sugli altri aspiranti ninja, suoi coetanei. Facciamo la conoscenza, dunque, dei compagni di squadra del protagonista - Sarada Uchiha e il misterioso Mitsuki, del quale è presente una storia speciale e inedita realizzata da Kishimoto come extra di Naruto - ma anche di molti altri giovani che compongono la nuova generazione dei ninja del Villaggio della Foglia, tra i quali la nuova formazione Ino-Shika-Cho o anche il figlio di Gaara. Il primo numero, peraltro, oltre a gettare le basi del racconto si preoccupa principalmente di presentarci vecchi e nuovi status quo per ognuno dei personaggi, una panoramica generale che contestualizza ogni elemento della narrazione di Boruto.
Kishimoto e Ikemoto
Lo stile grafico adoperato da Ikemoto segue, in linea generale, il character design e le ambientazioni tracciate da Masashi Kishimoto nell'opera principale, ma il sequel firmato da Ikemoto e Kodachi prende una strada propria anche dal punto di vista visivo: il tratto di Ikemoto, che in passato ha già supportato Kishimoto-sensei nella realizzazione di alcune tavole, si presenta con uno stile più ‘rotondeggiante' rispetto a quello del suo maestro, nonché meno dettagliato e definito: ciò vale non soltanto per il character design, ma anche per gli sfondi e le ambientazioni presenti in ogni vignetta. La parte finale del manga, edito da Planet Manga nel solito formato cartaceo, ci propone (come già detto) una storia inedita che approfondisce le origini di Mitsuki e il suo legame con un noto personaggio appartenente al franchise di Naruto: la storia, che dimostra la visibile differenza nel tratto grafico rispetto al resto del manga di Ikemoto, è stata scritta e disegnata da Kishimoto sensei, ed è stata pubblicata sulle riviste nipponiche come un altro dei tanti capitoli extra.
Boruto: Naruto Next Generations porta in scena nuovi drammi per un protagonista inedito, che pongono il giovane eroe più vicino alle problematiche del pubblico moderno ma che ancora non riesce a farsi apprezzare - soprattutto perché, memori dell'epopea vissuta da suo padre Naruto, proprio non riusciamo a odiare il Settimo Hokage come riesce a fare suo figlio. La narrazione del manga firmato da Ikemoto e Kodachi, complice anche l'elevato numero di pagine per ogni capitolo, procede per adesso piuttosto lenta: eccezion fatta per le prime, sconvolgenti pagine del volumetto, il resto del numero 1 dell'opera si preoccupa di farci conoscere lo status quo di personaggi vecchi e nuovi, lasciando intravedere spiragli di nuove minacce all'orizzonte. La trama di questo primo arco narrativo si occupa di trasporre più o meno fedelmente le stesse vicende del film Boruto: Naruto The Movie, impreziosito tuttavia da diversi dettagli e da uno stile grafico più 'rotondeggiante', a tratti decisamente lontano e meno dettagliato dal tratto imposto da Kishimoto nell'opera madre. Chiude il cerchio un capitolo extra che ci permette di conoscere i retroscena su Mitsuki, realizzato interamente dal creatore di Naruto. In definitiva, il Villaggio della Foglia sta per popolarsi di nuove ed emozionanti battaglie: se date fiducia a Boruto, siamo certi che non vi deluderà.