Cautious Hero: recensione della serie disponibile su VVVVID

Cautious Hero è un fantasy poco intrigante sul lato narrativo, con un protagonista sgravo, ma un po' troppo prudente.

Cautious Hero: recensione della serie disponibile su VVVVID
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Negli ultimi anni abbiamo conosciuto protagonisti che difficilmente definiremmo eroi: basti pensare all'impassibile e cinico sterminatore di goblin; o all'Eroe dello Scudo che, dopo essere stato ingiustamente disonorato, è diventato distaccato e crudele, disposto a pensare prima a sé e poi agli altri. Tra questi possiamo inserire il prudente Seiya Ryuuguuin, nato dalla penna di Light Tuchihi e dalla matita di Saori Toyota, anche se non è riuscito a conquistare un vasto pubblico.

Benché la serializzazione della light novel e del manga non sia ancora conclusa, lo studio White Fox (lo stesso dietro Steins;Gate e Goblin Slayer) ha realizzato un anime di 12 episodi, che ha debuttato lo scorso ottobre, e in simulcast su VVVVID. Al netto di alcune premesse interessanti, Cautious Hero non ci ha convinti del tutto sul versante narrativo, ma con cautela il protagonista è riuscito a conquistarci.

Ready Perfectly

La dea della guarigione Ristarte deve evocare un paladino per salvare il mondo di grado S Gaeabrande.

Liberare un universo di rango S, minacciato da creature terrificanti, non è un'impresa che tutti possono compiere: l'eroe deve avere abbastanza esperienza alle spalle, e essere forte, coraggioso, e determinato. La ricerca non è facile, ma Ristarte riesce a trovarne uno per puro caso: Seiya Ryuuguuin, il quale ha statistiche alte per essere un semplice livello 1. Questi però non è l'eroe che ci si possa aspettare: non affronta il pericolo di petto e non è altruista; al contrario, non si preoccupa degli altri, ed è troppo prudente e diffidente. Quando viene evocato, Seiya guarda con circospezione la divinità e vorrebbe rifiutare l'incarico, per non rischiare di morire, anche se farebbe ritorno sulla Terra. Dopo svariati tentativi, Ristarte riesce a convincerlo ad intraprendere la sua avventura, ma il prode prima di partire vuole allenarsi: non sa cosa dovrà affrontare e vuole essere sicuro di combattere senza difficoltà. Nonostante la divinità si dimostri comprensiva, facendolo sentire a proprio agio, il protagonista è scettico e teme che possa ucciderlo. Dopo una settimana, l'eroe è pronto a partire.

I due arrivano alla città di Edona, dove il prode si procura un equipaggiamento ed un gran numero di pozioni curative, per precauzione. Subito il Nostro elimina un innocuo Slime con uno dei suoi attacchi più potenti, ma per essere sicuro che non possa tornare in vita, continua ad infierire sferrando una serie di incantesimi distruttivi.

Il vero scontro inizia con l'arrivo di Chaos Machina, una dei quattro re celesti al servizio del Signore dei Demoni. Notando il livello del nemico, il paladino fugge nel mondo degli dèi, per allenarsi. Diventato più forte, il prode riesce a sconfiggere il demone, ma prima di continuare la sua avventura decide di temprare nuovamente il corpo.

Le premesse non sono certo originali: il protagonista deve sconfiggere i quattro re demoniaci ed il Signore dei Demoni, con un canovaccio che non riesce a catturare l'attenzione, perché potrebbe risultare ripetitivo, senza particolari guizzi narrativi. Dopo aver sconfitto un nemico, l'eroe torna nel mondo di partenza per prepararsi ad affrontare il prossimo avversario. Ben poco aggiungono ad un ordito statico Mash ed Elulu, due giovani di razza draconica, ma dall'aspetto di umani, ridotti a semplici portaborse, e messi in secondo piano.

Meglio prevenire...

Cautious Hero non è riuscito a conquistarci a causa di un espediente poco originale nei minuti iniziali, e di una sceneggiatura che sin dalle prime battute si rivela poco interessante, non invogliando a proseguire la visione.

L'inizio degli eventi non è accattivante: mentre Ristarte sta selezionando gli eroi, lo trova per puro caso, quando sembra aver perso ogni speranza. Quando appare Seiya, però, la situazione cambia, poiché porta con sé un'interessante aria di novità. Sin dalla sua introduzione, siamo stati travolti dalla sua irriverenza: l'aspetto è quello del classico eroe, bello e prestante, ma il suo comportamento menefreghista, scettico, cauto, egoista ed offensivo anche nei confronti di una dea, lo rende un gradevole antieroe, non cupo, che vuole dettare le regole del viaggio. Quando viene evocato, Seiya calcola i pro ed i contro di salvare Gaebrande, ed invece di buttarsi a capofitto in un mondo sconosciuto (come un vero paladino), temporeggia per allenarsi, e con scetticismo guarda ogni gesto della divinità. Solo quando si sente pronto, scende sul campo di battaglia, ed anche in queste circostanze viene a galla il suo carattere guardingo: inizia lo scontro al massimo della potenza, e dopo aver vinto vuole essere sicuro di aver eliminato il nemico una volta per tutte. Sebbene la natura atipica dell'eroe sia il perno della produzione, non riesce a compensare una scrittura poco solida e ripetitiva, che potrebbe stancare prima del previsto.

Gli episodi introduttivi sono avvolti da un affascinante velo di curiosità, che invoglia a scoprire cosa potrebbe offrire l'avventura, soprattutto quando vediamo il Nostro ritirarsi dal campo di battaglia e ritornare nel mondo degli dèi per allenarsi.

Purtroppo, l'incantesimo svanisce quasi subito quando ci si rende conto che la serie cade nella ripetitività: per via della sua natura da eroe non convenzionale, Seiya, dopo aver sconfitto un boss, non prosegue affrontando mostri differenti per salire di livello, ma ritorna nel mondo degli dèi per migliorarsi. Uno schema che ricorre in quasi tutta la durata della stagione, e che difficilmente invoglia a scoprire quali pieghe potrebbero prendere gli eventi.

L'assenza di un effettivo sviluppo narrativo rallenta la visione: l'anime ruota attorno alla missione di Seiya di liberare Gaebrande dalle angherie del Signore dei Demoni, con un andamento piuttosto lineare, e in alcuni momenti statico.

Da contraltare, vi sono alcune apprezzabili citazioni di altri media (anche se circoscritte solo ai minuti introduttivi), e situazioni stravaganti e comiche, frutto del comportamento cauto del prode, che riescono a strappare anche più di una semplice risata. L'espediente di far ritornare l'eroe al punto di partenza permette di conoscere ed approfondire meglio le divinità, così da rendersi conto di come queste abbiano un carattere eccentrico nascosto, che riemerge grazie a Seiya.

Ad esempio Adenela, la dea della guerra, cupa e solitaria, la quale dopo essere stata rifiutata dall'eroe è disposta ad uccidere pur di attirare le sue attenzioni; oppure la dea Valkyrie dal carattere aggressivo, che accetta di addestrare il Nostro a padroneggiare una nuova tecnica, usando un metodo non convenzionale.

Tra le varie divinità stravaganti, vi sono anche quelle che non perdono il senno, come Ishtar, la dea madre e la più saggia di tutte. Una costruzione più attenta è giustamente riposta su Ristarte: forse uno dei pochi casi in cui il personaggio femminile di un'opera rivolta ad un pubblico di ragazzi, dalle sfumature ecchi, è dissoluta nei confronti del suo protetto. Non abbiamo notato la stessa dedizione per lo sviluppo di Mash e Elulu, ridotti a ricoprire un ruolo marginale, e ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il prode non li ritenga utili alla sua impresa. I vari personaggi, benché possano sembrare sfaccettati e bizzarri, sono oscurati dalla forte caratterizzazione di Seiya: il suo essere sempre cauto e scettico lo rende a tutti gli effetti l'unico mattatore di Cautious Hero. Nel corso delle puntate, vengono fornite anche informazioni sulle origini delle divinità e sul loro mondo, che impreziosiscono la mitologia alla base. Diversamente, sono pochi i dettagli per comprendere la grave situazione in cui verte Gaebrande, che è ridotto ad un mero campo di battaglia.

Sebbene Cautious Hero risenta di un ordito non ben sviluppato, con personaggi poco rimarchevoli, una volta arrivati alle battute conclusive siamo stati messi dinanzi ad un colpo di scena che è riuscito a farci rivedere con occhi differenti l'intera avventura.

È palese come l'intento degli autori fosse quello di farci legare a Seiya e Rista, così da scoprire come l'incontro tra i due non sia stato affatto casuale, ma dettato da un fato che li vuole uniti. La rivelazione ci ha fatto ricredere sul prode: se in un primo momento abbiamo pensato che il carattere sconsiderato ed irrispettoso non fosse degno di un paladino, abbiamo capito come, nonostante l'atipica condotta, gli ideali che incarna non si distacchino da quelli di un prode disposto a salvare il prossimo, anche a costo della vita. Il colpo di scena è funzionale, ma avrebbe dovuto essere inserito altrove, per decretare una pausa dai momenti goliardici, dando così alla serie toni più maturi, con un inaspettato cambiamento nel racconto.

...Che curare

Cautious Hero soffre di un comparto artistico poco apprezzabile. Il tratto utilizzato non è né calcato, né certosino, tanto che in alcune inquadrature saltano all'occhio sgradevoli sbavature, in particolar modo quando la telecamera si allontana dai personaggi; nei primi piani si nota un lieve miglioramento, per la resa di alcuni particolari, ma continua ad essere poco pulito.

Al netto di ciò, nei momenti in cui a dominare è la risata, il tratto si deforma con la rappresentazione di espressioni caricaturali. Sebbene i disegni non siano minuziosi, il character design è sfaccettato, adattandosi sia all'ambientazione fantasy, sia ai personaggi: Rista e le sue colleghe sono eleganti e fini, a sottolinearne il carattere divino; unica che si differenzia è Valkyrie, la quale ha il corpo ricoperto da semplici catene, come espressione del suo lato aggressivo.

Mentre l'armatura di Seiya è raffinata, per far capire che è lui l'eroe principale, quella di Mash è meno elegante, in quanto semplice portaborse; Elulu, invece, è vestita di rosa, ricordando per certi aspetti una fata, a simboleggiare la sua innocenza e fanciullezza. Le animazioni sono la parte meno convincente della componente tecnica: mentre si dimostrano solide negli intermezzi di quiete, sono meno curate nelle situazioni più concitate. Avrebbero dovuto essere più certosine, per rendere ancora più roboanti i combattimenti contro le creature demoniache che cercano di distruggere Gaebrande.

The Hero is Overpowered but Overly Cautious Catious Hero ha un ordito che non riesce a coinvolgere lo spettatore: la curiosità spinge a proseguire almeno per i primi episodi; in seguito ci si rende conto che la produzione soffre di una sceneggiatura ripetitiva. Al netto di ciò, però, con un semplice espediente si ha modo di conoscere l’universo ed alcuni comprimari, i quali sfigurano dinanzi alla costruzione di Seiya. Un colpo di scena nelle fasi finali riesce a restituire vigore alla sceneggiatura e potrebbe far rivedere da un’altra prospettiva l’intera avventura. La serie non si fregia di un comparto grafico ben realizzato: i disegni in più momenti mettono in evidenza alcune sbavature, e le animazioni sono poco curate, rovinando anche i momenti in cui Seiya sguaina la spada per affrontare i demoni.

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