Recensione Countdown Seven Days

Fra sette giorni resterete morti!

Recensione Countdown Seven Days
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Testi di Silvio "Shiruz" Mazzitelli Nessuno sa di preciso cosa sia l'Aldilà (e nessuno ha fretta di scoprirlo, immaginiamo) e molte sono le versioni proposte dalle varie religioni. Stessa cosa dicasi anche per i libri e, nel nostro caso, per i fumetti. Scommettiamo che solo a pensarci potete trovarne almeno cinque versioni diverse di aldilà nel fumetto in pochi secondi. Generalmente abbiamo una base presa da una versione già esistente come per esempio l'aldilà visto nei Cavalieri dello Zodiaco che un po' si ispirava all'Inferno dantesco, oppure l'aldilà di tipo buddista in manga quali Dragon Ball e Yu Yu Hakusho.
In Countdown 7 days abbiamo un'idea di aldilà che riprende alcuni elementi dalla religione buddista ma messi in un contesto piuttosto nuovo.

Ma andiamo con ordine. Il professor Mitamura è un professore molto particolare, infatti insegna in una scuola dell'aldilà, chiamato in questo manga Sheol. Durante una gita sulla Terra perde lo spirito di una studentessa che scappa dal suo controllo. Mentre si aggira in lungo e in largo per la città, investe un ragazzo: Hanasuke Onigawara che trova nel professor Mitamura l'unica persona che riesca a vederlo. Mitamura spiega al ragazzo che non si è accorto di essere morto e l'unica speranza di tornare in vita è aiutarlo a ritrovare la ragazza scomparsa, ma entro un tempo limite di 7 giorni, altrimenti finirà definitivamente a Sheol, cioè l'aldilà.
Questo primo numero è abbastanza autoconclusivo e tratta la storia appena esposta, anche se introduce alcuni elementi dei prossimi numeri nell'interessante spiegazione della struttura di Sheol, in cui tutte le anime vanno a scuola indipendentemente dall'età e devono decidere che corso seguire, dal momento che ce ne sono quattro: corso per la reincarnazione, corso per diventare angeli custodi (che probabilmente diventerà molto importante nei prossimi numeri), corso per diventare un funzionario di Sheol e infine il corso per la sparizione definitiva della propria anima.

L'ultima parte del manga invece è dedicata a una storia autoconclusiva e totalmente slegata dal manga, chiamata Susukaburi in cui vengono narrate le vicende di una specie di assassino che uccide chiunque sia dannoso per il suo regno (politici corrotti e criminali) nonostante getti tutto il popolo nel caos e nel timore verso la sua persona. Di sicuro una lettura piacevole per chi ha finito la storia principale. I personaggi di Countdown 7 days non brillano per originalità con il professore da tutti classificato come persona estremamente fredda che sembra non avere sentimenti, mentre il giovane Onigawara incarna il giovane un po' frivolo ma pieno di buona volontà. Anche i personaggi secondari, "molto" secondari, non spiccano certo per personalità.

La storia ha una prima parte che potrebbe essere considerata una "one shot" di partenza. Dà infatti numerosi indizi per i futuri numeri. Numeri che saranno probabilmente incentrati sui problemi degli spiriti nel mondo umano, infatti anche qui le anime abbandonate per troppo tempo a se stesse (sempre dopo 7 giorni) diventano spiriti maligni, cosa che ricorda molto il Bleach dei primissimi numeri. Difficile capire quanto in profondo si potrà evolvere la situazione nei restanti tre numeri dei quattro totali che compongono questa miniserie. I disegni sono buoni, con uno stile che ricorda più uno shojo manga che uno shonen, vista l'estrema caratterizzazione delle figure maschili a discapito di quelle femminili. L'edizione della GP è valente anche se forse un po' cara, abbiamo una sovracoperta ma non ci sono pagine a colori e la carta, seppur buona, sembra un po' più fragile rispetto ad altre produzioni.

Countdown Seven Days Un manga che incuriosisce ma non convince ancora fino in fondo. Che propone situazioni già viste con alcuni elementi originali. Se le storie sull’aldilà vi incuriosiscono potreste trovare interessante questo manga.