Daredevil: Giallo, la Recensione del fumetto di Jeph Loeb e Tim Sale

Il primo episodio della toccante Tetralogia dei Colori Marvel esplora la psiche e i sentimenti di Matt Murdock in relazione a due grandi perdite.

Daredevil: Giallo, la Recensione del fumetto di Jeph Loeb e Tim Sale
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Gli anni a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio sono stati forieri di novità per i comics americani, soprattutto per la Marvel. Iniziava a farsi strada l'eredità degli anni novanta di un nuovo modo di fare fumetto, di una rappresentazione più vera e di un taglio narrativo molto più intimista, delicato e intenso. Uno dei lavori più rappresentativi di questo tipo di poetica è quello svolto da Jeph Loeb e Tim Sale. Due autori che non hanno bisogno di presentazioni: il primo vincitore di quattro Eisner Awards e e cinque Wizard Fan Award, sceneggiatore di numerose e celebri storie sia Marvel che DC riguardanti Batman, Superman, Capitan America o Wolverine; il secondo, invece, un talentuoso artista noto soprattutto per i suoi lavori in DC e ad oggi illustratore per la serie televisiva della NBC, Heroes. I due autori hanno firmato un sodalizio importante e memorabile: il ciclo dei colori. Si tratta di quattro opere dedicate a quattro distinti supereroi della Marvel, ciascuno di essi associato a un colore: Daredevil: Giallo, Spider-Man: Blu, Hulk: Grigio e Capitan America: Bianco. Il giallo perché fu il motivo del primo costume del Diavolo di Hell's Kitchen, il blu a definire lo stato malinconico di Spidey in un dato momento della sua vita, Grigio come le origini di Hulk e bianco come il candore di spirito che anima la Sentinella della Libertà. Vogliamo parlare di Daredevil: Giallo, in questa sede, un viaggio nella complicata psiche di Matt Murdock.

Cara Karen...

Daredevil è noto ai più soprattutto grazie all'ottima serie televisiva prodotta da Netflix, con il convincente Charlie Cox a vestire i panni dell'avvocato cieco. L'adattamento TV si rifà alla reinterpretazione del personaggio di un altro leggendario autore che ha rivoluzionato il fumetto moderno: Frank Miller, il quale riscrisse i dettami estetici dell'eroe in una visione che perdura ancora nella narrativa contemporanea dedicata al Diavolo di Hell's Kitchen. I fan più appassionati, tuttavia, sapranno bene che le origini di Daredevil corrispondono al costume giallo e rosso, un'estetica che Jeph Loeb e Tim Sale hanno scelto di recuperare per Daredevil: Yellow nell'ormai lontano 2001. L'idea alla base della Tetralogia dei Colori Marvel è quella di raccontare una storia per ognuno dei quattro eroi, nella quale il protagonista affronta un lutto che lo ha gravemente segnato ricordando il suo primo incontro con il caro che ha perso. Una premessa drammatica, che si riflette con una delicatezza nei quattro rispettivi racconti che oseremmo definire soave e fuori dal tempo.
Nel caso del binomio composto da Matt Murdock e Daredevil, la perdita non può che riferirsi a uno dei grandi amori del vigilante, uno dei più intensi e significativi: Karen Page. Le circostanze della morte della bella e dolce ex segretaria della Nelson & Murdock sono riconducibili a una celebre storia chiamata "Il diavolo custode" di Kevin Smith e Joe Quesada.

In breve, tra i tanti temi che affronta la storia, i due autori rappresentano una Karen ormai allo sbando, che cerca di disintossicarsi da un passato da tossicodipendente e da attrice pornografica: la ragazza crede di aver contratto l'HIV, ma si scopre ben presto che è tutto un inganno di Mysterio: in seguito il villain ingaggia Bullseye per uccidere Daredevil, ma Karen fa da scudo al suo amato e muore tra le braccia di Matt. Il colpo psicologico e le conseguenze della sua morte, ovviamente, segnarono profondamente Devil e la miniserie Giallo ne esplora a fondo i sentimenti ricordando il primo incontro tra i due. Ambientata, all'inizio e alla fine, in un presente in cui Karen è ormai scomparsa e Matt indossa l'iconico costume rosso, la storia di Daredevil: Giallo si dipana poi in un lungo flashback volto a raccontare i primi anni del vigilante di Hell's Kitchen, a partire dalla tragica morte di suo padre (qui riadattata con tragica efficacia dalla penna di Loeb e dalla matita di Sale) fino alle sue prime scorribande nell'outfit giallo e cremisi, ottenuto ricucendo i lembi dell'accappatoio da pugile del suo genitore.

Nel cuore del Diavolo

Daredevil: Giallo racconta, di pari passo, le prime attività di Devil come vigilante e i primi passi di Matt nel mondo legale in compagnia del suo inseparabile amico e collega, Foggy Nelson. Tra le iniziali difficoltà e incontri fortuiti - gli autori coinvolgono finanche i Fantastici Quattro, che si rivolgono al neonato studio legale per questioni burocratiche legate al loro imponente Baxter Building - i due compagni iniziano a costruire la propria carriera legale, ed è in questo contesto che Karen Page irrompe nelle loro vite come un uragano.

Daredevil: Giallo racconta l'amore verso Karen vissuto dagli occhi di Matt e Foggy, entrambi infatuati della stessa ragazza e ostacolati, tanto nel lavoro quanto nell'amicizia, da una rivalità di cuore. Ma c'è un'altra storia che racconta la penna di Loeb: una storia fatta di dolore, vendetta e redenzione, quella che porta Matt sulle tracce degli assassini di suo padre e lo pone dinnanzi al più classico e drammatico dei bivi. Ripagare con la stessa moneta o essere un uomo migliore?

Due storie intrecciate in un solo racconto che è un viaggio intimo nei sentimenti di Murdock, vissuto attraverso una lettera che l'eroe decide di scrivere alla sua defunta amata: tutto l'estro della narrazione di Jeph Loeb trova ragion d'essere nelle sue toccanti didascalie, piccole e brevi in ogni vignetta ma così toccanti da schiacciare il cuore dei lettori. D'altro canto, lo stile di Tim Sale sembra essere nato per accompagnare i testi di Loeb: un'estetica che si destreggia tra colori accesi e cromatismi spenti, con imponenti splash page a raffigurare le mirabolanti acrobazie di Devil.
Il primo dei quattro racconti dedicati al ciclo dei colori, firmato Loeb e Sale, rappresenta una delle visioni più toccanti e delicate che tratteggiano finemente il background e l'animo di uno degli eroi Marvel più tormentati di sempre: Daredevil: Giallo è più di un fumetto per soli appassionati del Diavolo di Hell's Kitchen, ed è soltanto il primo tassello di un progetto che resta tutt'oggi memorabile, oltre che facilmente recuperabile grazie alla più recente edizioni completa e cartonata di Panini Comics.

Daredevil: Giallo Daredevil: Giallo è più di un semplice fumetto supereroistico. Piuttosto il racconto imbastito da Jeph loeb e Tim Sale scava a fondo nei sentimenti di un eroe tormentato dalle sue perdite, tingendo la narrazione di sfumature noir tipiche delle storie di Devil con una delicatezza immane. Magistrale sul piano visivo ed estremamente toccante grazie ai suoi testi, il primo capitolo del Ciclo dei Colori della Marvel è indubbiamente un 'must have' per tutti gli appassionati.

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