Demon Slayer 3x09 Recensione: ora si fa sul serio

Le ultime puntate prima della fine sono ormai alle porte e, con questo nuovo episodio, Ufotable ci catapulta nel vero scontro finale.

Demon Slayer 3x09 Recensione: ora si fa sul serio
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Oramai giunti agli sgoccioli, con sole poche puntate a separarci dalla fine della serie, Demon Slayer 3 entra nel vivo dell'azione pronto a mostrarci lo scontro vero e proprio contro le due, pericolose Lune Crescenti. Visto come Ufotable ha migliorato il combattimento di Muichiro in Demon Slayer 3, da questi ultimi episodi ci si aspetta un lavoro egregio di animazione che porti ancora più in alto una serie popolare ed importante come quella creata di Koyoharu Gotoge.

"Il pilastro della nebbia, Tokito Muichiro"

Lo scontro ha inizio e, esattamente come ci eravamo lasciati nello scorso episodio (lasciamo qui la nostra recensione di Demon Slayer 3x08), Muichiro e Gyokko mettono in campo tutte le loro abilità per sconfiggere l'avversario. Così, il vero aspetto del demone viene fuori mostrando un corpo affusolato ricoperto di scaglie affilate.

La sua forma somiglia molto a quella di un animale marino ma dalle fattezze umanoidi, che gli permette di acquisire maggior forza e velocità. La Luna Crescente inizia a fare sul serio, peccato che non sia l'unico a dare fondo a tutta la propria esperienza. Tokito sprigiona una maestria rimasta sopita fino a quel momento e con un ultimo, soave kata, taglia di netto la testa al suo avversario. Sventata la minaccia, con un'ultima scena comica Tokito cade a terra in preda agli spasmi, intontito dal veleno che Gyokko nascondeva nel suoi tanto amati pesci assassini. È in quel momento che, tra urla e sgomento, tornerà il ricordo di Rengoku: la guardia della sua spada riaffiora lucente tra le mani di Kotetsu facendo tornare alla mente ricordi felici.

Tornando da Tanjiro, è palese quanto il protagonista si trovi in difficoltà ad affrontare quasi totalmente da solo un demone che racchiude le abilità di tutte le sue scissioni. Fortunatamente, arriva il dolce Pilastro dell'Amore in suo soccorso, scampando il disastro per un pelo.

Azione e Comicità

Con la nona puntata, Demon Slayer 3 ci catapulta direttamente nel vivo dello scontro dopo diverse (o forse troppe) puntate preambolo di una battaglia dalle mille e più colorite personalità. Partendo proprio da Muichiro, l'Hashira apporta una buona dose di comicità. Non a caso, è proprio grazie a questa sua riacquisizione personale che sarcasmo e determinazione esplodono sul campo di battaglia. Eppure, tra battute e scambi di opinione, è la rabbia di Tokito a ritrovarsi al centro dei riflettori. Essa può essere vista come perno per riacquisire la propria identità, filo indissolubile che lo ricollega a i sentimenti di un passato ormai immutabile.

Un destino infausto ha atteso invece Gyokko che, in seguito alla sua teatrale entrata in scena come essere completo, si ritrova con la testa separata dal corpo in pochi minuti di puntata. Un risultato esiguo per uno scontro tanto importante quanto umiliante per la quinta Luna Crescente, sovrastata non solo dalla forza soverchiante di un umano, ma dalla sua stessa cupidigia. Sebbene a livello di minutaggio la battaglia tra il Pilastro della Nebbia e la quinta Luna Crescente sia risultato fin troppo veloce e privo di sostanza, un dettaglio salta all'occhio dei più attenti: Gyokko non ci ha mostrato alcunché del suo passato.

Abituati dallo schema narrativo dell'opera, ci saremmo dovuti aspettare (quantomeno) di intravedere un misero sprazzo della vita umana vissuta dal demone ma, almeno attualmente, non ve n'è alcuna traccia. Che questo particolare sia legato al suo aspetto deformato e ormai privo di qualsivoglia elemento che lo colleghi a un essere umano? Oppure c'è qualcosa in più dietro la realizzazione di un personaggio tanto eccentrico come Gyokko? Sta di fatto che, al di là di tutti questi particolari, due sono stati i punti cardine della puntata: l'arrivo di Mitsuri Kenroji e l'apparizione di Kyojuro Rengoku. Il ricordo dell'ormai defunto Pilastro delle Fiamme appare all'improvviso come un fulmine a ciel sereno, mentre il fortuito arrivo dell'Hashira dell'Amore promette una prossima emozionante puntata alla scoperta di una nuova quanto attesa novità.

Un buon adattamento

Per l'inizio di questi adrenalinici combattimenti non ci saremmo dovuti aspettare nulla di meno da Ufotable, che ha saputo reinterpretare (anche con brevi scene inedite) le tavole del famoso mangaka. Andando oltre quelle che sono le pecche tecniche legate alla 3DCG di cui abbiamo già ampliamente parlato delle precedenti recensioni (vedi la nostra recensione di Demon Slayer 3x05), lo studio d'animazione è stato in grado di proporre un buon prodotto ricco di comicità, azione, adrenalina e quel tanto agognato senso di velocità che è mancato nelle prime puntate di questo breve arco narrativo.

Ottime sono le realizzazioni degli effetti visivi come ombre o macchie di sangue. Allo stesso modo si riconfermano all'altezza delle aspettative non solo le animazioni, sempre fluide e ben elaborate, ma anche le interpretazioni grafiche delle abilità dei protagonisti, che siano essi demoni o umani. Non a caso, la contrapposizione tra pigmenti accesi e vispi su sfondi scuri, invadono l'occhio dello spettatore con suggestivi fotogrammi altamente immediati e riconoscibili.

Demon Slayer 3 Con una partenza relativamente lenta, al sopraggiungere del nono episodio, si entra nel vivo dell’azione. Con un adattamento sempre di alto livello in cui gli unici dispiaceri restano quelli relativi all'introduzione della 3DCG, Ufotable porta sul piccolo schermo un prodotto ben realizzato, dalle animazioni fluide e sempre leggibili. La terza stagione di Demon Slayer sta quindi lasciando la community con il fiato sospeso, curiosa di vedere lo scontro tra l'Hashira dell'Amore e la quarta Luna Crescente.