Dragon Ball Z - La resurrezione di F: Recensione dell'anime comics

La versione cartacea del 19° lungometraggio del franchise di Akira Toriyama, edita da Star Comics, è un pezzo da collezione prezioso per i fan del manga.

Dragon Ball Z - La resurrezione di F: Recensione dell'anime comics
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Freezer è ricordato, ancora oggi, come uno dei migliori villain dell'intera saga di Dragon Ball. Per questo motivo, quando nel 2013 sbarcò nelle sale cinematografiche giapponesi il film Dragon Ball Z: La Resurrezione di F, gran parte dei fan focalizzò l'attenzione su quella nuova storia, che riprendeva il nuovo immaginario espanso in La battaglia degli dei e lo portava su nuove vette di spettacolarizzazione e livelli di potenza. Fukkatsu no F, in realtà, non è stato il lungometraggio che ci si aspettava: il problema di fondo era proprio la scrittura, un difetto che si è ripetuto nei 27 episodi di cui si compone l'arco narrativo della serie animata di Dragon Ball Super, che ne funge da scialbo e maggiormente diluito remake. Quello che si prospettava essere un piacevole revival si trasformò, insomma, in un ritorno sottotono del cattivo più amato dalla fanbase dell'opera di Akira Toriyama: resta il fatto che, in ogni caso, l'arco narrativo de La Resurrezione di F rappresenta uno step importante nell'evoluzione del franchise, poiché introduce una trasformazione destinata a diventare il simbolo di Super (il Super Saiyan Blu) e riporta in auge un personaggio, il tiranno galattico per l'appunto, che diventerà una figura chiave per le storie future. La storia in questione, tuttavia, non figura tra gli archi narrativi inclusi nella versione manga di DB Super, poiché Toyotaro - complice l'esistenza di un manga breve promozionale e il desiderio di non cimentarsi in un racconto già noto sul grande schermo - decise di saltare a piè pari Fukkatsu no F. Insomma, ai fan italiani manca a tutti gli effetti un volumetto cartaceo che raccolga il nuovo confronto tra Goku e Freezer: ci ha pensato Edizioni Star Comics, che dopo La battaglia degli dei ha deciso di editare in versione italiana anche l'anime comics di Dragon Ball Z: La Resurrezione di F.

Il ritorno del tiranno

Per tutti coloro che hanno bisogno di rinfrescarsi la memoria, la trama de La Resurrezione di F si svolge circa un anno dopo Battle of Gods.

Lo capiamo da piccoli elementi, come il fatto che in occasione dell'avvento di Beerus sulla Terra scoprimmo che Videl aveva appena saputo di essere incinta della piccola Pan, mentre all'inizio di questo racconto vediamo la nipotina di Son Goku appena neonata. Kakaroth e Vegeta, dal canto loro, si allenano sul pianeta del dio della distruzione: Whis ha infatti deciso di accogliere le loro richieste, addestrandoli quotidianamente nel tentativo di superare ulteriormente i propri limiti. I due amici e rivali saiyan, forti di nuove tute da combattimento donategli da Bulma e recanti il simbolo rappresentativo dell'angelo dell'Universo 7, non sanno ancora che prima o poi trascenderanno ulteriormente il livello del Super Saiyan divino. Nel frattempo, però, torna una nuova minaccia: un gruppo di sopravvissuti dell'esercito di Freezer, guidati da un alieno di nome Sorbet, raccoglie le Sette Sfere del Drago per riportare in vita il loro antico comandante. Freezer, che intanto - a dispetto dei filler di Dragon Ball Z, in cui lo ritroviamo negli Inferi insieme ad altri villain dell'opera - si trova calato in una rappresentazione peculiare del proprio Inferno personale: un luogo rigoglioso e pieno di felicità, in cui buffi esserini cantano e ballano allegramente mentre il figlio di re Cold è costretto a sorbirsi quelle litanie mentre è chiuso in un bozzolo simile a una pignatta.

Una volta resuscitato, al tiranno galattico non resta che recarsi sulla Terra per ottenere la sua vendetta contro gli odiati saiyan che determinarono la sua caduta. Tuttavia, per superare i suoi nemici avrà bisogno di allenarsi: un genio come lui, che non ha mai avuto bisogno di alcun addestramento di sorta, avrà bisogno soltanto di pochi mesi per accrescere il suo potenziale latente e poter affrontare ad armi pari un Super Saiyan. E i mesi passano, e infine l'esercito di Freezer invade nuovamente il nostro pianeta: Son Gohan, con al seguito Piccolo, Crillin, Tenshinhan e il maestro Muten, guida un'avanzata volta a difendere la Terra dall'attacco alieno.

Ma sarà necessario il ritorno di Goku e Vegeta per risollevare la situazione, forti entrambi di una nuova trasformazione: il Super Saiyan God Super Saiyan, altrimenti rinominato Super Saiyan Blue. Un'ulteriore evoluzione del saiyan di livello divino - anche se si ignora, tutt'oggi, come Vegeta abbia potuto raggiungere il God - alla quale il villain risponderà a sua volta con l'ennesima trasformazione: Golden Freezer.

Il film su carta

Abbiamo già avuto modo di analizzare La Resurrezione di F: una storia purtroppo mediocre, in cui l'espansione convincente intravista ne La battaglia degli dei lasciò spazio a una scrittura poco originale e a una serie di incoerenze di fondo - Vegeta SSJ Blue su tutte, un tentativo becero di fan service sfrenato che ad oggi non è ancora stato spiegato. Ciononostante, del film era da apprezzare sicuramente il comparto visivo: tra disegni estremamente dettagliati e animazioni al top per quanto riguarda fluidità e sequenze d'azione, la grafica è sicuramente il punto di forza che gioca a favore dell'anime comics tratto dal lungometraggio uscito in Italia nel 2015.

Ancora una volta il prodotto confezionato da Edizioni Star Comics si fa apprezzare per la qualità dello storytelling, capace di raccogliere i frame più spettacolari e dettagliati per accompagnare i momenti più solenni, ma anche di estrapolare gli scatti più dinamici del film per regalare un buon senso dell'azione. Rispetto all'anime comics de La Battaglia degli Dei, però, si tratta di un leggero passo indietro sul fronte dei contenuti: l'uscita precedente, pur risultando la versione cartacea di un prodotto stravisto sia al cinema che in TV, si era fatta apprezzare (oltre che sul piano visivo) anche per i contenuti presenti in chiusa al volumetto. Mini-interviste e retroscena preziosi, che permettevano di conoscere ulteriori dettagli sulla produzione del film e sul coinvolgimento dell'autore, Akira Toriyama, che per la prima volta nella storia del franchise era arrivato a curare sceneggiatura, soggetto e character design della pellicola.

Questa volta, in appendice, sono presenti sì un paio di pagine di informazioni, ma si tratta perlopiù di approfondimenti non particolarmente dettagliati sull'universo precedente a La Resurrezione di F, accompagnati dai character design originali del sensei e da un suo personale messaggio che, in fondo, riassume il senso stesso del tankobon a colori: non esiste una versione effettivamente canonica di Fukkatsu no F in formato cartaceo, dal momento che il manga promozionale fu diffuso esclusivamente nelle sale cinematografiche nipponiche, e l'anime comics in questione rappresenta a tutti gli effetti - seppur trattandosi di un fumetto realizzato con i frame di un film di animazione - l'unica versione manga possibile di un arco narrativo cruciale.

Dragon Ball Z - La resurrezione di F A nostro parere l'anime comics di Dragon Ball Z: La Resurrezione di F non brilla come il precedente, La battaglia degli dei: Edizioni Star Comics ha confezionato, come sempre, un prodotto estremamente solido e che si lascia leggere con piacere, anche se ci aspettavamo qualcosa in più dai contenuti in chiosa al tankobon. C'è poi da ricordare che il prodotto risulta l'adattamento cartaceo composto dai frame di un film spettacolare sul piano visivo ma deludente su quello della scrittura: in un anime comics, però, è proprio l'assetto grafico a fare la differenza e in tal senso - per qualità dei frame selezionati e lo storytelling convincente - Fukkatsu no F non vi deluderà. D'altronde, è l'unico modo per avere sui propri scaffali una versione manga di un arco narrativo cruciale per Dragon Ball Super, poiché introdusse i Super Saiyan Blue e il ritorno stesso di Freezer, personaggio che diventerà importante nelle storie future.

6.5