Recensione Duklyon

I Clamp School Defenders sono arrivati!

Recensione Duklyon
INFORMAZIONI SCHEDA
Articolo a cura di

Testi di Valentina Coppola
Cosa si può dire di più sulle Clamp che non sia già stato detto? All'inizio un gruppo di undici mangaka giapponesi costituitosi a metà degli anni Ottanta che ha iniziato a farsi conoscere partendo dalle basi, ovvero dalle doujinshi. Già nel 1989 il nome Clamp indicava il quartetto delle autrici di Osaka che tutti nel corso degli ultimi vent'anni abbiamo in qualche modo imparato a conoscere, ad amare e/o a detestare. Il ventesimo anniversario del loro sodalizio è stato oggetto di festeggiamenti in vari modi anche in Europa e da noi in Italia: ospiti al Japan Expo di Luglio 2009 e oggetto di una piccola mostra allestita nel corso di Lucca Comics&Games solo tre mesi più tardi. Senza parlare dei loro manga pubblicati in quel periodo, tutti riportano l'inconfondibile logo con i due Mokona, bianco e nero, a simbolo di tutto ciò che è l'universo Clamp: Mokona è il nome una delle quattro autrici; Mokona (bianco) appare per la prima volta in Magic Knight Rayearth (lavoro, esso stesso, che ha quasi vent'anni di età), che pur non essendo uno dei loro primissimi lavori, appartiene comunque alla produzione del loro primo decennio di attività; i due Mokona consentono ai personaggi di Tsubasa Reservoir Chronicle e di xxx-Holic di comunicare ed interagire andando così a sviluppare la trama parallela di questi due manga, entrambi summa della loro produzione dell'ultimo decennio.

Tuttavia, nonostante la loro longevità, le sempreverdi mangaka di Osaka non sembrano ancora stancare, o almeno, non sembrano aver perso il loro tocco su lettori della vecchia e della nuova generazione... certo, sempre che si possa prendere come cartina al tornasole l'aumento dei cosplay dei Rayearth in giro per Lucca nell'anno della riedizione del manga. E se ciò non bastasse, basti tener conto di come negli ultimi tre anni non sia passato un mese senza un'uscita firmata Clamp: Rg Veda, Tsubasa e Holic, X-1999, Kobato, le due serie di Rayearth, la nuova edizione di Card Captor Sakura, Miyuki chan in Wonderland e Gate 7.

Ora è in arrivo la riedizione (made by J-Pop) di tre dei manga più "vecchi" di questo gruppo di autrici: Man of many faces, Clamp Detectives e Duklyon. Ciò che accumuna questi manga sono le linee temporali (le storie si svolgono contemporaneamente e si incrociano in più di un'occasione), l'ambientazione, ma soprattutto la demenzialità dei personaggi e delle loro avventure. Tutte e tre le storie sono ambientate nel fantomatico Clamp Institute: una struttura rinomata che copre tutti i cicli scolastici dall'asilo al corsi post-laurea, e che al suo interno comprende anche tutta una serie di strutture atte ad agevolare la vita degli studenti e delle loro famiglie andando a costituire una sorta di città-scuola.
Come in ogni comunità che si rispetti è necessario che al suo interno esista un'autorità preposta al mantenimento dell'ordine e della pace, al Clamp Institute tale incombenza ricade sui Special School Guards Duklyon, due combattenti che sembrano usciti direttamente dai Power Rangers. Dietro all'identità dei Duklyon si celano Higashikunimaru Kentarō e Shukaidō Takeshi, entrambi studenti del primo anno delle scuole superiori all'Istituto Clamp: di buona famiglia, allegro, rumoroso e dagli interventi spesso fuori luogo il primo (in rosso), di umili origini, dal carattere mite e sempre in contrasto con il suo collega per il suo atteggiamento sbarazzino e superficiale, il secondo (in blu).

Il loro operato è rigidamente coordinato dalla senpai Chusonji Erii, la quale, pur non prendendo mai direttamente parte agli scontri, ha sempre da ridire sulle loro azioni. Il trio di combattenti per la pace riceve direttive su come e quando operare da tal "Presidente" - i lettori attenti delle Clamp non potranno non riconoscere in lui uno dei tre Detective... diciamo i lettori, perché ovviamente in questo universo i personaggi dalla doppia identità possono affrontare/incontrare le stesse persone in due momenti diversi (trasformati e non trasformati) - a viso scoperto - senza per questo correre il rischio di essere riconosciuti. Questo particolare vale tanto per i "buoni", quanto per i "cattivi": i membri dell'organizzazione criminale Imonoyama Shopping District, guidata da un compagno di classe dei nostri due eroi - il timido Sukiyabashi Kotobuki - che ha come obiettivo la conquista della Terra. Obiettivo perseguito ricorrendo ai metodi più assurdi e disparati.
Il manga si articola quindi in due volumi seguendo una struttura episodica che si sviluppa maggiormente intorno a Sukiyabashi ed Erii che non ai due protagonisti - cosa di cui Kentarō non manca di lamentarsi nei siparietti comici in chiusura dei vari capitoli.

Duklyon Nel complesso si tratta di un manga leggerino e volendo anche superficiale, non privo di occasioni comiche che strapperà più di un sorriso per le situazioni assurde rappresentate. Piacevole da leggere accompagnato agli altri due, se non altro per poter meglio cogliere i riferimenti ai vari personaggi. Nella nuova edizione da collezione potrà poi facilmente attirare l’attenzione dei nuovi lettori, di chi conosce già le Clamp ma non ha avuto ancora modo di approfondire la conoscenza con le loro opere più datate e di chi sta già facendo spazio in libreria mettendo via le copie della precedente edizione “sottiletta”.