Fairy Tail S - Short Stories, la recensione del primo albo di Hiro Mashima

In attesa di ammirare il nuovo manga di Mashima, ci siamo recentemente intrattenuti con le le spassose storie brevi ambientate nell'universo di Fairy Tail.

Fairy Tail S - Short Stories, la recensione del primo albo di Hiro Mashima
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Folle e geniale al tempo stesso, Hiro Mashima è senza dubbio uno dei mangaka più ligi al dovere, cosa che gli ha permesso di disegnare, in poco meno di undici anni, un'opera in 63 volumi come Fairy Tail. Quello che molti lettori non sanno è che il sensei, oltre a prendersi poche e rarissime pause, durante la già gravosa realizzazione della sua opera più famosa a livello globale, ha sempre trovato il tempo per proporre ai fan dei deliziosi capitoli extra di Fairy Tail, nonché brevi spin-off, e addirittura miniserie come Monster Hunter Orage. In questo articolo parleremo proprio dei tanti capitoli speciali che il mangaka ha realizzato per raccontare degli episodi inediti di Fairy Tail, che purtroppo non avevano trovato spazio nella serie principale, e che per questo motivo sono stati opportunamente raccolti in due volumi speciali molto divertenti. Pubblicato qualche settimana fa dall'editore italiano Star Comics, il primo volume di Fairy Tail S - Short Stories ci ha invero fatto un'ottima impressione, strappandoci non poche risate. Scopriamone i motivi.

Mashima a tutta forza!

Come accennato nella nostra introduzione, i volumi di Fairy Tail S non raccontano una miniserie ambientata nell'universo creato dal sensei, bensì un pugno di storie auto-conclusive cronologicamente collocate in vari punti della storia principale. A ragion veduta, e libero da qualsiasi vincolo narrativo, Hiro Mashima ha dunque sfruttato queste storie per esplorare nel dettaglio il tempo libero dei vari maghi di Fairy Tail, mostrandoci la routine di Natsu Dragneel, Lucy Heartfilia e gli altri protagonisti quando non sono impegnati nelle importantissime missioni assegnate dalla gilda più scalmanata che sia mai esistita. Il risultato è un volume ricco di scene hot (che da sempre contraddistinguono le opere del sensei), di momenti imbarazzanti e demenziali, atti ad approfondire non solo i legami tra i vari personaggi, ma anche la caratterizzazione di eroi del calibro di Erza Scarlet. Sempre molto composta e severa, la maga spadaccina sarà ad esempio la sadica organizzatrice di un gioco che costringerà i suoi compagni a torture sgradevoli e un tantino a sfondo sessuale. Un episodio buffo che permetterà al lettore di scoprire un lato inedito della donna che spesso seppellisce i sentimenti sotto l'armatura, nel tentativo di nascondere le proprie debolezze e cercare di essere un punto di riferimento per gli altri componenti di Fairy Tail.

Delle nove vicende inedite proposte dall'albo, quella che ci ha colpiti maggiormente è però una tenera storia incentrata sul personaggio di Juvia Lockser (o Lluvia, a seconda della traslitterazione) e sull'amore sviscerato che da sempre prova verso Gray Fullbuster, puntualmente distaccato e apparentemente incapace di ricambiare - almeno in maniera aperta e diretta - i sentimenti della devota fanciulla. Proprio questo è forse il principale merito di Fairy Tail S: l'aver messo da parte i conflitti e la rivalità fra le varie gilde per concentrarsi invece sulle coppie più quotate di Fairy Tail, proponendo finalmente qualche interessante sviluppo ai fan stanchi del solito ‘tira & molla' che perdura sin dall'inizio del manga e che ancora non accenna risolversi.
Trovano spazio nell'albo anche gli affascinanti maghi di Sabertooth, che dopo i fatti del Gran Palio della Magia hanno ricostruito da zero la loro gilda, riuscendo infine a instaurare un profondo e duraturo legame di amicizia fra i vari membri. Il protagonista della storia dedicata ai ragazzi di Saber sarà però il piccolo Frosch, il timido e un po' tonto Exceed che accompagna Rogue in tutte le sue avventure, ma che in questo caso si perderà nell'immensa città di Magnolia e dovrà fare del suo meglio per tornare a casa.

La storia che tuttavia siamo certi farà la gioia dei lettori riguarda però una sfida che pareva caduta nel dimenticatoio, e che qualche anno fa prometteva invece delle situazioni esilaranti. Come i fan ricorderanno, durante la saga del Gran Palio della Magia era stato annunciato che la squadra perdente fra quelle proposte da Fairy Tail avrebbe dovuto obbedire per ventiquattro ore all'altro team; i disastrosi sviluppi dell'arco narrativo, tuttavia, non lasciarono un attimo di respiro ai nostri eroi, che di conseguenza non subirono alcuna penitenza... o almeno così sembrava. Il capitolo rivela al contrario che la punizione c'è stata, soprattutto per la dolce e solare Wendy Marvell, qui costretta ad indossare completini sin troppo succinti per la sua età.
Fatta eccezione per l'ultima storia, l'unica disegnata nello scorso decennio, ognuno dei racconti del maestro Mashima vanta il ricercato e minuzioso tratto che ha già stregato due generazioni di lettori, e che ben si adatta alle ricorrenti gag a sfondo comico - magari semplificate a livello di design, ma sempre attente a evidenziare con estrema precisione ogni stato d'animo dei personaggi, proponendo difatti delle vignette memorabili. Essendo stata disegnata nel 2007, ossia quando il manga era ancora agli albori ed il tratto di Mashima andava perfezionandosi, l'ultima storia sembrerà un grossolano ritorno alle origini agli storici appassionati del manga, ma le improponibili vicende del racconto sapranno soggiogare anche i lettori più esigenti.

Fairy Tail S - Short Stories Fairy Tail S - Short Stories si è dunque rivelata l’occasione perfetta, per Hiro Mashima, per disegnare i propri personaggi in un contesto leggero e senza riserve morali, lontani dal campo di battaglia e dunque in grado di sfoggiare un impareggiabile livello di 'sconclusionatezza'. Che siate o meno fan della serie originale, il prodotto saprà regalarvi un’oretta di risate e tanto fanservice, qui più palese e sfrenato che mai. Gli estimatori di vecchia data, invece, avranno attraverso l’albo la possibilità di esplorare sia i protagonisti del manga che una nutrita schiera di personaggi secondari, svelandone lati nascosti, talvolta anche piuttosto teneri e imprevedibili. Ne consigliamo l’acquisto tanto ai fan del sensei Mashima, quanto agli appassionati di storie divertenti e strampalate, magari alla ricerca di un pretesto poco impegnativo per avvicinarsi finalmente alla serie e scoprirne le dinamiche.

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