Fireworks Recensione: amore e viaggi nel tempo nel film di Akiyuki Shinbo

Distribuito in versione home video (DVD e Blu-Ray) da Anime Factory e Koch Media, Fireworks si ispira all'omonima serie degli anni Novanta.

Fireworks Recensione: amore e viaggi nel tempo nel film di Akiyuki Shinbo
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L'amore come forza ineluttabile che travalica i confini dello spazio e del tempo: un paradigma narrativo ormai usuale nel mondo dell'animazione giapponese attraverso un genere che potremmo ormai definire di "fantascienza romantica". Nel 1993 gli schermi della TV giapponese accoglievano un dorama (termine che potremmo assimilare al nostrano "fiction") intitolato Fireworks: vanno visti di lato o dal basso?. A distanza di oltre vent'anni, per la regia di Akiyuki Shinbo e la produzione dello studio Shaft, un omonima pellicola anime fece il suo debutto nei cinema nipponici nel 2017. A portare nel nostro Paese la pellicola, dopo la release di Lucky Red, ci pensano ora Anime Factory e Koch Media con una versione home video. Un prodotto che anche a distanza di tre anni si presente come un ottimo esercizio di stile, seppur un po' zoppicante proprio sul piano della narrativa.

Una fuga complicata

In Fireworks abbiamo tutti gli elementi che definiscono una deliziosa commedia romantica di matrice sci-fi: proprio sulla scia di grandi successi del cinema contemporaneo come Your Name e Weathering With You (ma anche l'imminente Hello World, sempre targato Koch Media) la trama racconta una storia d'amore decisamente complicata.

Quella tra il giovane Norimichi e l'indomabile Nazuna, due studenti delle scuole superiori nel ridente e rurale paesino di Moshimo: Nazuna vive una situazione familiare spinosa, con la madre decisa a trasferirsi contro il volere di sua figlia, la quale cerca disperatamente di scappare dalla morsa dei suoi genitori e vivere una vita indipendente, lontana da chi vuole decidere per la sua stessa vita. Tanto bella quanto sfuggente, Nazuna è osservata da lontano da Norimichi, infatuato della ragazza, ma il protagonista deve fare i conti con un altro elemento decisamente scomodo: il suo amico, Yusuke, è a sua volta innamorato di Nazuna e sottopone il compagno di classe ad una gara di nuoto durante il loro primo giorno di vacanze estive. Nazuna assiste al confronto e decide, in cuor suo, che il vincitore della sfida l'avrebbe accompagnata nella sua fuga da una madre fin troppo presa dal suo nuovo consorte. Ma si avvicina anche il giorno tanto atteso di una festa popolare in cui gli abitanti di Moshimo faranno esplodere i fuochi d'artificio: la comitiva di Norimichi e Yusuke organizza quindi un'escursione sulla sommità di un fato per ammirare lo spettacolo pirotecnico da una visuale laterale rispetto al punto in cui esploderanno, questo perché c'è una disputa che coinvolge il gruppo circa la reale forma dei fuochi artificiali.

Proprio come suggerisce il titolo, quindi, i fireworks diventano l'elemento portante di una narrazione che diventa sempre più complessa: il giorno in cui Nazuna organizza la sua fuga viene piantata in asso da Yusuke, ed è in questo momento che Norimichi viene coinvolto in una sequenza di eventi del tutto surreali.

Esprimendo un desiderio mentre lancia una misteriosa sfera che Nazuna aveva trovato in riva al mare, il ragazzo riavvolge il tempo e capisce di poter cambiare il corso della storia. Ma da qui in avanti la sua disperata rincorsa verso la felicità con Nazuna si trasforma in un viaggio tra sogno e realtà, tra timeline alternative e mondi paralleli in cui l'unica cosa che conta per i due ragazzi è una sola: stare insieme per tutta la vita.

Un viaggio tra i mondi

Lo scenario di base scritto da Hitoshi One parte da una premessa davvero promettente: sfruttare l'escamotage narrativo del viaggio nel tempo per raccontare una storia basata sulla forza dell'amore e l'ineluttabilità del destino. Il risultato è una sceneggiatura interessante e gradevole, in alcuni casi condita da momenti di grande dolcezza, ma anche non pienamente esaustiva sul piano della scrittura e della caratterizzazione dei personaggi. L'ecosistema narrativo e il worldbuilding attorno a Norimichi e Nazuna appare nitido solo fino a un certo punto, e lo si riscontra nelle due principali figure contrapposte ai protagonisti: Yusuke, l'amico tradito da un lato, e la madre di Nazuna, incapace di venire incontro alle emozioni di sua figlia, dall'altro. Man mano che la sceneggiatura si concentra sul resto del cast, purtroppo, lo scenario diventa più fumoso e grossolano, poiché non ci permette di approfondire del tutto il background dei personaggi e dei legami che intercorrono tra gli stessi.

Fireworks ha in alcuni punti anche qualche leggero problema di ritmo, poiché la lentezza narrativa del primo atto lascia ben presto spazio alla fretta e alla dinamicità degli eventi che caratterizzano il secondo. Ciononostante, il film di Akiyuki Shinbo confeziona un buon viaggio, un racconto piacevole scandito da tematiche piuttosto care ai fan dei suoi congeneri: la potenza dell'amore da un lato, il senso di indipendenza rispetto alle ingombranti figure genitoriali dall'altro.

Nel mezzo, un vortice scandito da una regia surrealista e da un comparto tecnico sopraffino; a spiccare il design, originale e raffinato con qualche punta di innocente ma mai invasivo fanservice, ma soprattuto la qualità delle animazioni e il comparto musicale, che raggiunge l'apice in una sequenza specifica, tanto onirica quanto visivamente assurda.

Fireworks - Vanno visti di lato o dal basso? Fireworks è un film tecnicamente eccelso, in cui il disegno e la qualità delle animazioni confezionano un prodotto visivamente spettacolare. Purtroppo la pellicola perde qualcosa sul fronte della narrativa, con un ritmo poco omogeneo e una scrittura che non rende giustizia a tutti i personaggi attorno ai due protagonisti. Rimane, tutto sommato, un bel viaggio e un racconto di gradevole dolcezza, che tuttavia non riesce ad eguagliare la delicatezza e la poetica di altri congeneri.

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