FreakAngels, Recensione: l'anime Crunchyroll Originals ha un altro sapore

Il webcomic post-apocalittico di Warren Ellis diventa una serie TV. L'adattamento anime di FreakAngels affronta nuove scelte stilistiche.

FreakAngels, Recensione: l'anime Crunchyroll Originals ha un altro sapore
Articolo a cura di

Gli anime di Gennaio 2022 da recuperare su Crunchyroll non sono finiti. A partire dal 27 di questo mese la piattaforma arricchisce ancora una volta il proprio catalogo con una nuova serie TV. FreakAngels è l'adattamento anime del webcomic omonimo, scritto da Warren Ellis nel 2008 e concluso nel 2011 in 6 volumi, edito da Avatar Press. L'autore di Castelvania, aveva già presentato FreakAngels nel Febbraio 2020.

Diretta da Mideki Takayama, la miniserie si compone di 9 episodi che la piattaforma streaming ha pubblicato in un'unica soluzione. I disegni originali di Paul Duffield sono sostituiti dallo stile giapponese, di cui Seiichi Horie è graphic designer. Crunchyroll ha inoltre messo a disposizione di tutti il doppiaggio in inglese con sottotitoli in italiano, mantenendo vivo il legame con il fumetto di produzione americana.

Oppressi e oppressori

FreakAngels narra la storia di un gruppo di ragazzi e ragazze di 23 anni dai poteri psichici straordinari. Vivono in un luogo chiamato Whitechapel, tra i resti di quella che un tempo era la città di Londra.

La capitale britannica è stata colpita qualche anno prima da un'apocalisse che ha causato danni irreparabili al di fuori di questo piccolo mondo. Mentre il clan dei FreakAngels cerca di risollevare quel po' che rimane della società, qualcuno minaccia la tranquillità di Whitechapel. Ciascun membro del gruppo presenta una forte caratterizzazione individuale. Ogni personaggio si distingue per etnia, aspetto, personalità ma soprattutto per i valori che sostiene. Persino i poteri psichici sono diversi l'uno dall'altro e ogni membro del clan ne sviluppa qualcuno in particolare, in linea con le personali vocazioni. Pur essendo persone molto diverse, questi ragazzi sono legati dalla stessa natura e dalle medesime esperienze, elementi che li hanno resi parte di un unico sistema.

Nati tutti nello stesso giorno dello stesso anno, i FreakAngels hanno sempre vissuto insieme agli esseri umani in una condizione di disequilibrio e di oppressione. Emarginati e ricercati, sono sempre stati considerati un pericolo per il mondo intero a causa dei loro poteri tra cui il controllo della mente. Dopo l'apocalisse, i dodici sensitivi hanno preso il controllo di Whitechapel per garantirne una rinascita, ma Mark, il leader, viene esiliato per abuso di potere. Tuttora il popolo di sopravvissuti non vede le loro azioni di buon occhio. Le continue minacce dai territori limitrofi provocano ulteriore sfiducia in loro, nonché la convinzione che essi siano la causa di questa grande catastrofe.

Quando l'ex componente torna per creare scompiglio, molti civili perdono la vita perché coinvolti negli attacchi, nonostante si pensi che i FreakAngels ne siano il bersaglio. Ci si chiede dunque se sia giusto che vite umane siano sacrificate per la propria salvaguardia e per il futuro di una società che, in realtà, è già morta. Coloro che hanno sempre subito l'oppressione rischiano di riversarne a loro volta nel vano tentativo di andare avanti, mettendo in pericolo l'ultimo barlume di civiltà. Lo spunto per questa grande riflessione è Alice, una new entry fondamentale per scoprire il segreto dell'apocalisse e per poter guardare gli eventi sotto una nuova luce.

Il mondo surreale di Arkedy

La maggior parte della storia si svolge nel mondo reale, ma alcuni momenti cruciali non riguardano il mondo fisico. Molte scene sono ambientate esclusivamente nella psiche dei personaggi, in particolare in quella di Arkedy. È una ragazza dai poteri strabilianti, tra cui il teletrasporto e la riparazione della mente.

Da sempre incompresa per via delle sue bizzarre visioni e dei suoi discorsi apparentemente privi di senso, la ragazza vive con distacco la vita terrena, rifugiandosi nella sua dimensione onirica. Arkedy vive nei suoi incubi, presagi negativi che assumono forme criptiche. Girini, rane e corvi sono gli esseri che la tormentano da quando Mark fa ritorno a Whitechapel. La rappresentazione della mente è un'ottima occasione per dare sfogo alla creatività. Talvolta intere sequenze sono caratterizzate dall'uso di immagini e colori psichedelici, in altri momenti si evidenziano simbologie raccapriccianti tipiche del genere horror. Questo comporta l'adozione di stili grafici totalmente diversi, saltando dai giochi di luci fluorescenti all'effetto bianco e nero.

In entrambi i casi, si tratta di soluzioni grafiche piacevoli e rese con maestria. Il contrasto che ne viene fuori, però, può avere una duplice interpretazione. Da un lato arricchisce l'animazione abbandonando ogni forma di monotonia e ripetitività, dall'altro rischia comunque di disorientare più volte lo spettatore, dimostrando di non possedere una linea creativa omogenea. Ciononostante, le scelte di regia e di fotografia riescono a dare credibilità alle sequenze oniriche. Il montaggio estremamente serrato restituisce verosimilmente la lunga serie di viaggi mentali che Arkady e gli altri compiono, attraverso immagini giustapposte che si susseguono a gran velocità.

Il distacco dal fumetto

Pur essendo un'opera dall'estetica gradevole, l'anime di FreakAngels perde di vista le sue origini. Il webcomic di Warren Ellis e Paul Duffield può davvero definirsi unico nel suo genere grazie allo stile inconfondibile che diventa il tratto distintivo dell'opera stessa. I personaggi sono quasi grotteschi, hanno lineamenti marcati che ne accentuano la caratterizzazione.

Non poche sono le differenze evidenti. Le scene di violenza sono edulcorate rispetto a quelle della serie, ricche invece di dettagli crudi ed espliciti. La scelta dei colori è più uniforme, pur non privando il lettore di vignette dalle tinte sgargianti quando è rappresentata la dimensione psichica. Le tinte scure ed omogenee sono in grado di restituire fedelmente il carattere steampunk di FreakAngels, il quale non sembra chiaro e ben definito nella versione giapponese, pur trovandoci in un'atmosfera post-apocalittica.

Anche la trama subisce delle trasformazioni, arricchendosi di episodi ed espedienti che, però, rischiano più volte di non giungere ad una chiara conclusione. Lo stesso finale dell'anime è meno convincente di quello originale e trasmette un leggero senso di incompiutezza.

FreakAngels FreakAngels è un esperimento discretamente riuscito. La versione giapponese mostra una grande attenzione per l'animazione e per la varietà di stili grafici, i quali rendono l'anime un prodotto valido. Il confronto con il fumetto originale, tuttavia, è inevitabile e mette in luce alcune caratteristiche che privano l'opera della sua unicità.

7