G.T.O. - Great Teacher Onizuka: Recensione dell'anime su Amazon Prime Video

Eikichi Onizuka è uno dei teppisti più famosi del Giappone, ma ha deciso di dare una svolta alla sua vita per diventare l'insegnante più grande di tutti!

G.T.O. - Great Teacher Onizuka: Recensione dell'anime su Amazon Prime Video
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Se bazzicate l'intrattenimento made in Japan da un po', vi sarà capitato di imbattervi in una tipologia di personaggio molto particolare: il cosiddetto "teppista" o "bosozoku" (termine coniato dai media nipponici negli anni ‘70 per indicare la sottocultura dei moto-teppisti, nata in seguito alla diffusione di film come Gioventù bruciata e alle gesta di bikers americani come gli Hell's Angels). Si tratta in genere di un individuo dalle fattezze truci e l'acconciatura molto curata - si va dalla semplice tintura bionda alla famigerata "pettinatura a banana rock" resa celebre dal grande Elvis Presley - esibisce una smorfia strafottente alla James Dean, indossa pantaloni militari larghissimi e una giacca lunga fino alle ginocchia; inoltre, nonostante l'aspetto poco raccomandabile, è in genere un tipo molto alla mano, sensibile e dotato di uno spiccato senso dell'onore.
Metal Bat di One-Punch Man, Tenga Onigawara di Mob Psycho 100, Shingo Wakamoto di Prison School. Gli esempi recenti sono innumerevoli e possiamo ritrovarli in opere anche molto diverse fra loro. La trasversalità del modello caratteriale del teppista nasce molto lontano, fra le pieghe di un ideale di mascolinità che fonde sapientemente "simpatia" (ma sarebbe meglio chiamarla "empatia"), forza erculea e una certa tendenza anarcoide la cui portata risulta ancora più dirompente in un ambito socialmente chiuso come quello nipponico. Ma, se è impossibile determinare chi sia stato il primo teppista della storia della narrativa disegnata giapponese, possiamo identificare senza fatica il più famoso di tutti: quello che da solo, con la propria smitizzante spensieratezza e la propria integrità si è guadagnato uno spazio eterno nell'immaginario globale. Stiamo parlando ovviamente di Eikichi Onizuka, membro con l'amico fraterno Ryuji Danma del duo bosozoku "Oni-Baku", protagonista di G.T.O. - Great Teacher Onizuka, anime presente nell'apposito catalogo di Amazon Prime Video.

"Eikichi Onizuka, 22 anni, celibe"

Nato dalla penna di Toru Fujisawa nel 1991, fra le pagine di Shonan Junai Gumi, manga serializzato su Weekly Shonen Magazine fino al 1996 e seguito dal volume autoconclusivo Bad Company (che racconta gli eventi relativi al primo incontro fra i due amici inseparabili), Onizuka si sviluppa definitivamente nella serie sequel di Shonan Junai Gumi, G.T.O. - Great Teacher Onizuka che, pubblicata sulla medesima rivista dal 1997 al 2002, raggiungerà un successo planetario. Nel 1998 G.T.O. ha vinto la 22ª edizione del Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior shonen. Ha raggiunto i 45 milioni di copie stampate e dato vita a vari spin-off, tra i quali G.T.O. - Shonan 14 Days, G.T.R. - Great Transporter Ryuji, Ino-Head Gargoyle e Shonan Seven, e un sequel: G.T.O. - Paradise Lost. G.T.O. ha ricevuto anche vari adattamenti live-action di straordinario successo e un'eccellente trasposizione anime in 43 episodi ad opera dello storico Studio Pierrot per la regia di Naoyasu Habu (Highschool of the dead, Death Note, Blood +) e Noryuki Abe (Yu degli spettri, Bleach) e andato in onda fra il 1999 e il 2000. Portato nel nostro paese da Dynit, e trasmesso in prima visione italiana da MTV, G.T.O. - Great Teacher Onizuka è attualmente disponibile per lo streaming su Amazon Prime Video. Dopo gli eventi narrati in Shonan Junai Gumi, gli inseparabili liceali Oni-Baku lasciano la città costiera di Shonan per cercare la propria strada a Tokyo. Passati alcuni anni li ritroviamo ancora assieme: Ryuji Danma è diventato meccanico di motociclette, si è lasciato crescere i capelli e convive felicemente con la bellissima Nagisa Nagase, che abbiamo conosciuto nella serie precedente; Onizuka, d'altra parte, a 22 anni è ancora single (celebre la frase con cui si presenta: "Eikichi Onizuka, 22 anni, celibe"), è riuscito a farsi ammettere all'università grazie a un imbroglio e dopo alterne vicende è addirittura divenuto professore nella prestigiosa scuola media Seirin, dove fra un travestimento e una rissa riuscirà a farsi accettare e benvolere dagli studenti, aiutandoli a crescere grazie ai propri metodi non esattamente convenzionali.

Coprotagonisti di questa magnifica serie sono proprio gli studenti di Onizuka. La brillante e infelice Urumi Kanzaki, la sempliciotta Tomoko Nomura detta "Tontoko", il nerd vittima dei bulli Noboru Yoshikawa, e tanti altri. Una nutrita coorte di giovani problematici, vittime di tutte le storture di una società che stava proprio allora entrando in una grave crisi economica. Gli alunni della scuola media Seirin sono ragazzi che hanno subito e compiuto violenze fisiche o psicologiche, messi al mondo per ragioni egoistiche, traditi da amici, compagni e insegnanti, delusi da un sistema sociale chiuso che non concede facilmente una seconda chance. Sono cinici, disillusi, impossibilitati ad aprirsi agli altri (che siano coetanei o i propri genitori poco cambia) e capaci di grandi atti di crudeltà nei confronti dei più deboli nonché di sé stessi. Nonostante la propria indole inconcludente, pigra e fancazzista Onizuka riuscirà a capirli e a redimerli tutti, uno dopo l'altro, trasformando un semplice lavoro in una missione: per aiutare "i suoi ragazzi" Eikichi giungerà ad atti di eroismo e sacrificio estremi, aiutato dalla sua resistenza sovrumana e da una notevole dose di faccia tosta. Creerà così un gruppo affiatato in maniera molto simile a quanto accadeva in Shonan Junai Gumi, con la differenza significativa che, in quell'opera, i personaggi con cui il duo Oni-Baku si trovava a interagire e a scontrarsi erano perlopiù sbandati, surfisti romantici, piccoli trafficanti. Insomma, outsiders veri e propri. Qui invece - ed è probabile che sia questa la caratteristica che ha determinato il maggiore successo di G.T.O. rispetto al suo predecessore - la temperatura del dramma sociale si abbassa notevolmente e i protagonisti sono dei semplici ragazzini, che affrontano i piccoli e grandi dolori della vita e che Onizuka sprona non tanto a integrarsi quanto piuttosto ad accettare sé stessi e a ridimensionare i valori di una società fondamentalmente imperfetta. Ragazzini con cui la maggior parte degli spettatori di G.T.O. non tarda, in un modo o nell'altro, a identificarsi.

Una serie ancora attuale

Nei suoi oltre 40 episodi, l'anime di G.T.O. sviluppa a grandi linee la trama del manga originale, pur con alcune modifiche di poco conto e qualche piccola censura qui e là (che comunque non ha evitato alla serie una fastidiosa indagine per istigazione alla pedofilia e al furto da parte del Comitato Governativo Russo per la supervisione sui Mass-Media). Fedele ai dettami della controcultura dei moto-teppisti, mutuati dalle leggendarie scorribande degli Hell's Angels all'insegna della fratellanza e della libertà, il Great Teacher Eikichi Onizuka, coi propri mezzi poco convenzionali, riuscirà a fare breccia, episodio dopo episodio, nei cuori dei suoi alunni e persino dei suoi colleghi professori, rappresentanti a vario titolo delle classiche categorie socio-culturali giapponesi. Rivista a quasi vent'anni dalla sua realizzazione la serie, urticante e divertentissima, scorre agevolmente nonostante una narrazione piuttosto ripetitiva, difetto che è proprio anche della controparte cartacea nonché di tutte le opere di Toru Fujisawa. La grafica non eccelsa e la struttura narrativa datata potrebbero risultare respingenti per gli spettatori più giovani, abituati a prodotti meno lineari e più curati nella propria componente estetica. Inoltre, un'altra piccola pecca della serie è il ruolo defilato ricoperto dal fantastico personaggio di Ryuji: messo in ombra dal più esplosivo compagno, svolge perlopiù il ruolo di amico saggio, cercando di ricondurre Onizuka alla ragione durante i suoi non rari deliri. Questo elemento, se pure risulta necessario per esplorare il rapporto speciale di Onizuka con i suoi studenti, porta purtroppo alla perdita di quello che era l'aspetto più bello di Shonan Junai Gumi, la virilissima e autenticissima amicizia fra i due Oni-Baku. Sono questi, tuttavia, peccati veniali per quello che è un autentico pezzo di storia dell'intrattenimento seriale giapponese. Non solo G.T.O. - Great Teacher Onizuka mantiene inalterato il proprio fascino iconoclasta, ma risulta anche invecchiato molto meglio rispetto ad altre opere dello stesso periodo, segno questo della grande freschezza e modernità della serie realizzata dallo Studio Pierrot.

Quante sono le serie che insegnano realmente a rigettare l'ordine costituito, a denigrare valori come il denaro, la posizione sociale, la competitività, il produttivismo sfrenato, l'ubbidienza acritica all'autorità? Poche, pochissime. E quanto spesso invece prodotti apparentemente rivoluzionari sfociano poi nell'invito ad accettare il sistema con tutti i suoi spigoli e le sue intrinseche e innegabili bassezze? Ecco, G.T.O. rientra a pieno titolo nel novero di quelle rarissime opere che riescono realmente a gettare un sasso nello stagno del conformismo e della rassegnazione, e lo fa con genuina leggerezza, epicità e un pizzico di erotismo (che non guasta mai). G.T.O. - Great Teacher Onizuka è una serie perfetta per qualche risata con gli amici e per ridimensionare certi aspetti apparentemente irrinunciabili delle nostre vite ma soprattutto, coi suoi ideali di ottimismo e fratellanza è un'opera ancora attuale e necessaria, in questa realtà inquinata da una miriade di finte controculture basate sull'odio e sulla chiusura agli altri e al diverso.

GTO - Great Teacher Onizuka Situazioni umoristiche e drammatiche si mescolano abilmente in quest'opera, che ci riporta indietro alla fine degli anni '90. Una serie di cui consigliamo vivamente la visione su Amazon Prime Video a chiunque non la conosca, non per nostalgia di un tempo ormai alle nostre spalle ma per ritrovare un po' di quello spirito anarchico e libertario ancora più prezioso in questi anni turbolenti.

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