Recensione Ginguiser

Dynit propone un'altra vecchia fiamma degli anni 80

Recensione Ginguiser
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Ginguiser

Tra le semi infinite schiere di robot originari dei gioiosi anni 80, presenzia anche qualche nome minore, che non ha superato la prova della “storia” e che tutt’ora ricordano in pochi. Ginguiser appartiene a tali fila, e sebbene alcuni di quella generazione magari posseggano ancora in garage il modellino o hanno qualche vaga rimembranza, di certo non si può annoverare tra i nomi più blasonati, come Mazinga o Gundam.
Dynit, ci permettiamo di speculare, forse per qualche sorta di abbinamento, propone quindi Ginguiser in un’edizione DVD da 6 dischi, che racchiudono i 26 episodi della serie.

Trama e Realizzazione

La trama vede Goro, un giovane prestigiatore, esibirsi a Magiclandia con i suoi amici/compagni, Miki, Tora e Zanta. Ma non si tratta solamente di abilità ed esercizio, bensì di veri e propri poteri paranormali che consentono non solo di dare spettacolo, ma anche di esibirsi in voli poco plausibili da una scena all’altra.
In una giornata come tante si presenta una nuova minaccia per il Giappone: si tratta del popolo dei Sazoriani, una razza proveniente dal sottosuolo e con i soliti intenti di conquista e devastazione. Per fortuna però il Professor Godo fornisce la soluzione bellica per contrastarli: il Ginguiser, che Goro e Miki dovranno pilotare per difendere la Terra.
Dopo questo incipit telefonato, nel secondo episodio Godo spiegherà a Goro e Miki di come i loro genitori siano morti proprio per causa dei malvagi Sazoriani e di come lui se ne sia preso cura cercando di sviluppare il più possibile i loro poteri paranormali, pensando ad un futuro in cui quei malvagi mostri sarebbero tornati. Goro e Miki dovranno quindi partire a bordo del loro camion/Ginguiser in tour per il Giappone, alla ricerca di qualsiasi traccia dei nemici e con l’obiettivo di annientarli, sperando, perché no, che i loro genitori siano sopravvissuti.
Terminato l’incipit dei primi episodi, la serie acquista un andamento canonico, con episodi “singoli” in cui da una situazione particolare (come il cucciolo trovato nei pressi del Fuji della terza puntata o come gli strani avvistamenti di un villaggio di pescatori nella quarta) si finisce poi a scontrarsi con il mostro di turno.

Ginguiser ripropone il solito schema degli anime robotici classici in un’ambientazione abbastanza inedita e forse più da majocco, quella della magia. Di sicuro un tentativo interessante la cui originalità va premiata ma che alla fine della fiera poco riesce ad aggiungere a quanto già detto dalla “concorrenza”, se non appunto il fatto di ritrovarsi un robot che, come arma, lancia assi di picche!
Il tenore delle puntate è comunque abbastanza allegro, con qualche punta di umorismo che non guasta mai (a questo ci pensano soprattutto le spalle comiche Tora e Zanta) e un risultato tutto sommato godibile.
Pregevole il chara design dei personaggi, che tutto sommato fa la sua figura, un po’ meno il mecha design, dato che Ginguiser di per se non è esattamente memorabile e l’unione tra tutti i mezzi per arrivare alla forma bellica definitiva appare senz’altro quantomeno forzata.
Visivamente siamo invece sui livelli standard per l’epoca, forse anche leggermente sopra la media, mentre va citata la presenza dell’orecchiabile sigla italiana, utilizzata negli episodi del DVD.

Edizione

L’edizione DVD Dynit è composta da 6 DVD, nel solito formato amaray, per quanto esista anche una versione “limited box”.
Iniziamo col dire che la qualità video ci ha decisamente sorpresi dato che il quadro in 4:3 risulta stabile, con colori nitidi e brillanti e senza sbavature tipiche invece degli anime dell’epoca; è probabile che sia stato soggetto ad una rimasterizzazione, ma fatto sta che il risultato è decisamente ottimo.
L’audio in dual mono 2.0 (italiano e giapponese) fa il suo lavoro nonostante non si possa pretendere troppo visto il formato. Il doppiaggio è quello dell’epoca ma, con ovvi limiti sugli adattamenti, si tratta di un lavoro abbastanza buono che si fa ascoltare anche oggi senza rimpianti.
Tra gli extra annoveriamo la sigla originale giapponese, la sigla italiana di testa e coda degli anni ’80 e il trailer italiano.

Ginguiser Ginguiser è un anime abbastanza particolare che appare indirizzato, per lo più, ai fan di... Ginguiser! Tolta l’ambientazione un po’ originale, che esula dalla solita base con il team di piloti e per la componente “magica”, non resta molto da poterlo consigliare ad un qualsiasi appassionato, a meno che non si tratti di un collezionista nostalgico degli anni 80. In quel caso, ci si troverà davanti comunque ad un’anime piacevole e in una bella edizione.