Recensione Global Garden

Il ritorno di Saki Hiwatari in Italia dopo 'Proteggi la mia Terra'...

Recensione Global Garden
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Global Garden

Global Garden segna il ritorno dell’autrice di “Proteggi la mia Terra”, Saki Hiwatari, nel nostro paese. Stavolta però non si tratta di una serie lunga, ma di una mini-serie in 8 volumi. L’incipit è abbastanza semplice: Einstein, pentitosi del suo contributo, seppur involontario, alla creazione della bomba atomica, crea due pasticche miracolose in grado di allungare la vita: egli vuole dare la possibilità a due bambini, Hikari e Harui, di vivere più a lungo e soddisfare il suo ultimo desiderio. Questi due bambini, cugini tra l’altro, trascorrono gran parte del tempo con l’ormai anziano scienziato che ha deciso di passare gli ultimi anni della sua vita in Giappone (seppur nella realtà ha vissuto in America per fuggire dalle persecuzioni naziste contro gli ebrei). In pratica, tramite gli occhi dei bambini egli potrà giungere al famigerato Global Garden, oltre che vedere come si evolverà il Giappone dopo la distruzione causata dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki. Qui entra in gioco Ruika, giovane fanciulla, che causa un incidente aereo alla famiglia ha perso il fratello e per non ferire i sentimenti della madre, ormai folle, è costretta a inscenare la figura del defunto fratello Masato. E cosa c’è di strano? Che grazie a misteriosi poteri egli è in grado di assumere sembianze maschili, ossia completamente priva del seno: già ciò potrebbe indurre a pensare che il suo ruolo non è affatto di seconda categoria, difatti lei rappresenta la chiave di accesso al Global Garden: intrighi, inganni, amore sono solo alcuni degli ingredienti rappresentati con maestria dalla Hiwatari in questo suo nuovo fumetto.

Personaggi e impressioni

Einstein: Posto d’onore per l’egregio scienziato, seppur non sia lui il protagonista vero delle vicende, ma è colui che dà l’incipit alla storia con le sue scoperte. Se siete patiti di scienza e in particolar modo di Fisica non mancherete osservare qualche nozione errata su questo personaggio, come il luogo in cui trascorre gli ultimi anni di vita che non è il Giappone, ma è la stessa Hiwatari che spiega e motiva le sue scelte con simpatici trafiletti a bordo pagina. Una descrizione particolareggiata di questo personaggio non è possibile, dato che appare in poche pagine, ma per quel poco che si vede è subito simpatico e la sua trasposizione "shojo" gli rende merito.

Ruika: è la protagonista del fumetto, impersona la dea Verdandi-Urd-Skull del passato, presente e futuro. Rappresenta la chiave di accesso al Global Garden ed è quindi oggetto delle attenzioni di Hikaru e Haruhi. E’ un personaggio strano, che nonostante la sua triste vicenda familiare non riesce a catturare troppo la simpatia del lettore. Personaggio timido e insicuro che però è reso forte da grandi poteri innati.

Hikaru e Harui: sono i due cugini alla quale Einstein affida la missione di condurlo al Global Garden, almeno attraverso i loro occhi per esprimere un misterioso desiderio. I due giovani, da piccoli molto amici, una volta cresciuti coltivano un rapporto conflittuale e la stessa Ruika sarà il loro oggetto del desiderio, seppur in maniera diversa. Dal loro sangue, inoltre, dipende la vita di chi è stato battezzato da loro e quindi anche attorno alle loro vita c’è un alone di mistero. Hikaru, rappresentato come il diavolo è il primo che prende contatto con Ruika mentre Haruhi è l’angelo. Ma qualcosa non torna...

Robin: menzione a parte per il piccolo Robin, che incapace di parlare, scrive i suoi pensieri e le sue "parole" su un block notes. E’ forse il personaggio più riuscito della Hiwatari, poiché trasmette molta tenerezza e dolcezze e le sue faccine comiche sono ben riuscite. Senza contare che spesso si dimostra molto maturo rispetto alla sua età poiché dotato di grande sicurezza.

Altri: si segnalano Narada, fratello di Hikaru, al servizio di Harui, Sissy, i comprimari aiutanti dei due cugini.

Edizione e disegno

L’edizione è costituita dal classico formato 18x12, standard dell’edizione di Nasuto, peccato che costi 4€ e sia privo di sovraccopertina. Inutile dire che i 50 centesimi in più sono decisamente fastidiosi, soprattutto tenendo in considerando che l’edizione è appena sufficiente con carta che assorbe poco l’inchiostro (e quindi sporca un po’ i polpastrelli). Presenti anche in alcuni casi le pecette (riquadri bianchi che coprono goffamente le scritte in giapponese). Il disegno invece segna un ottimo miglioramento del disegno dell’Hiwatari con un leggero cambio di stile, ma comunque molto molto buono. I disegni sono curati, ad ogni modo si consiglia di dare un’occhiata alle gallerie di immagini che trovate qua a lato dell’articolo.

Global Garden La storia di Global Garden è ovviamente fantasy, difatti ad una ambientazione pressoché realistica combina una serie di elementi fantastici/magici. La storia è decisamente gradevole da seguire, seppur non eccezionale, ma gli intrighi che man mano vengono aggiunti e svelati nel corso dei numeri danno un’ottima linfa alla storia. La sceneggiatura pare ben architettata anche se lo sviluppo non è velocissimo, anzi nei canoni della famosa autrice. In generale non si riscontrano, tranne che in casi particolari, più di uno o due eventi chiave. La controversa crescita ‘rallentata’ e i misteri dei ragazzi a stretto contatto con Hikaru e haruhi sono probabilmente gli elementi più interessanti del fumetto. Senza contare la strana relazione che lega i protagonisti: vero amore o solo un legame di interessi? In generale Global Garden è un fumetto lodevole, consigliato agli amanti del genere shojo d’azione (tipo X delle Clamp) e a chi cerca un fumetto sentimentale con un pizzico di mistero.