GTO: Recensione dell'anime disponibile su VVVVID e Prime Video

Gli amanti delle storie a sfondo scolastico non possono perdersi assolutamente il miglior Great Teacher di tutto il Giappone.

GTO: Recensione dell'anime disponibile su VVVVID e Prime Video
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G.T.O, noto anche come Great Teacher Onizuka, anime classe 1999 e trasposizione animata made in Pierrot (studio che conosciamo soprattutto per opere del calibro di Naruto, Bleach e Black Clover) della controparte cartacea del maestro Toru Fujisawa. Tale prodotto è sbarcato in Italia nel 2003, sul canale MTV, nella sua rubrica Anime Night ed ha continuato in questi anni la sua diffusione nel nostro Paese, invadendo anche le piattaforme streaming, prima con VVVVID e recentemente con Amazon Prime Video.

Parliamo di un anime che, nonostante i suoi abbondanti vent'anni, non ha perso minimamente il suo smalto. Oltre a rappresentare una pietra miliare del panorama shonen, trasmette tematiche tuttora attuali che non vanno trascurate, soprattutto per chi è alla ricerca di maggiori certezze nel mondo dell'istruzione.

L'ennesimo anime scolastico?

"Sai... a me ed a Eikichi non piaceva per niente andare a scuola perché gli insegnanti ci guardavano dall'alto in basso, tendono ad essere freddi e spietati con chi non è bravo nello studio. È vero che Eikichi è uno stupido ma io allo stesso tempo lo trovo una persona incredibile, quando gli sto vicino ho sempre la sensazione che farà qualcosa di meraviglioso... con un professore come Eikichi è assolutamente impossibile che la scuola diventi noiosa."

Con queste parole Ryuji Danma, il migliore amico di Onizuka, parlando direttamente con la professoressa Fuyutsuki, ma indirettamente con noi spettatori, espone al termine del tredicesimo episodio l'idea più pura con la quale sia alimenta e si alimenterà l'intero capolavoro di Fujisawa. Insomma, no, non siamo di fronte ad un classico anime scolastico.

Il contesto didattico, infatti, non è che una facciata dietro al quale si nasconde una pluralità di tematiche sociali davvero preziose. La società Giapponese ed i suoi valori sono al collasso e il menefreghismo è l'atteggiamento dominate. Tali corruzioni dei valori hanno raggiunto anche il sistema educativo, essendo disgraziatamente dominato da fenomeni come il bullismo, sia da parte di alunni che degli insegnanti. Questi ultimi, nel caso di GTO, impongo un esilio a tutti coloro che non rispettano i canoni della società e sono considerati al pari dei rifiuti.

Un professore diverso da tutti gli altri

In questo mondo di finti altruismi, solamente un folle può pensare di curare una tale società. L'irrazionale antieroe di questa storia è Eikichi Onizuka ex leader degli Oni-Baku (letteralmente Demone-Esplosivo), banda di motociclisti nella regione di Shonan, adesso ventiduenne e pronto per un'altra sfida: diventare il miglior insegnante di tutto il Sol levante. Eikichi possiede una forza fisica e mentale smisurata e per raggiungere il suo obbiettivo è disposto a compiere qualunque cosa, dal farsi sostenere gli esami di ammissione universitari da terzi fino a devastare un'intera città a bordo di un camion.

A livello narrativo troviamo uno dei luoghi comuni più famosi degli anni novanta, ovvero quello della rivalutazione della figura del teppista, vista già nel mondo degli spokon con Slam Dunk o nel battle shonen con Yu degli spettri e il suo protagonista Yusuke Urameshi. Adesso la figura della canaglia ricoprirà sulla carta il ruolo di insegnante, ma nella pratica rappresenterà più un fratello maggiore per i suoi alunni, aiutandoli nell'ambiente familiare, così come in quello sentimentale.

Onizuka fungerà da figura di riferimento per i suoi discepoli, e si impegnerà perché i suoi ragazzi non si sporchino le mani nel fango come gli è accaduto in gioventù.

Attenzione però: GTO rimane pur sempre shonen, ed è per questo che la scrittura e la messinscena non risulteranno mai eccessivamente mature. Ne consegue che i temi trattati, seppur preziosi e attuali, vengono ciclicamente addolciti da battute, smorfie ed atmosfere surreali che avvicinano il nostro insegnante preferito dalla chioma dorata ad un protagonista di un manga comico. Inoltre la sceneggiatura, che si mantiene di ottimo livello per tutta la durata dell'anime, risulta costellata di tagli narrativi rispetto alla controparte cartacea, con un finale fin troppo brusco che purtroppo si discosta dal manga originale di Fujisawa.

Tutto sembra essere Great, ma lo è anche il comparto tecnico?

Nonostante gli anni sulle spalle e considerando l'evoluzione esponenziale della tecnologia legata alla produzione degli anime, GTO possiede tutt'oggi un ottimo contributo tecnico a livello di animazioni, frutto del lavoro di Noriyuki Abe e Masashi Sogo. Il duo, insieme ai loro stretti collaboratori, hanno reso perfettamente giustizia al materiale d'origine, creando un prodotto che ha consacrato Studio Pierrot nell'animazione che conta. I 43 episodi scorrono velocemente con grande efficacia, incalzando sempre più col ritmo e invogliando alla visione della puntata successiva. L'empatia generate per le fortune e le disgrazie con dei semplici studenti dell'ultimo anno e il loro atipico quanto puro insegnante ci permetterà di capire e compatire le motivazioni psicologiche che regolano i rapporti umani. Eccellente è anche l'eclettico comparto musicale, come le due opening e le quattro ending dal gusto J-Rock suonate e cantate rispettivamente dagli L'Arc~en~Ciel, Porno Graffitti, Kirari Toyomoto, Miwako Okuda e Hong Kong Knife.

GTO - Great Teacher Onizuka Il lavoro eseguito sull’anime di GTO è eccellente, sotto ogni aspetto, ma non perfetto. L’opera non è stata completamente trasposta nella sua controparte animata, poiché vi sono mancanze a livello di trama ed un finale che si discosta da quello del manga. Ne deriva che, per godere appieno delle avventure di Onizuka e compagni, è necessaria, se non addirittura obbligatoria, un’integrazione forzata con il prodotto cartaceo. Il che, considerata la qualità dell'anime, è un vero peccato.

8.5