Recensione .hack//XXXX

Recensione del manga ispirato ai primi quattro videogiochi della serie apparsi su Playstation 2

Recensione .hack//XXXX
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Il mondo di .hack

.hack//XXXX, ovvero X Fourth, è un'opera in due volumi e rappresenta la trasposizione cartacea del primo ciclo di avventure di Kite e Black Rose, ovvero la saga uscita originariamente su Playstation 2, composta da .hack//Infection, .hack//Mutation, .hack//Outbreak e .hack//Quarantine. I due volumi di X Fourth, sono tuttavia considerati non in continuity con la storia principale, a causa di alcune differenze come la presenza di personaggi inediti e variazioni nella storia e nello svolgersi degli eventi.
L'universo in cui si svolgono gli eventi di X Fourth, fa parte di un enorme progetto multimediale ideato da Bandai. Il punto zero che accomuna tutti i prodotti legati a dot hack (questa è infatti la corretta lettura di .hack) è la comune trama di fondo. Il 24 dicembre 2005, un virus chiamato Pluto Kiss blocca la rete globale. Il sistema operativo chiamato ALTIMIT diventa la prima risorsa mondiale per navigare online ma qualcosa cambia quando alcuni giocatori finiscono misteriosamente in coma giocando al MMORPG chiamato The World.
Numerosi sono oggi i prodotti legati al mondo di .hack e comprendono i primi quattro videogiochi divisi in quattro volumi, la serie G.U., svariati OAV, diverse serie manga, di cui uno già pubblicato da J-POP (Legend of the Twilight) e uno in uscita a breve, ovvero la trasposizione cartacea della serie G.U.
Originariamente, il manga analizzato è stato serializzato a cadenza mensile sulla rivista .hack//G.U.: The World, edita in Giappone, con all'attivo dodici numeri totali e dedicata interamente all'universo di .hack.

X Fourth

Durante la sua prima partita nel mondo di The World, Kite è assistito da Orca, suo amico e coetaneo nel mondo reale, ma autentica leggenda all'interno del gioco. Conosciuto come Orca del Mare Azzurro, uno dei due discendenti di Fiana (titolo riconosciuto per meriti all'interno del gioco), e si dimostra un valido compagno per permettergli di fare esperienza senza problemi. Senza preavviso, compare una ragazza in forma spirituale che consegna un misterioso e raro bracciale a Orca. Immediatamente dopo, un mostro, visibilmente differente e molto più forte di quelli già affrontati, attacca il duo di amici. Per salvare la vita a Kite, Orca si sacrifica parando il colpo diretto all'amico. Il suo personaggio nel gioco scompare ma cosa ancor più grave, Orca rimane in coma nella vita reale e sembra non esserci alcun modo per risvegliarlo. Non essendo il primo caso di un ragazzo che perde conoscenza dopo aver giocato a The World, Kite decide di tornare online e diventare più forte per sconfiggere il mostro, credendolo essere strettamente connesso allo stato di salute dell'amico. Presto, un numeroso party nascerà attorno a lui (per lo più composto da personaggi già familiari a chi ha giocato al gioco su Playstation 2), e cosi, finalmente, un giorno Kite si troverà davanti il mostro. Grazie al potere del bracciale, ereditato da Orca, riuscirà ad avere la tanto bramata vendetta. Ma la creatura misteriosa, rappresenterà solo l'inizio dei guai..

Dal videogioco al fumetto

Racchiudere i numerosi eventi narrati nel primo ciclo di videogames di .hack in soli due tankobon dalla complessiva lunghezza di 400 pagine, non è un impresa certamente facile. Va dato l'onore del merito di averci provato a Megane Kikuya ma l'impresa, purtroppo, è riuscita solo a metà. Per chi non ha mai giocato alla serie e non conosce il plot di base ai fatti narrati negli albi, comprendere determinate cose non risulta immediato.
Alcuni elementi infatti, sono dati per scontati oppure sono semplicemente accennati; ad esempio, Pluto Kiss, il virus informatico che sta alla base della trama del manga e della serie di videogiochi, viene solo una volta nominato sulla sovracopertina del secondo albo, senza avere una spiegazione o una collocazione all'interno della storia.
Allo stesso modo, data la brevità della storia, alcuni personaggi risultano secondari e sono approfonditi davvero poco sotto il profilo caratteriale. Di conseguenza, risulta serrato il ritmo degli eventi, soprattutto nelle fasi di combattimento che si susseguono senza dare spazio al lettore e senza far sviluppare serenamente la trama.
Dallo scorrere rapido delle situazioni, ne guadagnano sicuramente i protagonisti della storia. Kite, Black Rose, Balmung e Cubia su tutti, i quali risultano caratterizzati davvero bene, sia dal punto di vista caratteriale, sia grazie al tratto preciso e pulito di Kikuya.
Encomiabile sotto il punto di vista grafico infatti, il lavoro dell'autore, nonostante il primo incarico importante. I personaggi sono disegnati con uno stile morbido, adatto ai differenti caratteri e le espressioni riescono a catturare ottimamente i sentimenti che provano. Gli eroi risultano praticamente vivi ed è un peccato che lo spazio a loro disposizione sia cosi breve. Le tavole sono sempre chiare, mai invase da troppi elementi e non si corre il rischio di non capire cosa sta succedendo. Ottima anche l'integrazione della matita con il computer, usato per i chiaroscuri ma soprattutto, per mostrarci gli effetti di luce del bracciale di Kite, gli effetti ologrammatici del sistema e i boss che i nostri eroi devono affrontare.

Edizione Italiana

L'edizione italiana, edita da J-Pop, si presenta fedele alla controparte giapponese. Già dalla sovracopertina, lucida e a colori, si nota la grande cura del dettaglio ripostavi dalla casa editrice. Entrambi i volumi presentano immagini differenti sulle copertine, stampate in nero e argento e principalmente si tratta di artwork esclusivi dell'autore.
Ricco di extra si presente inoltre l'interno dei volumi, con pagine a colori ad introdurci alla storia e numerose tavole alla fine, comprensive di commenti personali di Megane Kikuya e dei programmatori del gioco riguardo all'opera e alle tematiche affrontate in essi. Come ormai da tradizione J-Pop, risulta ottima la qualità della carta utilizzata, molto pulita, chiara e liscia.
Lamentarsi di un volume cosi curato sotto questo profilo, è davvero difficile. Da segnalare, alcuni problemi di centratura delle tavole presenti nel primo volume. Niente di grave comunque, il problema è presente solo in poche pagine.

.hack//XXXX Un prodotto discreto, non facile da assimilare senza una minima conoscenza di base degli eventi. Splendido dal punto di vista grafico, quanto forzato e lineare negli eventi. Sicuramente, può piacere e vale l'acquisto per chi ha giocato la serie e senza dubbio, rivedrà volentieri i personaggi tanto amati. Per tutti gli altri, rimarrà l'amaro in bocca per aver letto un'opera dagli spunti interessanti, ma castrata dal poco spazio a disposizione per la stesura.