Recensione Idol Project

Potranno tre Idol salvare il mondo?

Recensione Idol Project
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...E saremo dappertutto, sulle radio e le tv

Idol Project è l'ennesimo anime by Dynamic Italia che lascia perplessi, tanto a vederlo quanto a farne una recensione.
Dopo aver assistito ai primi due episodi non ci si sente certo sicuri che sia stato un buon acquisto; il character design è poco originale, molto tipico, le animazioni in media sono ok, ma nulla di esaltante, la trama... ecco... la trama-_-' meglio metterci una pietra sopra, vi va?
Esiste solo un altro anime con cui farne un confronto, il poco fortunato "Humming Bird" uscito anni or sono per conto della Yamato Video, e del quale uscirono soli quattro episodi prima di essere sospeso perchè non incontrava i gusti degli acquirenti (Noi).

La Storia

Ma diamoci un occhiata più da vicino.
Ancora una volta si parla di Idols, ragazze giapponesi alla moda, che fanno delle loro aggraziate forme il passaporto per sfondare (anche se solo per un relativamente breve .periodo di tempo) nel mondo dello spettacolo e del successo. In un futuro dove tutti sembrano voler diventare Idol, la giovane Idol Yuri, si ritira dalla sua fortunata carriera dopo aver nominato sue successori sei giovani promettenti stelle:
Ruka, Corvette, Extra, Shion, Leila e Purp: le sei ragazze diventano le Idol più importanti del pianeta, le "Excellent Idol" ma Yuri non soddisfatta desidera aggiungerne un'altra, e organizza così il concorso che nominerà la settima Excellent Idol: tutto ciò, al cospetto della sua "reggia" il "Diamond Twin Palace", un gigantesco palazzo a due torri che sembra uscito dalla "Bella addormentata nel bosco" un film che tuttavia risulta essere ben superiore per trama ed animazioni a questo "Idol Project"-_-'
Al concorso si presentano centinaia di ragazze, tra cui la giovane e bellissima, dove bellissima è un fattore soggettivo, Mimu Emilton.
E' il giorno più importante della sua vita, il giorno del suo debutto, ma proprio mentre sta per cantare, le sette ragazze vengono rapite fra grida ed esplosioni da una gigantesca astronave aliena e, dopo un brevissimo viaggio a velocità warp, trascinate in un luogo remoto e sconosciuto dell'universo, in un pianeta dove tutti vanno di matto per le Idol (ma dimmi te-_-') dove vengono convinte a partecipare al concorso che eleggerà così l'unica vera Idol sulla faccia della galassia.

Saremo Formose!

Idol Project, incredibile a dirsi, è una serie che ha riscontrato un certo successo nel mondo, forse sono troppo critico e la visione di soli due episodi non può rendergli giustizia, ma in fondo, ragionandoci, Idol Project presenta lo stesso problema di Humming Bird, e cioè si tratta di illustrare al pubblico sette differenti ragazze, ognuna con una sua ben precisa impronta caratteriale, ci si può quindi rendere conto da soli che non è un'impresa delle più facili da un punto di vista di pura regia. Per questo, il primo episodio di questa non del tutto compresa serie di OAV, sembra essere più una carellata dei personaggi e nulla di più, le situazioni risultano scontate, e poco divertenti seppur nella loro demenzialità(Cito come esempio la "Guerra del Guts" fra Leila, Rockettara incallita, e Extra, l'altra faccia della medaglia, che ritrova nelle note di un pianoforte a coda la massima espressione della musica) Una simile miscela, dovrebbe essere perfetta per una commedia scoppiettante, ma qualcosa non funziona, tutto sembra essere forzato, e anche il rapimento alieno che porterà le protagoniste al vero e proprio sviluppo della trama avviene troppo repentinamente e quindi incapace di portare la benchè minima emozione. Da un certo punto di vista, non è comunque l'emozione la cosa a cui mirava Amano, autore della serie, come già visto in Humming Bird la parte più importante di una simile produzione è l'aspetto visivo delle ragazze, ed anche se ognuna caratterialmente diversa dalle altre, si è cercato di riporre molta cura negli abiti affinchè mettessero in risalto il più possibile le curve delle protagoniste, nessuna esclusa.ecco quindi che l'apparizione, più o meno improvvisa, di mutandine e fondoschiena a pieno schermo diventa una costante, specie per personaggi come la scorbutica Leila, o Corvette, nel suo caso con i suoi animati seni a palloncino. Stessa cura è stata riposta per le più giovani, la piccola Ruka, diventa quindi molto graziosa, caratterizzata da fiocchettoni rosa ed altre amenità già facenti parte a tempo pieno del guardaroba di Chibiusa in Sailormoon. La bellezza quindi è il motore che trascina la vicenda: la bellezza e il successo, più qualche leggenda a base di venerabili Idol giusto per creare un minimo d'atmosfera, e che ad
essere sinceri, riportano alla mente le rocambolesche e assurde prestazioni dei piloti di Mini4wD in serie come Dash! Dove non portare la macchinetta al traguardo significava morte certa-_-'
Lo stesso discorso vale per Idol Project, e se non canti dando il meglio rischi di non veder più sorgere il sole... figurarsi quindi salvare un pianeta.
Se non altro, Idol Project, anche se meno avvincente di Dash! ne guadagna in simpatia...
i sorrisi sono comunque ancora un'avveniristico optional.

Idol Project Eccoci finalmente a parlare dell'unico incentivo che potrebbe portare qualcuno a prendere in considerazione Idol Project, ossia, la colonna sonora. Nulla di eccezionale, sia chiaro, ma è se non altro più gradevole del resto. Oltretutto, punto di forza sbandierato dai fan della serie, e questo porta a pensare che forse può comprendere anche delle interessanti performance delle sette giovani. Bisogna dire che a prova di ciò, le canzoni e le musiche risultano sempre ben ritmati, molto gradevole la sigla iniziale, "Don't Stop! Su te Ki ni Meguri Aitai" e anche le canzoni finali degli episodi sono più che buone.Certo, rendiamoci conto che non è questo un buon motivo per un possibile acquisto, specie finchè Dynamic ci propinerà Anime di ben più alto livello come FLCL o Cow Boy Be-Bop L'impressione che si è avuta, è stata che anche la Dynamic abbia iniziato a importare serie di dubbio gusto, e di ben poca rilevanza nel panorama disponibile, auguriamoci che sia questa solo una "mosca bianca" e portiamo i nostri interessi ad altre produzioni. E' proprio vero, non tutto quel che luccica è d'oro.