Recensione Il Conte di Montecristo

Dal profondo dello spazio il Conte di Montecristo è tornato per la sua vendetta.

Recensione Il Conte di Montecristo
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Il Conte di Montecristo

Insieme alla saga dei Moschettieri (prima tre, poi quattro), “Il conte di Montecristo” è senza dubbio uno dei romanzi più amati del celebre scrittore francese Alexander Dumas: una storia di amore e vendetta, dalle tinte forti e con un protagonista estremamente carismatico sebbene non conforme al classico stereotipo di eroe. Il Conte è una persona che in gioventù è stata tradita dalle persone di cui si fidava, compresi l'amata e l'amico più caro e che per questo è stato rinchiuso a vita in un'infernale prigione dal quale nessuno prevedeva potesse uscire vivo. Invece non solo il prigioniero riesce a fuggire, ma mette anche le mani sopra ad un favoloso tesoro che gli permette, molti anni dopo, di tornare dai suoi vecchi amici senza che questi lo riconoscano e vendicarsi di loro nella maniera più spietata.

L'anime

Ai giapponesi, come si sa, piace un sacco pescare dalla cultura occidentale, si tratti di romanzi o mitologia, per trovare spunti per nuove serie. E' capitato anche alla Gonzo che nel 2004 ha dato vita a questa sorta di remake del libro, che risulta per buona parte stravolto, ma rimane comunque fedele negli eventi di fondo e, soprattutto, nello spirito, al punto che il buon Conte è qui diventato una specie di tenebroso ed inquietante vampiro spaziale, con tanto di canini, orecchie a punta e pelle bluastra. Non temano tuttavia gli estimatori, il risultano finale è tutt'altro che disprezzabile!
Ambientato nel 5054, vede un'umanità che ormai ha esplorato la galassia e si è mescolata a varie razze aliene: tuttavia la società è divisa in caste ed ai posti di maggior rilievo troviamo i nobili, che detengono il potere e si godono la vita tra sfarzo e ricchezze.
I giovani Albert e Franz sono due nobili appena giunti sulla Luna per godersi il Carnevale che lì si tiene. Qui conoscono il misterioso Conte di Montecristo che salva Albert da un pericolo mortale e per questo si guadagna l'amicizia e la stima incondizionata del ragazzo. Il Conte ne approfitta per farsi invitare a Parigi, dove conosce anche i genitori di Albert: tuttavia le sue intenzioni appaiono tutt'altro che amichevoli, anche se l'unico a sospettare qualcosa pare essere Franz...
La narrazione si discosta dal romanzo originale non solo per l'ambientazione futuristica, ma anche perché al momento il protagonista delle vicende pare essere Albert, mentre la figura del conte si staglia inquietante sullo sfondo. Si punta dunque a mantenere il segreto relativamente alle sue origini ed alle motivazioni che lo spingono ad odiare il ragazzo e la sua famiglia, sentimenti che cela dietro l'innegabile carisma della sua figura, che affascina del tutto Albert ma non inganna il più intuitivo Franz. La narrazione è intensa e appassionante, molto giocata sulle atmosfere e i dialoghi, ma non disdegna qualche sporadica scena d'azione: un mix molto riuscito, che incuriosisce lo spettatore spingendolo a voler scoprire come procedono le vicende.

La tecnica

La particolarità di questa produzione Gonzo risiede principalmente nello stile grafico adottato. Il character design è davvero raffinato ed estremamente bello a vedersi mentre l'ambientazione futuristica oscilla tra paesaggi incredibile a vedute un po' troppo stilizzate. E' presente la consueta fusione tra animazione tradizionale e computer grafica, ma quel che lascia davvero a bocca aperta è la colorazione: invece dei colori tradizionali, per riempire la maggior parte degli spazi sono state utilizzate delle textures fisse (scusate il termine da videogioco, non sapremmo davvero come definirle altrimenti) che spaziano da semplici tonalità di colori alle più ardite fantasie di figure ed oggetti. Il primo impatto è quasi shoccante, considerando l'opulenza di luce ed effetti che travolge ogni scena, ma una volta fattaci l'abitudine l'impressione rimane comunque sempre positiva e i risultati molto originali ed evocativi.

Il dvd

Per l'ennesimo prodotto dello studio Gonzo a sbarcare nel nostro paese la Yamato video ha pensato di adottare una formula simile a quella sfruttata da Shin Vision per l'edizione speciale del suo Last Exile. Ecco allora che i 24 episodi della serie del Conte di Montecristo verranno racchiusi in ben 12 dvd, venduti in coppia all'interno di 6 cofanetti.
La confezione è piuttosto bella a vedersi: il doppio amaray che contiene i due dvd è inserito all'interno di un sottile cofanetto cartonato, mentre all'interno è presente anche un bel libricino a colori che illustra i momenti salienti dei primi quattro episodi.
Questa scelta permette di godere di un'ottima qualità video (2 episodi a disco riducono di molto la compressione) e comporta vantaggi anche nel campo dell'audio, che presenta ben tre tracce italiane, tra cui DTS e Dolby Digital 5.1. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un costo superiore ai già esosi prezzi della Yamato, che rende la spesa finale non certo indifferente ed offre in cambio una buona edizione ma che risulta comunque inferiore agli standard di Shin Vision.
Un appunto, infine, per i contenuti speciali, che consistono sostanzialmente in alcune brevi conversazioni dei doppiatori originali giapponesi, oltre ai soliti trailer e sigle.

Il Conte di Montecristo Davvero bella questa ennesima bizzarria della Gonzo, che ancora una volta riesce a sfruttare al meglio la propria peculiare abilità nel mescolare animazione tradizionale e digitale, avvalendosi tra l'altro di una trama estrapolata dal bel romanzo di Dumas, trasposta piuttosto fedelmente, al di là di un'ambientazione futuristica e delle inevitabili libertà creative. Un bel colpo per Yamato Video.