Recensione Inuyasha - Box Seconda Stagione

Seconda stagione completa per il demone cane!

Recensione Inuyasha - Box Seconda Stagione
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  • Arriva la seconda stagione di Inuyasha

    Dopo l’esperimento positivo con la prima stagione, Dynit propone il cofanetto in edizione completa della seconda serie di Inuyasha, che anticipa con ogni probabilità tutte le successive, per la gioia dei collezionisti.
    Giunti ormai alla sesta stagione e al 54° volume del manga, c’è da dire che l’opera della celebre Rumiko Takahashi (autrice tra gli altri di Lamu, Ranma e Maison Ikkoku) ha ormai perso lo smalto iniziale, incartandosi in una serie di eposodi e saghe che sembrano sempre promettere stravolgimenti ma che in realtà si traducono in un "nulla di fatto", risultando del tutto inconcludenti.
    Nonostante questo restano comunque validi i meriti dello stile della Takahashi, soprattutto nelle battute iniziali della storia, cui appartengono gli episodi del cofanetto oggetto della recensione.

    Alla ricerca della sfera dei quattro spiriti!

    L'intreccio base di Inuyasha è ben noto, e non ha ancora subito particolari stravolgimenti. Un giorno Kagome, stutendessa delle medie, scopre un passaggio dimensionale nel pozzo di casa sua, che la conduce nell’epoca Sengoku. Trasportata di forza in questo mondo antico, libera casualmente Inuyasha, un mezzodemone dai tratti canini, con il quale condividerà molteplici avventure alla ricerca della sfera dei quattro spiriti, i cui frammenti sono stati dispersi per l’intero Giappone medievale.
    Ad aiutarli nell’impresa ci saranno molteplici personaggi, tra cui Miroku, giovane bonzo pervertito, e Sango, ultima arrivata nel gruppo, almeno per quanto riguarda la timeline relativa a questo cofanetto comprendente gli episodi dal 27 al 52. Quest’ultima era una cacciatrice di demoni, unica sopravvissuta di un villaggio che è stato annientato grazie ad un tranello escogitato da Naraku, il vero nemico contro cui combattono Inuyasha e i suoi amici e anch'esso interessato alla sfera per aumentare i suoi poteri.
    Gran parte di questa seconda stagione è infatti imperniata su questo antagonista e sulle sue origini, e spesso dietro demoni impazziti o trappole pericolose si nasconderà proprio Naraku, destinato in futuro a diventare una fonte di problemi sempre maggiore.
    Da segnalare invece l’ingresso in scena di Koga, demone lupo dal temperamento simile a quello di Inuyasha e con cui condivide una grossa rivalità, il quale possiede dei frammenti della sfera dei quattro spiriti che gli donano una velocità senza pari.

    Nonostante di fatto permangano alcuni problemi che affliggono l’intera opera, e che difficilmente un qualsivoglia scontro di quelli presentati avrà qualche effetto degno di nota, va detto che questa seconda serie conserva ancora il mordente iniziale, vuoi per l’ingresso e lo sviluppo di alcuni personaggi importanti, vuoi per la presenza di alcuni eventi che riescono ancora a destare l’attenzione e l’entusiasmo (soprattutto negli ultimi episodi). Il tutto confezionato con il solito stile della Takahashi, che mescola sapientemente l’avventura con la comicità, lasciando al carisma dei personaggi il compito di rendere rendere partecipe lo spettatore.
    Tecnicamente siamo su buoni livelli per una serie animata di lunga durata, senza cali vistosi e mantenendo animazioni e tratto sempre su una media più che decorosa. Particolarmente azzeccata invece la sigla finale "Deep Forest".

    L'edizione

    Nessuna novità sul fronte dell’edizione, ormai standard de facto in casa Dynit per le raccolte di serie complete. Il digipack, che contiene al suo interno alcune cartoline, è confezionato in maniera discreta e i quattro dischi argentati contengono 6/7 episodi l’uno.
    L’assenza di extra permette di limitare per quanto possibile la compressione video, che tuttavia non risulta eccessiva, permettendo di godere appieno dell’anime senza dover fare i conti con eccessivi artefatti o problemi di rumore (nonostante alcune imperfezioni siano fisiologiche).
    Per quanto riguarda l’audio, sono presenti due tracce, una giapponese 2.0 e una italiana in 5.1, entrambe Dolby Digital. Come è stato per il primo volume, anche questa volta siamo rimasti abbastanza sorpresi della resa finale, dato che i satelliti e soprattutto il sbuwoofer non sembrano risentire granché dell’alto numero di episodi a disco.
    In definitiva un’ottima edizione che, se rapportata al prezzo esiguo, diventa ancora più apprezzabile.

    InuYasha Dynit prosegue sulla strada giusta, e questa seconda stagione di Inuyasha è senza dubbio quello che i collezionisti amanti della serie stavano aspettando. Per loro, e soprattutto per chi ha iniziato la raccolta con il box della prima stagione, si tratta di un acquisto obbligato che non deluderà. Tutti gli altri farebbero meglio a valutare attentamente: nonostante questi episodi abbiano ancora qualche carta da giocare, è assodato che a lungo termine il carisma dei personaggi potrebbe non bastare più.