Recensione Kakurenbo - Nascosti Nel Buio

Avete mai giocato a Otokoyo?

Recensione Kakurenbo - Nascosti Nel Buio
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Kakurenbo

Kakurenbo, traducibile con Nascondino, è il titolo di un originale cortometraggio venuto alla luce nel 2004, grazie alla ComixWave che ha dato l’opportunità a Syuhei Morita e Shiro Kura di realizzare il loro ambizioso progetto. Ottenendo ottimi riscontri di pubblico e critica fin dall’inizio (raccoglie premi all’importante Tokyo International Anime Fair e al Fantasia Film Festival di Montreal ), esce anche in edizione manga ed attira l’attenzione di varie case editrici estere, che, in alcuni casi, decidono di rischiare ed importano un opera di così particolare fattura. L’azione lodevole è stata fatta, per quanto riguarda il territorio italiano, da Dynit che lo ha reso disponibile nel suo catalogo dal 2006.

Giochi pericolosi

Tinte scure e fosche, alternate ad altre ben accese e risaltanti. Una surreale metropoli orientale avvolta nel mistero, ora cadente e fuori dal mondo, ora tanto reale da potergli dare un nome (pensate che, in altri siti, viene talvolta accreditata come Tokyo, altre volte come una città in rovina), di certo con un quartiere accessibile ai soli bambini in cui si può giocare un letale nascondino. Regole ben precise, la certezza di venire rapiti dagli Oni ma un alone di mistero tanto intenso da indurre a partecipare comunque al terribile gioco. Si arriva sul campo quando tutte le luci si spengono e rimangono accese solo alcune insegne. Su queste compare, con una lettera per ognuna di loro, il fiabesco nome di Otokoyo (così è appellato lo strano nascondino): chi lo seguirà arriverà nella piazza dell’Otokoyo dove, quando saranno riuniti almeno sette ragazzi, potrà cominciare il gioco. Nella nostra partita ci sono un trio di amici, condotti lì da un capo spaccone, un duo di agili e forti ragazzi ansiosi di mettere alla prova le loro abilità, un altro adolescente accompagnato da un amico e in cerca della sorella sparita in un Otokoyo precedente.
Il genere horror negli anime ha dei canoni e degli obiettivi ben precisi: puntare tutto sull’atmosfera, adattare la trama alle esigenze di quest’ultima e non prestare molta attenzione alla caratterizzazione dei personaggi. Purtroppo di rado l’atmosfera riesce a portar su di sé l’intero peso dell’opera, e molto più spesso il prodotto si rivela mediocre e privo del giusto mordente. Tra i pochi casi di successo che vale la pena citare ci sono la prima serie di Higurashi, Requiem From The Darkness e il nostro Kakurenbo. Probabilmente agevolata nel suo compito dalla sua natura di cortometraggio (orologio alla mano l’anime raggiunge appena i 23 minuti), l’opera si dimostra sveglia e grintosa, riuscendo a mantenere sempre alta la curiosità del pubblico, incatenato allo schermo anche da molteplici e affascinanti suggestioni. Inoltre mettendo in scena tre gruppi di amici, mostra pure tre diversi tipi di reazione di fronte all’occulto e accontenta così ogni spettatore: ci sono i tipici codardi a cui tremano le gambe; due insoliti “eroi” che di fronte ai mostruosi e leggendari Oni si rimboccano le maniche e li affrontano a viso aperto; altri due ragazzini, altruisti e legati da una forte amicizia, che si comportano dignitosamente a dispetto della grande paura.
Infine il lato tecnico. Questo è sicuramente l’aspetto sotto il quale Kakurenbo si mostra perfetto: interamente realizzato in computer grafica 3D, si oppone alla voga attuale di usare modelli disegnati a mano e con l’abile idea/trucco di far indossare delle maschere statiche ai protagonisti umani riduce il lavoro lungo e costoso da effettuare sui volti ed elude i miseri risultati che la computer grafica consegue quando ha a che fare con visi umani.

Edizione DvD

L’anime viene proposto in Italia dalla Dynit, alla quale dobbiamo rinnovare le lodi già espresse sopra per aver portato nel nostro paese un prodotto di così difficile commerciabilità come è un cortometraggio. La traccia video è ineccepibile, scevra d’ogni imperfezione, con una tonalità di colori adeguatissima all’anime e una pregevole definizione dei contorni. Altrettanto bene si può dire delle due tracce audio (giapponese, DTS 5.1 - italiano, DTS 5.1) che sfruttano a pieno il vostro impianto, dando al curato reparto sonoro lo spazio che merita. Decisamente soddisfacente è anche la quantità di extra presenti: ai soliti schede e trailer si affiancano infatti un making of, un backstage e due interviste (una a Syhuei Morita, sceneggiatore e animatore CG, l’altra a Daisuke Sajiki, designer e scenografo). Per ultimo confezione e prezzo: il classico amaray la prima; 14,99 euro il secondo, decisamente altino per un OAV di 23 minuti ma comprensibile se si considerano l’abbondanza di extra e la peculiarità del prodotto.

Kakurenbo - Nascosti Nel Buio Kakurenbo è uno dei prodotti più interessanti e affascinanti degli ultimi anni, un piccolo gioiello di neanche mezz’ora che riesce a superare i possibili imbarazzi derivanti dallo scarso tempo a disposizione creando un atmosfera da horror di primo ordine, non cadendo mai in eccessive banalità e dosando a perfezione azione, suspence e mistero. Il DVD pieno di extra addolcisce un po’ il conto fin troppo amaro (15 euro per meno di 25 minuti).