Recensione Kamandi

La recensione del fumetto Kamandi scritto da "Re" Jack Kirby

Recensione Kamandi
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K & K : il kamandi di Kirby

L'avveniristico Kamandi, l’ultimo ragazzo sulla terra, fu ideato e scritto dal “Re" Jack Kirby nel lontano 1972.
Kirby rimase al timone dell'opera fino al 32esimo numero ma la serie si avviò alla alla conclusione solamente venti numero dopo, ovverso col 52esimo numero uscito nel 1978, per opera di autori affermati come quali Gerry Conway, Dennis O'Neil e Steve Englehart.
Ora è Planeta De Agostini che ha raccolto e presentato in Italia i 32 numeri curati da Re Kirby in persona per un voluminoso balenottero editoriale di oltre 800 pagine, stranamente in bianco e nero.

L'ultimo ragazzo sulla faccia della terra

Kamandi è di fatto l’ultimo ragazzo rimasto sulla faccia della terra in una serie che nasce e si ispira ad un film cult di quegli anni, “Il Pianeta delle scimmie” (diretto da Franklin J. Schaffner nel 1968).
In un mondo post apocalittico, devastato da una guerra nucleare (evento che nel corso della serie ci viene presentato semplicemente come “Il Grande disastro”), al comando ci sono animali ormai antropomorfi; a differenza del film con Charlton Heston, Kirby lascia campo libero alla sua fantasia evolvendo tutta una serie di animali come leoni, tigri, gorilla, cani, etc. mentre gli umani di questo mondo sono regrediti ad un livello primordiale e vengono considerati esseri inferiori, al pari di animali domestici nel migliore dei casi oppure perseguitati e cacciati.
A conferma dell’ispirazione cinematografica sulla copertina del primo numero di Kamandi compaiono le rovine della Statua della Libertà, in maniera simile alla scena finale del film.
Carmine Infantino stesso, editor DC del’epoca, ha successivamente confermato questa fonte di ispirazione dichiarando che la serie stessa di Kamandi venne progettata solamente dopo che la DC perse la corsa all'acquisizione deii diritti per la riduzione fumettistica del film di Schaffner.
Ma le avventure dell’ultimo ragazzo della terra giravano già da tempo nella mente di Kirby che già aveva seminato lungo il suo percorso artistico i semi per la nascita di questa serie:
- il nome di Kamandi fu infatti riciclato da una striscia giornaliera del 1956 intitolata per l'appunto “Kamandi delle caverne”
- nel primo numero della seria Alarming Tales, settembre 57, il Re disegnò una storia intitolata “L’ultimo nemico” dove il protagonista era un viaggiatore del tempo capitato nell’anno 2514 in un mondo, dove gli esseri umani sono destinati all'estinzione, governato da una razza di tigri evolute assieme a cani e ratti.

Uno dei futuri possibili...

La Terra di Kamandi è un mondo del futuro dove a scrivere le regole sono degli animali intelligenti evoluti ed eretti come gorilla, tigri, cani, ghepardi e altri mammiferi.
Curioso è come altri animali non abbiano invece cambiato le loro sembianze ma siano saliti lungo i gradini della scala evolutiva arrivando fino al dono della parola; questo è il caso di serpenti, lucertole, delfini e orche.
Altri animali ancora, per effetto delle radiazioni seguite al Grande Disastro, sono invece mutati solamente nella forma e nelle dimensioni come è il caso degli insetti e dei crostacei.
L’evoluzione Kirbyana ha stranamente escluso i cavalli, rimasti allo stato che conosciamo, e utilizzati come mezzo di trasporto in un mondo de-tecnologizzato, anche se Kirby nel suo pazzo mosaico da fattoria degli animali orwelliana, forse influenzato da Francis o come omaggio, rende i muli parlanti.
Fin dalle prime pagine ci viene rivelato il destino degli Stati Uniti d'America scampati al Grande Disastro ma divisi in regioni e fazioni in lotta tra loro dove a governare troviamo gorilla guerrafondai, tigri coraggiose e saggi leoni.
Eccezion fatta per l'integra città di Chicago, la città ventosa, che invece è governata da una banda di gangster robotici mentre la capitale di Washington D.C. è ridotta allo streguo di una città fantasma.
Veniamo a sapere qualcosa anche sulle condizioni del Vecchio Mondo: la nostra Europa è governata da diverse razze animali, esempio è la cara e vecchia Inghilterra retta dall’ordine militare dei Bristish Bulldogs.
Il mondo di Kamandi è un possibile mondo del futuro, strappato e lacerato dal tessuto DC ma legato grazie ad un filo alla continuity della casa editrice, non sono infatti sopravvissuti gli eroi della Silver o della Golden Age ma qualcosa dell'epoca d'oro degli eroi è rimasta; così, per i lettori pià nostalgici, si rivela essere di sicuro interesse il numero 29 della serie, proprio sul finire del ciclo narrativo di Kirby, quando Kamandi scopre un feticcio, ovvero il costume del più grande eroe che il pianeta terra abbia mai avuto, Superman.
Il Kriptoniano è scomparso ma la sua leggenda è così grande che anche gli animali evoluti del mondo di Kamandi aspettano il suo ritorno e si contendono il costume rosso e blu come il più importante dei cimeli.
Bisogna però aggiungere che, in seguito alla sviluppo temporale del cosmo DC comic, vedi Crissi, Cris, Ora Zero, e tutte le recenti maxi saghe, la linea temporale di Kamandi fu poi riscritta e una delle prime apparizioni di un certo interesse dell'ultimo ragazzo del fututo è propria quella di Crisis on Infinte Earths, dove Kamandy viene convocato dal Monitor nella lotto contro l’Anti Monitor ma questa è tutta un’altra storia.

Kirby è morto! Viva il RE!

Jack Kirby. Serve aggiungere altro?
Chi di super eroi ne mastica abbastanza si è già scontrato innumerevoli volte con questo nome, chi invece è ancora agli inizi scoprirà col tempo l’importanza storica di questo personaggio, questo autore nel comic doom mondiale.
Riassumendo Kirby è stato co creatore di di quasi tutti i personaggi Marvel Comics. Tra i personaggi da lui elaborati ne ricordiamo solo alcuni come i Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man, gli X-Men, Silver Surfer,i Vendicatori, il Dottor Destino, Magneto, gli Inumani, Pantera Nera.
Alla DC Comics Kirby ha invece lavorato su una delle opere più complesse della sua vita: la saga dei Nuovi Dei, nota anche con il nome di Quarto Mondo, sviluppatasi attraverso testate come Superman's Pal, Jimmy Olsen, The New Gods Mister Miracle e The Forever People, creando personaggi del calibro di Darkseid, Scott Free Mister Miracle e sua moglie Big Barda.
Altre sue creazioni originali di importanza storica per la DC sono state O.M.A.C. (One Man Army Corps), ed Etrigan il demone.
Su Kamandi Kirby ha avuto la possibilità di far cavalcare a briglie sciolte la sua immensa fantasia, ha infatti potuto fare quello che voleva con una serie unlimited, inventandosi demiurgo di un mondo da riscrivere partendo da una tabula rasa ricca di storia, giocando e rigiocando con il destino della DC e con quello del mondo ma mai in maniera paternalistica (tipo l’Animal Man di Morrison per restare in casa della Distinta Concorrenza e per intenderci). Kamandi è un fumetto di fantascienza pura imbottigliato in un distillato di fantasia e disegnato dal solito tratto esplosivo del Re. Non vi basta?

Kamandi La serie di per se meriterebbe un dieci pieno ma purtroppo c'è qualcosa che rende imperfetto il tutto. Forse è la scelta di ripresentare Kamandi in bianco e nero, in stile DC Archives, accompagnata dalla decisione di confezionare il tutto in un unico volumone di 800 e oltre pagine al costo non contenuto di 33 euro. Meglio sarebbe stato presentare la serie a colori, dividendola in più volumi e diluendone il costo. Invece questa ristampa si presenta come un volume per avidi collezionisti e per questo motivo alla fine raggiunge soltanto la sufficienza.

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