Recensione L'invincibile Zambot 3

Altro grande ritorno dagli anni '80: Moon Attack!

Recensione L'invincibile Zambot 3
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Arriva Zambot 3!

Grazie agli accordi con la Sunrise (celebre casa giapponese produttrice, tra gli altri, di Gundam e Daitarn 3) Dynit porta in DVD con un’edizione degna di questo nome un’altra serie che ha caratterizzato il nostro panorama televisivo negli anni ’80, Zambot 3!
Tra i membri dello staff che hanno dato luce a questo cartone animato del ’77 troviamo un giovane Yoshiyuki Tomino, nome reso celebre per lo più da Gundam, suo futuro lavoro destinato a entrare nella storia (e a produrre anche un nutrito numero di sequel).
Tornando a Zambot 3, bisogna dire che nella vastità di anime robotici del periodo è riuscito a guadagnarsi il consenso e la memoria del pubblico, restando ancora vivo oggi, a trent’anni esatti di distanza.

La storia

Come vuole la tradizione del genere, il plot di base non è particolarmente elaborato.
Kappei sembra un ragazzino capace soltanto di mettersi nei guai, ma in realtà nelle sue vene scorre il sangue di una razza aliena. La sua famiglia infatti è ciò che rimane dei Jin, dinastia fuggita dal pianeta Biar in seguito all’attacco delle armate di Gaizok.
La storia però sembra ripetersi: Gaizok è di nuovo sul piede di guerra, questa volta sul pianeta Terra, ma per fortuna i discendenti dei Jin hanno tutto ciò che occorre per fronteggiare la minaccia, ovvero le macchine da guerra lasciate in eredità dopo la fuga. E’ così che Kappei si troverà quasi per caso a bordo dello Zambird, jet in grado di trasformarsi in robot, e fermerà gli attacchi dei Mecha Bust.
Ma presto gli insistenti Gaizok costringeranno i Jin a correre ai ripari e sfoderare l’intero arsenale, composto da altri due moduli, pilotati dai cugini di Kappei, Uchuta e Keiko, e che insieme possono unirsi per formare l’invincibile Zambot 3!

Come la stragrande maggioranza dei robotici dell’epoca, Zambot 3 mantiene una struttura episodica, caratterizzata dal classico mostro di turno e dal conseguente combattimento, tipicamente concluso con il famoso Moon Attack!
Ma cosa rende dunque questo anime diverso dalla miriade di cloni robotici? Di certo l’impegno profuso dagli autori per caratterizzare i personaggi e creare delle tematiche che toccassero il pubblico ha dato i suoi frutti. Per quanto accennati e trattati nell’ottica di un target giovane, argomenti come la guerra, in cui i giovani protagonisti sono gettati improvvisamente, e l’atteggiamento ottuso e ostile degli umani nei confronti della famiglia Jin, risultano senz’altro molto riusciti. A maggior ragione quest’ultimo elemento è evidenziato dalla mutazione dei rapporti tra Kappei e gli altri abitanti di Suruga, successivamente all’assunzione dei suoi compiti di protettore del pianeta.
Molti di questi elementi saranno in futuro ripresi, modellati e amplificati in maniera differente da altri anime; di certo Gundam eredita alcuni aspetti, ma guardando le cose da un certo punto di vista, si può dire che anche un Evangelion abbia in comune più di quanto non sembri a prima vista con questo Zambot 3 (per quanto siano analogie da prendere con le pinze).
Dal punto di vista visivo la serie paga ovviamente la sua veneranda età: i disegni sono senz’altro chiari ma in più di un’occasione gli effetti usati strappano più di un sorriso, segni tirati via figli di tecniche grafiche ormai andate.

Il DVD

Edizione di lusso per Zambot 3, sulla falsariga di quella di Daitarn 3.
Ottima la qualità video se si considera l’età dei master: brillanti i colori e nitidi i contorni. Anche i bordi del quadro risultano molto ben delineati.
Completo e soddisfacente il comparto audio. Accanto all’immancabile Giapponese in Dolby Digital 2.0, troviamo l’equivalente stereo in italiano in due versioni, ridoppiaggio recente la prima e doppiaggio storico la seconda. Quest’ultimo sarà caro a chi ricorda la serie, per quanto gli errori di traduzione e adattamento assieme ad una recitazione non sempre eccellente rendono la nuova versione decisamente preferibile. Infine per chi dispone delle attrezzature adatte, è presente anche una ricostruzione in Dolby Digital 5.1, la cui qualità è senza dubbio buona, nonostante questo tipo di operazioni su serie così vecchie non sia mai facilissima.
Particolarmente curati i menu, che vedono uno Zambot 3 in CG fare da sfondo e muoversi in base alle scelte effettuate: decisamente pregevole!
Per quanto concerne gli extra, sebbene quelli su disco non facciano gridare al miracolo (soliti trailer e sigle), all’interno della confezione troviamo un interessantissimo booklet a colori di 16 pagine contenente bozzetti illustrativi, riassunti degli episodi e due documenti esclusivi molto interessanti, un’invervista a Yoshiyuki Tomino e alcune dichiarazioni di altri due creatori della serie, Eiji Yamaura e Yoshitake Suzuki.

L'invincibile Zambot 3 Risulta abbastanza semplice tirare le conclusioni su questo Zambot 3. In quanto serie classica si porta dietro tutti i limiti del caso, e per quanto possegga alcuni elementi di spessore, resta pur sempre un anime robotico connotato da una certa ripetitività di fondo. Adatto senz’altro a chi vuole fare un tuffo nel passato (e l’eccellente edizione sarà un ulteriore stimolo) o a chi ha voglia di riscoprire i titoli che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese.