Lupin III: L'unione fa la forza - Tokyo Crisis, la Recensione del 10° special TV

Lupin III e Zenigata improbabili alleati in una missione volta a scongiurare terribili esperimenti: andiamo alla scoperta del 10° special TV.

Lupin III: L'unione fa la forza - Tokyo Crisis, la Recensione del 10° special TV
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Da oltre cinquant'anni, ormai, il franchise di Lupin III si arricchisce con serie televisive, film di animazione e speciali TV volti ad espandere l'immaginario creato dal leggendario Monkey Punch. Non sempre i prodotti realizzati risultano all'altezza delle aspettative o degli standard qualitativi imposti da alcune celebri produzioni, ma in linea di massima i fan della serie possono star tranquilli: ogni nuova pellicola su Lupin, seppur tra alti e bassi, riesce a intrattenere con piacevolezza. È il caso di Lupin III: L'unione fa la forza, il 10° special TV della serie anime che sarà trasmesso questa sera (sabato 2 giugno) su Italia 1, a partire dalle ore 00:00 circa.

Il tesoro dello shogun

Il 10° speciale televisivo fu trasmesso per la prima volta in Giappone il 24 luglio del 1998 ed è diretto da Toshiya Shinohara per TMS Entertainment: il titolo originale, peraltro, è Lupin III - Tokyo Crisis: Memories of Blaze, ma quando Mediaset trasmise per la prima volta la pellicola su Italia 1 (il 3 gennaio del 2002) decise di tradurlo con Lupin III: L'unione fa la forza. Il film ci porta nella caotica metropoli di Tokyo, nel corso in un'inaugurazione di un parco divertimenti. La struttura dovrebbe ospitare anche un importante museo dedicato al periodo Edo, un'epoca nota anche come Periodo Tokugawa: si tratta di una fase storica che intercorre tra l'inizio del 1600 e la fine del 1800, e che prende il nome dalla famiglia Tokugawa, che in quel lasso di tempo detenne il potere regio, politico e militare del Giappone. La capitale del regno era appunto la città di Edo, che molto presto sarebbe divenuta la moderna Tokyo - e più precisamente a partire dal 1969, un anno dopo la caduta dell'impero dei Tokugawa. Secondo il mito, Yoshinobu Tokugawa, ultimo discendente dello shogunato della potente e antica famiglia nipponica vissuto tra l'800 e i primi anni del Novecento, nascose nel sottosuolo della città un prezioso tesoro. L'obiettivo di Lupin e della sua banda, quindi, è proprio quello di recuperare i cimeli: la loro posizione, a quanto pare, è raffigurata in due lastre fotografiche presenti all'interno del neo-inaugurato museo di Tokyo.
Inutile dire che non sarà facile: secondo la leggenda, le lastre conterrebbero anche una formula segreta per la creazione di micidiali e forzuti super soldati, una specie di Graal che il proprietario della nuova struttura (Michael Suzuki) intende far suo a tutti i costi, inimicandosi il nostro amato ladro gentiluomo.

I fantasmi di Zenigata

C'è però un dettaglio che non dovrebbe essere per niente inusuale per i fan della serie: Keichi Zenigata, l'instancabile e sfortunato ispettore dell'Interpol il cui scopo nella vita è assicurare Lupin alla giustizia, è più che mai sulle tracce del suo arci-nemico di sempre, e si mette alle calcagna del protagonista. La fuga, ovviamente, volge a favore del ladro gentiluomo: un ennesimo fallimento, che porta i vertici delle forze dell'ordine giapponesi a destituire Zenigata, sospendendolo da un servizio che onora da moltissimi anni. L'ex ispettore cade in depressione, inizia a bere fino a ubriacarsi senza ritegno, quand'ecco che fa la conoscenza di Maria Ishiki, una giovane reporter che si ritrova a diversi occupare di uno Zenigata allo sbando. L'elemento più interessante di Lupin III: L'unione fa la forza è la scrittura dei personaggi, che in parte riscrive lo status quo di alcuni di essi (vedere il coinvolgimento tra Goemon Ishikawa e Fujiko Mine) o che ne esplora molto più a fondo la psiche: l'esempio più fulgido è proprio il lavoro svolto su Zenigata, qui elevato a co-protagonista insieme al buon vecchio Lupin. La depressione dell'ispettore e il suo rapporto con Maria Ishiki, della quale ben presto finirà per innamorarsi, si affiancano poi a un'improbabile alleanza proprio con il suo rivale di sempre, Lupin III, per fermare il piano di Michael Suzuki e impedire la creazione dei pericolosi super soldati.

Da contraltare ai pregi di Tokyo Crisis: Memories of Blaze fa il villain, Suzuki, fin troppo scialbo nella sua caratterizzazione e in relazione ad altri antagonisti comparsi sia nel passato che nel futuro del franchise: un elemento che, tuttavia, non mina eccessivamente la qualità generale di un prodotto che vuole celebrare in particolar modo il dualismo tra Lupin e Zenigata. Anche il comparto visivo rende giustizia ai character design più classici della serie, proponendo una buona estetica conditi da ottimi disegni. In generale, se c'è una cosa su cui raramente un prodotto audiovisivo di Lupin sbaglia, si tratta proprio della direzione artistica: sempre sopra le righe, gradevole e in linea con lo spirito generale dell'opera, seppur questa volta la regia della pellicola non regali particolari o memorabili picchi qualitativi in termini visivi.

Lupin III: L'unione fa la forza - Tokyo Crisis: Memories of Blaze Pur non proponendo una trama e un cattivo memorabili, Lupin III: L'unione fa la forza opera una buona scrittura sui personaggi e approfondisce in maniera interessante la psiche di Keichi Zenigata. Un buon comparto di disegni e la solita, ottima direzione artistica prestano tuttavia il fianco a una regia meno indimenticabile del solito.

6.9

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