Mob Psycho 100 Recensione: il folle manga di ONE, l'autore di One-Punch Man

Il nuovo manga di ONE è un'opera costantemente divisa tra il serio e il faceto, con un protagonista che ci ha ricordato in parte il buon Saitama.

Mob Psycho 100 Recensione: il folle manga di ONE, l'autore di One-Punch Man
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Mob Psycho 100 è sulla scena nipponica già da un paio d'anni: si tratta della nuova opera da "solista" di ONE, autore dell'acclamatissimo manga di One-Punch Man, che per l'occasione accantona la fruttuosa collaborazione con Yusuke Murata - storico disegnatore delle avventure di Saitama - e realizza da solo il suo nuovo lavoro, una storia tanto semplice quanto folle e demenziale ma che (esattamente come il suo protagonista) nasconde un potenziale latente semplicemente mostruoso. Vediamo di analizzare insieme il primo volume di Mob Psycho 100, che ha da poco debuttato in Italia grazie a Edizioni Star Comics.

Road to 100

Mob Psycho 100 parla di spiriti ed esorcismi come non li avete mai visti e racconta le peripezie di Shigeo Kageyama, altrimenti detto Mob: il protagonista è uno studente adolescente con poteri paranormali e che, in compagnia di assurdi comprimari, si ritroverà a vivere situazioni ancora più assurde. L'opera si apre in maniera atipica, presentandoci nelle prime pagine un personaggio che si rivelerà essere tutt'altro che il protagonista: si tratta di Reigen Arataka, un presunto spiritista che lavora su commissione, liberando persone apparentemente possedute da demoni. In realtà Reigen è tutt'altro che un vero esorcista, ma piuttosto un fanfarone che approfitta di vittime ignare per spillare parcelle salatissime in cambio di falsi esorcismi: per rendere il tutto credibile, Arataka si serve proprio di Mob e dei suoi reali poteri, dando vita in questo modo a una serie di esilaranti gag comiche. È questo l'intero fulcro dell'opera, la condizione che pone Mob come una vera e propria vittima degli eventi nel racconto imbastito nel primo volume del manga di ONE: Shigeo viene sfruttato e imbrogliato da quasi tutti i comprimari, ma c'è un piccolo dettaglio. Il potere di Mob, infatti, ha un certo limite di sopportazione, entro il quale esplode violentemente a discapito di tutti coloro che incontra: una sorta di indicatore percentuale immaginario che scorre inesorabilmente verso il numero 100, al termine del quale l'enorme potenza paranormale insita nel protagonista si riversa all'esterno.

Mob Psycho 100, per questo, si pone come un'opera generalmente comica, ma ogni situazione nasconde dietro di sé una serie di drammi: è in questa dicotomia che si gioca tutta la filosofia del lavoro di ONE, che alterna continuamente il serio e il faceto in un mix che, dal punto di vista narrativo, risulterà davvero interessante. Tra risate e drammi, il racconto del primo volume scorre piacevolmente anche attraverso una serie di piccole rivelazioni sulla psiche e il background del protagonista.

Tra Saitama e Mob

Mob Psycho 100 è un'opera estremamente semplice dal punto di vista visivo: noi abbiamo messo le mani sull'edizione variant, che reca in copertina una splendida illustrazione realizzata da un artista italiano. Si tratta di Marco Checchetto (del quale abbiamo ammirato e amato lo splendido lavoro sui fumetti di Star Wars), la cui interpretazione di Mob e del suo potere esplode nella cover variant del primo volume in tutta la sua spettacolarità e il suo dinamismo, un concetto quest'ultimo estremamente lontano dal tratto che utilizza ONE.

Eppure, come affermato in conferenza stampa durante Lucca Comics & Games 2017, l'autore del manga ha apprezzato così tanto il lavoro di Checchetto che ne ha richiesto una copia autografata. Tornando allo stile originale di Mob Psycho 100, ONE sfoggia un tratto decisamente minimalista, con linee piuttosto marcate ed esaltazione del grottesco.

Molti elementi in vignetta, come l'espressività del protagonista ma anche lo spirito di certe gag comiche, vi ricorderanno moltissimo l'estetica di Saitama in One-Punch Man, accentuando ancora di più certe forme o espressioni dalle sembianze decisamente astruse.Così come, in comune con Saitama, il protagonista condivide la sua condizione di emarginato, non tanto per il suo potere immenso e molto al di sopra di qualunque altra entità che incontreremo nel corso della storia, ma in particolare per la sua estrema mansuetudine, che lo porterà a subire passivamente tutte le azioni degli eccentrici comprimari della storia. Tuttavia, quando la situazione si fa più drammatica e il potere di Mob si riversa in tutta la sua violenza, il tratto si fa più duro e dettagliato, a partire dall'aspetto del nostro protagonista: il già citato dualismo tra comicità e dramma, quindi, si esplica anche dal punto di vista del comparto visivo di Mob Psycho 100, portandoci a leggere e ammirare un'opera che in tutto e per tutto è fuori dagli schemi.

Mob Psycho 100 Mob Psycho 100, com'è nel canone dello stile narrativo di ONE, è un'opera completamente fuori dagli schemi e che condivide con One-Punch Man (il lavoro principale dell'autore del manga) la costante dicotomia tra il serio e il faceto, che si esplica non soltanto nel racconto o nella caratterizzazione psicologica dei personaggi, ma anche nel character design e nell'estetica generale. Mob è un protagonista atipico, per certi versi simile al buon Saitama, ma vittima degli eventi e sfruttato dalla maggior parte degli eccentrici comprimari; tuttavia, quando il suo potere si riversa all'esterno, egli ci mostra tutto il suo carisma e il suo peso nella risoluzione degli eventi - come si confà all'eroe di ogni storia, d'altronde. Forse l'unico neo - che rappresenta, per certi versi, anche la vera sfida dell'opera - è il cercare di scrollarsi di dosso l'ombra di One-Punch Man, il cui spirito comico in alcuni frangenti si rende una palese musa ispiratrice per la sceneggiatura del manga. Il primo volume targato Edizioni Star Comics è una lettura interessante e dal potenziale davvero alto, complice anche la messa in vendita di una splendida edizione variant con una cover spettacolare firmata dal nostro Marco Checchetto. Non vediamo l'ora di mettere le mani sul secondo volume per scoprire gli sviluppi delle assurde vicende di Shigeo Kageyama e del suo maestro fanfarone, Reigen Arataka.