Murder Falcon: Heavy Metal, botte da orbi e tanta epicità

Murder Falcon è uno dei fumetti d'intrattenimento meglio concepiti degli ultimi anni. Proviamo a capirne insieme i motivi.

Murder Falcon: Heavy Metal, botte da orbi e tanta epicità
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Murder Falcon è una delle ultime fatiche del poliedrico artista Daniel Warren Johnson, qui in veste di autore completo. Il fumetto, pubblicato in Italia dalla casa editrice Saldapress (avete già letto il volume del 35° anniversario di Terminator?), narra le vicende di Jake, un musicista capace di richiamare, attraverso la potenza del Metal, un ipertrofico pennuto antropomorfo dotato di un braccio meccanico.
L'albo ci trasporta così in un mondo dove fantasy e musica si amalgamano senza soluzione di continuità, dando vita a uno dei fumetti d'intrattenimento più interessanti (e riusciti) degli ultimi anni.

La potenza dell'Heavy

L'opera non perde tempo a traghettarci in un coloratissimo mondo dove mostri giganti e pennuti antropomorfi dotati di arti bionici lottano tra loro senza esclusione di colpi.
Daniel Warren Johnson, sfruttando come base narrativa la più classica delle strutture fantasy - cioè quella in cui vediamo l'eroe inconsapevole impegnarsi al massimo per sconfiggere il signore oscuro di turno - ha saputo unire insieme una moltitudine di cifre stilistiche differenti per narrare una storia originale intrisa di pathos ed epica. Jake, il musicista protagonista della storia che tempo addietro ha deciso di mollare la carriera artistica in seguito a un grave problema personale, diventa l'ultimo baluardo dell'umanità, minacciata in questa storia da un dispotico tiranno mostruoso capace di nutrirsi del rancore e della paura delle persone. A supportare il protagonista nella sua difficile missione vi è Murder Falcon, un imponente pennuto guerriero proveniente da un'altra dimensione che trae le sue energie dal potere ancestrale del Metal.

Inizia per i due un epico viaggio all'insegna dell'amicizia e dell'azione, dove ad attenderli ci sono un sacco di creature mostruose pronti a farli fuori.
Il primo blocco dell'opera ricalca la struttura già vista in molti heist movie o in film cult come The Blues Brothers: vediamo Jake tentare di convincere i membri della sua ormai ex band a rimettersi insieme per debellare una volta per tutte le creature mostruose che minacciano il genere umano.
Il ritmo dell'opera si attesta su livelli ottimali grazie all'elevato numero di sequenze action presenti, in cui vediamo i vari musicisti sfruttare le loro abilità nel suonare gli strumenti per evocare i loro spiriti guardiani, che si autoalimentano proprio grazie al potere della musica.

Murder Falcon, il pennuto dotato di un braccio bionico spalla di Jake, può considerarsi uno dei leader del gruppo, capace grazie alla sua imponente struttura fisica e alla sua enorme forza di volontà di sconfiggere creature anche molto più grandi di lui.
Il protagonista Jake, così come i vari comprimari del racconto, risultano comunque di fondamentale importanza al fine degli scontri, dato che è proprio grazie a loro che le varie creature benevole riescono a trovare la forza per sconfiggere il male.
L'amicizia diventa quindi uno dei temi principali del racconto, tanto nel solido rapporto che lega i musicisti umani con i loro spiriti guida, quanto nelle relazioni interpersonali all'interno della band.
La musica riesce a diventare un vero e proprio collante capace di spronare chiunque a superare i propri limiti, così da far fronte a tutte le - talvolta enormi e quasi insormontabili - difficoltà che la vita ci pone davanti in numerose occasioni.

Epicità e introspezione

Nonostante un'impostazione narrativa che a primo acchito sembra basarsi esclusivamente su un lato esclusivamente ludico e scanzonato, con il proseguire della lettura ci si ritrova letteralmente travolti da una storia in cui serio e faceto si uniscono in maniera organica senza risultare mai fuori posto.
Spesso, infatti, in opere del genere si tende a dare importanza esclusivamente al lato estetico, tralasciando per certi versi lo storytelling.

Per quanto opere più vicine a una concezione situazionale come Mesmo Delivery o Shaolin Cowboy siano comunque delle piccole perle creative, Daniel Warren Johnson è riuscito a raggiungere uno step ulteriore donando al racconto una profondità emozionale non indifferente.

L'opera risulta così capace di coinvolgere un'ampia fetta di pubblico, in modo da catturare l'attenzione sia dei lettori amanti dei fumetti d'intrattenimento nudo e crudo, tanto quelli interessati maggiormente a un'avventura dai toni smaccatamente autoriali.

Il modo in cui l'autore ha deciso di affrontare il complesso tema della malattia risulta fuori da ogni tipo di retorica, puntando semplicemente nel raccontare alcune drammatiche situazioni lontano da qualsivoglia forma di sensazionalismo.

Murder Falcon è oltretutto un fumetto intriso di una sana epica postmoderna, capace di farsi prendere dannatamente sul serio dall'inizio alla fine grazie a un'ottima caratterizzazione dei personaggi.
Davvero di grande impatto anche i disegni, vicini per certi versi ad alcuni stilemi tipici dei comics supereroistici Marvel/DC uniti però a una cifra stilistica difficilmente etichettabile, capace di spaziare senza problemi dallo stile manga, al realistico all'underground.

Molto ben realizzato anche il senso di dinamismo dei vari movimenti, tanto negli umani intenti a suonare gli strumenti quanto nelle sequenze riguardanti la lotta tra creature mostruose.
Promosso a pieni voti anche il character design dei numerosi personaggi, su cui svetta per forza di cose Murder Falcon, capace di risultare iconico fin dalla sua prima apparizione.

Murder Falcon Daniel Warren Johnson è riuscito a creare un'opera soddisfacente sotto numerosi punti di vista. Murder Falcon è probabilmente uno dei fumetti d'intrattenimento meglio concepiti degli ultimi anni, capace di amalgamare perfettamente numerose influenze stilistiche differenti senza scadere mai nel banale. Un fumetto narrativamente solido e coinvolgente, supportato da un comparto tecnico fuori scala, capace di far felici tanto gli amanti dell'Heavy Metal quanto chi di musica non conosce assolutamente nulla. A quando l'adattamento cinematografico?

8.5