My Dress-up Darling Recensione: l'anime romcom dell'anno su Crunchyroll

My Dress-Up Darling si è imposto come la sorpresa della stagione invernale 2022, ma si merita tutto il successo che sta avendo? Ecco cosa ne pensiamo.

My Dress-up Darling Recensione: l'anime romcom dell'anno su Crunchyroll
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Quello delle commedie romantiche, o romcom, è uno dei generi più diffusi negli anime e manga, specie quando vedono al loro centro un contesto adolescenziale e quando condite dall'immancabile ecchi. Nel 2022 inoltrato diventa perciò sempre più difficile riuscire a spiccare in un filone ormai saturo, nel quale si ha la costante sensazione che sia già stato detto tutto. Eppure, nella stagione invernale conclusasi qualche settimana fa, una serie appartenente alla suddetta categoria ha saputo conquistare il pubblico imponendosi come un vero e proprio fenomeno di costume, capace di lottare quasi alla pari, per seguito e popolarità, con titoli mainstream come L'Attacco dei Giganti e Demon Slayer.

L'anime in questione è My Dress-up Darling dello studio Cloverworks, disponibile su Crunchyroll. Dopo avervi parlato del primo volume del manga da cui trae origine nella nostra anteprima di My Dress-up Darling, è arrivato il momento di tirare le somme sulla serie animata giunta al termine lo scorso marzo e di analizzare le ragioni che hanno decretato il suo grande successo, rendendola a conti fatti la sorpresa inaspettata di questa stagione.

Inseguire le proprie passioni

La serializzazione di My Dress-up Darling (titolo originale Sono bisuku doru wa koi o suru) inizia nel 2018 sulle pagine della rivista seinen Young Gangan di Square-Enix e porta la firma di Shinichi Fukuda, mangaka che a dispetto del nome tipicamente maschile con cui si firma è in realtà una donna.

L'opera, ancora in corso, conta attualmente otto volumi pubblicati ed è giunta nel nostro paese lo scorso gennaio grazie a J-Pop Manga, che l'ha annunciata in occasione del Lucca Comics and Games 2021. A seguito del successo di pubblico e critica ottenuto, l'adattamento animato viene confermato nell'aprile 2021 con l'inizio delle trasmissioni fissato per il periodo invernale dell'anno successivo. A occuparsi del progetto è lo studio Cloverworks (The Promised Neverland, Horimiya, Darling in the FranXX) per la regia di Keisuke Shinohara e la sceneggiatura di Yoriko Tomita. Altri membri dello staff degni di nota sono il character designer Kazumasa Ishida, qui anche direttore delle animazioni assieme a Jun Yamazaki, e il compositore Takeshi Nakatsuka. Tutti e 12 gli episodi di cui si compone My Dress-up Darling sono disponibili in streaming su Crunchyroll sottotitolati in italiano.

Il protagonista della storia è Wakana Gojo, un giovane studente al primo anno di liceo che sogna di diventare un abile artigiano di bambole hina, un particolare tipo di bambole ornamentali giapponesi molto in voga durante le festività, e per riuscirci si esercita quotidianamente nella bottega del nonno, con il quale convive essendo orfano.

A causa di questa sua passione, ritenuta non adatta ai ragazzi della sua età, Gojo è una persona dal carattere fortemente introverso, priva di fiducia in sé stessa e per nulla incline alle relazioni sociali. Ma la sua vita è destinata a cambiare per sempre dopo il fortuito incontro nella sartoria della scuola con la compagna di classe Marin Kitagawa.

Marin è l'esatto opposto di Gojo: dolce, solare, vivace, energica, ottimista e di conseguenza molto popolare nell'istituto. Tuttavia è anche molto goffa e imbranata, e per questo motivo non riesce a portare a compimento il suo obiettivo: realizzare un cosplay di Shizuku, la protagonista di una (fittizia) visual novel eroge da lei tanto amata.

Dopo aver scoperto in modo alquanto rocambolesco l'intensa passione di Marin, Gojo si offre di aiutarla a realizzare il costume di Shizuku grazie alle sue eccellenti abilità con il cucito. Nasce così tra i due un'inaspettata amicizia destinata, col tempo, a trasformarsi in qualcosa di più profondo.

Tutti pazzi per Marin

My Dress-up Darling è una romcom adolescenziale che, a conti fatti, per tempi e struttura non si differenzia troppo da molti altri esponenti del genere. Eppure, sin dall'uscita del primo episodio, la serie ha riscosso un immediato successo tra gli appassionati, diventando una delle più chiacchierate e celebrate e dominando le tendenze della stagione invernale.

Popolarità a cui hanno contribuito iniziative come i numerosi omaggi realizzati per ciascuna puntata - pensiamo alle illustrazioni dell'animation director Jun Yamazaki - e la pioggia di fan art e cosplay che ne è conseguita. L'impatto della serie animata è stato tale da far vendere al manga My Dress-up Darling 2 milioni di copie in più dall'inizio delle trasmissioni, portandone il totale in circolazione a più di 5 milioni. Quali sono le ragioni di questo straordinario e inaspettato successo? La prima è molto semplice, quasi scontata: la sua protagonista. In questi primi mesi del 2022 è scoppiata una vera e propria Marin Kitagawa-mania, che vale alla giovane gal (termine con cui si indica una particolare moda d'abbigliamento appariscente in voga tra le ragazze giapponesi) un posto tra i migliori personaggi femminili dell'anno. Difficile non rimanere conquistati dal suo entusiasmo, dalla sua positività, dalla sua sincera e contagiosa passione per il cosplay e per il mondo nerd, e soprattutto dal suo aspetto fisico. Da quest'ultimo punto di vista Marin è praticamente la ragazza ideale o quasi, e il suo fascino è reso ancora più magnetico dall'ottima performance vocale della doppiatrice Hina Suguta e dalla varietà di costumi da lei indossati nel corso degli episodi, a cominciare dalla sua amata Shizuku fino ad arrivare alla piccante succube al centro di uno dei momenti migliori della serie.

Proprio Marin ci permette di parlare di un argomento che rappresenta l'unico aspetto "controverso" (virgolette obbligatorie) dell'anime: il fanservice.

Se My Dress-up Darling ha visto aumentare la sua popolarità puntata dopo puntata, con altrettanta intensità una cospicua fetta di pubblico lo ha criticato per via dell'eccessiva enfasi posta sulle curve e sugli altri dettagli fisici della protagonista, spesso basandosi solo sui meme e sulle immagini decontestualizzate che giravano in rete. A nostro parere queste lamentele sono infondate e impoveriscono il contenuto della serie, perché My Dress-up Darling utilizza l'ecchi - componente ormai quasi imprescindibile se ci si rivolge al pubblico maschile - in modo molto equilibrato e mai fuori luogo, atto a rendere ancora più piacevoli e divertenti le numerose scene comiche di ogni episodio. Oltretutto, in un anime incentrato sul mondo del cosplay la presenza di corpi svestiti ci sembra decisamente contestualizzata. My Dress-up Darling, tuttavia, non è solo la sua bellissima protagonista. Se è vero che la serie è forse fin troppo Marin-centrica - da questo punto di vista non possiamo fare a meno di chiederci quale sarebbe stato il risultato finale senza di lei - grazie alle dimensioni ridotte anche il resto del cast riesce a guadagnarsi il giusto spazio.

A cominciare da Wakana Gojo, personaggio che diventa l'emblema del messaggio che l'autrice del manga vuole veicolare: quello di non chiudersi in sé stessi e di non avere alcuna vergogna a inseguire le proprie passioni, perché ci sarà sempre qualcuno disposto ad accoglierti e ad accettarti per quello che sei.

Una morale di fondo decisamente poco originale, ci mancherebbe, ma che non fa mai male ricordare anche nell'epoca che stiamo vivendo, soprattutto se ben sviluppata. Anche nel suo caso la performance del doppiatore Shoya Ishige è stata superlativa.

Degne di menzione e in grado di competere con la stessa Marin sono le sorelle Inui, Sajuna (detta Juju) e Shinju. La prima, nonostante l'aspetto da bambina, è una liceale conosciuta per le sue foto in cosplay molto belli e dettagliati, che posta solo online, e che si interessa a Gojo dopo aver notato l'ottima qualità del costume di Shizuku.

Shinju invece frequenta le scuole medie ma viene spesso scambiata per una ragazza più matura per via della sua altezza e dell'aspetto prosperoso, ed è la fotografa ufficiale di Juju anche se lei stessa cova il desiderio di cimentarsi prima o poi in un cosplay.

Nonostante la presenza abbastanza ridotta all'interno dello show, anche loro riescono a lasciare il segno e non vediamo l'ora di incontrarle nuovamente in una seconda stagione che verrà annunciata con tutta probabilità, alla luce dello straordinario successo di pubblico e critica.

Attenzione ai dettagli

Negli ultimi mesi è impossibile non notare la presenza nei palinsesti televisivi giapponesi di serie animate che migliorano tantissimo la resa visiva delle opere cartacee da cui traggono origine.

Il pensiero va immediatamente a L'Attacco dei Giganti e a Demon Slayer, senza dimenticare il delizioso Osama Ranking (leggete la nostra recensione di Osama Ranking). My Dress-up Darling non fa eccezione, e assieme ad Akebi Sailor Uniform conferma il periodo florido che sta vivendo lo studio Cloverworks. Pur trattandosi di una romcom, dunque di un genere che non ha certo bisogno di un comparto tecnico coi fiocchi per esprimere il suo potenziale, il lavoro svolto dallo staff è encomiabile e si contraddistingue per un'attenzione ai dettagli semplicemente incredibile, che traspone su schermo le già ottime tavole della mangaka Shinichi Fukuda impreziosendole ulteriormente. Le animazioni, i disegni, i colori, gli sfondi e la fotografia contribuiscono a rendere magica l'atmosfera che si respira, grazie anche alla presenza di inquadrature e scelte registiche inusuali per il medium, come nella straordinaria sequenza in cui Gojo e Marin si ritrovano a passeggiare in spiaggia (chi ha visto l'anime saprà subito a quale ci stiamo riferendo).

L'espressività dei personaggi è di altissimo livello e una buona parte del fascino di Marin è legato proprio alla maestria con cui gli animatori di Cloverworks hanno realizzato le sue movenze e le sue adorabili facce. Un'altra chicca che ci ha davvero sorpreso è la presenza di ben due "anime nell'anime".

Stiamo parlando di Flower Princess Blaze!!, la fittizia serie majokko amata sia da Marin che da Juju, che nella serie ottiene uno spazio considerevole laddove nel manga è presente solo in un paio di vignette; e della sequenza tratta dal film horror nell'episodio finale, completamente diversa per stile e atmosfera dal resto dello show ma così ben animata che molti appassionati (compreso chi vi scrive) ne vorrebbero realizzato un titolo a sé stante.

Anche le musiche hanno dato un contributo decisivo alla popolarità di My Dress-up Darling. Non tanto la colonna sonora di Takeshi Nakatsuka, comunque di buonissima fattura, quanto la coppia opening-ending. La sigla di apertura San San Days di Spira Spica ha conquistato tutti grazie al tono allegro e spensierato e alle bellissime immagini.

Quella di chiusura Koi no Yukue rappresenta invece il singolo di debutto della nota cosplayer e influencer Akari Akase, che nel video ufficiale della canzone appare vestita proprio da Marin Kitagawa e dagli altri personaggi da lei interpretati. Insomma, My Dress-up Darling è un anime esemplare non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche per quanto riguarda l'aspetto promozionale.

My Dress-up Darling My Dress-up Darling è la dimostrazione perfetta che non bisogna per forza reinventare la ruota per realizzare una storia fresca e divertente. Lo studio Cloverworks si supera e confeziona una romcom adolescenziale di tutto rispetto che amplifica i pregi dell’opera originale, dando vita a uno dei personaggi femminili più adorabili degli ultimi tempi senza eccedere col fanservice e con gli stereotipi. Il tema principale, quello del cosplay, è solamente la ciliegina sulla torta di un titolo che, per quanto ci riguarda, si merita il successo che ha avuto e sta avendo tuttora. Se apprezzate il genere e non l’avete ancora visto, correte subito su Crunchyroll a recuperarlo.

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