ONE PIECE FILM RED Recensione: i pirati di Oda a suon di musica

Il nuovo film di ONE PIECE introduce elementi visivi di freschezza per il franchise, non opportunamente bilanciati con la trama.

ONE PIECE FILM RED Recensione: i pirati di Oda a suon di musica
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Il successo stratosferico di ONE PIECE Film Red in Giappone passa per una serie di fattori. L'anime tratto dal manga di Eiichiro Oda, tanto per cominciare, attira sempre un pubblico a dir poco gigantesco nella terra del Sol Levante, e non solo. C'è poi da aggiungere che la presenza di Shanks il Rosso, da sempre uno dei personaggi più enigmatici e amati e adesso finalmente tornato al centro della trama del manga, ha fatto da elemento catalizzatore per gran parte dei fan. Infine non bisogna sottovalutare la firma dietro questo lungometraggio: Goro Taniguchi, regista di talento noto soprattutto per i suoi lavori con lo studio Sunrise e per aver diretto Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2.

In attesa di capire come ONE PIECE Film Red verrà accolto dalle platee italiane, abbiamo visto in anteprima la nuova pellicola con protagonisti i Pirati di Cappello di Paglia, in arrivo nelle nostre sale cinematografiche dal 1 dicembre grazie ad Anime Factory (da segnalare però che ONE PIECE Film Red uscirà in versione originale sottotitolato il 7 e l'8 novembre). Com'è stavolta l'avventura di Luffy e dei suoi inseparabili compagni pensata per il grande schermo?

Una voce di speranza

Per una serie di elementi narrativi che non stiamo qui ad anticiparvi, onde evitare di rovinarvi qualche sorpresa in caso non siate ancora in pari con l'opera principale, ONE PIECE Film Red è ambientato dopo l'arco del Paese di Wa. In ogni caso non temete: i riferimenti a quanto accaduto nel manga vengono appena accennati nel corso della pellicola, non fosse per alcune premesse e qualche personaggio che vengono dati per scontati.

Nonostante ciò, chi non è aggiornato sugli ultimi sviluppi non dovrebbe fare troppa fatica a comprendere tutto il sostrato narrativo, perché Red racconta sostanzialmente una storia inedita pur aggiungendo qualche sorprendente frammento di Lore alla mitologia originaria. Ciò non dovrebbe sorprendere: tutti i lungometraggi di ONE PIECE non sono in fondo che filler volti ad approfondire alcuni retroscena del mondo piratesco creato da Oda. In questo caso, come molti avranno intuito, le rivelazioni riguardano proprio l'imperatore che tanti anni or sono donò a Monkey D. Luffy il mitico cappello di paglia: scopriamo infatti che Shanks ha una figlia, Uta, che da piccola era solita giocare con il piccolo protagonista tra una scorribanda della ciurma del Rosso e l'altra, accompagnandosi alla banda di Shanks e intrattenendola con la sua splendida voce. Tuttavia un giorno, per motivi ignoti al nostro protagonista, Uta sparì dalla vita di tutti, abbandonando i suoi sogni d'avventure e ripudiando ogni legame con il suo genitore. Luffy la ritrova molti anni dopo, profondamente cambiata nello spirito e nelle ambizioni: Uta è adesso una star conosciuta in tutto il nuovo mondo, che infonde messaggi di pace e di speranza con i suoi spettacolari concerti.

Tuttavia la ragazza ha sviluppato un odio viscerale e profondo nei confronti dei pirati, che accusa di aver portato nel mondo soltanto paura e violenza. Il confronto tra la cantante e il capitano dei Mugiwara, che si ritrova coinvolto in una battaglia tra la giovane e altre ciurme, è inevitabile. E tra uno scontro e l'altro, tra canzoni e profezie, si fanno largo rivelazioni sulla vera natura di Uta e sul ruolo di Shanks nel passato della stessa.

Tra azione e introspezione

ONE PIECE Film Red è una pellicola piuttosto lunga. In quasi due ore di durata la trama si prende tutto il tempo necessario ad imbastire un mix fatto di azione, riflessioni e lunghi flashback volti a spiegare nel dettaglio il passato della determinata Uta. C'è da dire che è proprio la sceneggiatura a non convincere pienamente. Rispetto alle ultime incarnazioni cinematografiche del franchise, difatti, Red tenta di scavare a fondo nella psicologia dei suoi protagonisti - soprattutto per quanto riguarda i personaggi inediti - soffermandosi su tematiche piuttosto attuali .

Uta, in particolare, incarna la figura e la cultura delle idol, e tanto nelle sue azioni, quanto quanto nelle ragioni che la muovono, vi è una critica non troppo velata alla violenza e all'isteria sociale, ma anche alla forza delle parole e all'utilizzo della musica come strumento di pace universale.

Purtroppo, in questo marasma di contenuti e messaggi, il segmento centrale della pellicola finisce col diventare troppo confuso e denso di snodi differenti, perdendosi tra dialoghi prolissi e da un montaggio non proprio efficace. Anche l'utilizzo della musica, attraverso veri e propri spezzoni di cantato, appesantisce non poco il ritmo delle vicende, soprattutto perché dopo la prima ora la trama inizia a "parlarsi addosso", reiterando concetti e tematiche che forse avrebbero necessitato di una gestione più asciutta.

Per fortuna, comunque, che la controparte visiva del film è di assoluto pregio. ONE PIECE Film Red propone uno stile grafico del tutto in linea con l'ottimo Stampede (recuperate la nostra recensione di ONE PIECE Stampede per saperne di più), e in generale si mantiene molto vicino alla direzione artistica più recente introdotta nell'anime televisivo, superandolo di gran lunga in termini di qualità del tratto e delle animazioni. Sequenze squisitamente fluide e scontri mozzafiato evidenziano una componente tecnica di altissimo spessore e si alternano con una CGI mai invasiva, sfruttata perlopiù per animare i balli incredibilmente realistici di Uta - un personaggio che, al netto delle perplessità sulla scrittura, convince e farà innamorare i fan di Eiichiro Oda. Il fiore all'occhiello è sicuramente il design, non solo per lo stile con cui vengono tratteggiati i personaggi, ma soprattutto per quanto riguarda gli outfit: in pieno stile Oda, gli abiti e i colori sgargianti sfoggiati dall'imponente cast della pellicola ammaliano e sembrano usciti direttamente dal manga, un elemento che sicuramente farà felici tutti gli estimatori dell'opera cartacea.

Di grande originalità, comunque, sono le battaglie musicali derivate dal potere di Uta, un elemento sonoro e visivo che dona freschezza e novità alla componente action di ONE PIECE. Fino ad arrivare, poi, ad uno scontro finale che definire traboccante di fanservice potrebbe addirittura sminuire la portata di quanto messo in scena dallo staff di Taniguchi.

ONE PIECE FILM: RED In conclusione, ONE PIECE Film Red è un buon film rispetto agli standard dell’opera piratesca di Eiichiro Oda, ma forse un passo indietro rispetto al coinvolgente e ritmato Stampede. Pur raccontando tematiche molto attuali e messaggi di grande rilievo, la sceneggiatura si perde nella fase centrale, fin troppo prolissa e costellata di momenti musicali che finiscono col diventare stucchevoli. Difetti che comunque vengono ben bilanciati dalla controparte registica e visiva, che regalano momenti e battaglie davvero spettacolari e memorabili.

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