Recensione One Piece N° 59

Marineford è distrutta e Rufy non è in condizioni di combattere, chi risolverà la situazione?

Recensione One Piece N° 59
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Dopo un numero 58 esplosivo e pieno di novità, quest'uscita vuole segnare la fine della guerra tra le due fazioni e per farlo Oda usa tutte le sue massime tecniche artistiche. Con un'uscita ogni tre/quattro mesi, vi proponiamo ciò che rappresenta la nascita di una nuova era dei pirati. Due morti importanti coprono le pagine di questi due volumi, due morti che cambiano per sempre le regole del manga. Pubblicato da Star Comics, One Piece si direziona verso un proseguimento lento ma costante, e noi siamo sempre a vostra disposizione per raccontare ciò che succede, volume per volume.

Scambio di ruoli

Nel precedente volume abbiamo visto Ace e Barbabianca perire nello scontro contro gli ufficiali della marina. Rufy è ridotto in fin di vita e non riesce a capire cos'è accaduto realmente a suo fratello, così sono gli altri a doverlo salvare da morte certa. Diversi flashback ci mostrano la gioventù di Rufy e Ace e come si sono conosciuti. Intanto un nuovo pirata compare e segna l'inizio di una nuova era: Barbanera che, dopo aver assorbito i poteri di Barbabianca, diventa il pirata più potente di tutti i tempi. Gli ufficiali della marina, messi sotto tensione e alterati per il fallimento dell'esecuzione di Ace, decidono di eliminare quanti più pirati possibile. Sotto il cadavere di Barbabianca, morto in piedi, la battaglia continua. Cadono sul campo numerosi pirati e muoiono anche i soldati della marina, ma a volte un semplice uomo può porre fine ad una guerra usando come mezzo di comunicazione il linguaggio, chiunque egli sia. Se poi a dire di smettere di combattere è un uomo come Shanks il Rosso, allora la battaglia praticamente non ha più motivo per continuare. Con questo volume quindi, si conclude la battaglia per la liberazione di Ace, che ha posto fine all'epoca di Barbianca.

Ma quanto piacciono questi disegni!

Ogni volume della saga One Piece regala sempre delle emozioni nuove che non sono paragonabili a nessun altro numero. Da anni è la saga più amata e non riesce a scostarsi dai primi posti delle classifiche mondiali. Cos'ha di cosi speciale questo manga? Credo che la risposta sia molto difficile da dare ed è da ricercare nel suo complesso. I personaggi, anche se sempre uguali, mostrano lati nuovi, positivi o negativi che siano. Alla fine si finisce ad appassionarsi e trattare i pirati come se fossero vivi, con una coscienza propria. Le storie hanno sempre un giusto mix di humor e tragicità, che non stanca praticamente mai, ma anzi, intriga sempre più. La parte più spettacolare è sicuramente nascosta nei disegni, che perdono la loro staticità e acquistano una vita propria. Ogni disegno sembra uscire dalla pagina e materializzarsi nel luogo in cui si sta leggendo.
In questi ultimi due volumi abbiamo assistito alla più grande battaglia dell'universo di One Piece e alla divisione del manga, che ora ha raggiunto la sua seconda parte. I dialoghi del 59° numero non danno niente per scontato e non lasciano molto spazio alla libera immaginazione. La morte di Ace ha provocato in Rufy un vero collasso non solo energetico, ma soprattutto emotivo, e ora è costretto a farsi aiutare da tutti, perfino dal capitano Buggy che, come al solito, si rivela un codardo. L'unica cosa che lega i pirati uniti in questo numero è l'ultimo desiderio di Ace: salvare Rufy. Non tutti vogliono aiutare però. Barbanera, il cui unico compito è rubare i poteri dal defunto Barbabianca e diventare il più forte pirata sulla Terra, sicuramente sarà uno dei prossimi avversari della ciurma di Monkey D. Rufy. In attesa del 60° numero non ci resta che immaginare il seguito con la fantasia.

ONE PIECE Si conclude anche questo nuovo numero e ci lascia con il fiato sospeso perché la voglia di scoprire cosa succederà in futuro è tanta, ma purtroppo, per diversi motivi, le uscite sono state ritardate in modo esagerato. Il manga come al solito non delude nessun lettore e riesce a strappare una lacrimuccia ai fan più fedeli.