Recensione One Piece Yellow

Curiosità e approfondimenti sull'avventuroso mondo di One Piece

Recensione One Piece Yellow
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A lungo rimandato per motivi tecnici, ecco finalmente One Piece YELLOW arrivare sugli scaffali delle fumetterie italiane.
Trattasi, come chi già conosce o possiede i precedenti volumi RED e BLUE - editi nel 2003 sempre da Star Comics - avrà intuito, di una sorta di "espansione" rinnovata di questa particolare enciclopedia sul mondo creato da Eiichiro Oda.
Se i primi due volumi erano denominati "Grand Characters" e "Grand Data File", YELLOW viene invece presentato come "Grand Elements": nelle sue 301 pagine infatti, vengono esposti tutti gli elementi essenziali alla comprensione della trama del fumetto.
Si parte da un veloce bignami delle vicende, con l'indicazione dei volumi corrispondenti, per passare poi alla corposa sezione dedicata ai membri della ciurma di Cappello di Paglia, piena di informazioni utili sul passato dei membri, sulle loro abilità e attitudini. Le informazioni sono completamente rinnovate rispetto a quanto riportato nel volume RED, e sono presenti anche molte curiosità e diversi rimandi ilari che non mancheranno di strappare un sorriso ai lettori.
L'altra metà del volume è dedicata al viaggio affrontato dai nostri eroi: tutti i personaggi chiave (e non solo) da loro incontrati, le battaglie affrontate e i risultati conseguiti. La cosa che rende il volume particolarmente piacevole da leggere è l'esposizione delle vicende, tutt'altro che un mero elenco di nomi e fatti; gli approfondimenti sulle istituzioni e sulle motivazioni che spingono i personaggi sono infatti sempre interessanti e spesso anche pieni di buffi dettagli.
Parlando di divertenti approfondimenti, impossibile non citare i vari special "The Art of" ciascuno dedicato ad un particolare argomento (l'arte, la moda, la cucina) e presentato ognuno da un personaggio diverso.
Tutto il volume è inframezzato dagli "Special Time" appositamente realizzati dal Maestro Oda (e successivamente trasposti in animazione): brevi fumetti umoristici di tre pagine con protagonisti i personaggi di One Piece in versioni "alternative" (gangster, mostri mitologici etc.)
Il volume si chiude, infine, con ben sessanta pagine di "dizionario" sui termini particolari utilizzati nel mondo di One Piece.
Dopo il disastro della prima stampa del volume 51 (pieno non solo di refusi ma di veri e propri errori madornali di traduzione) molti fan erano dubbiosi sulla possibilità di avere una buona edizione italiana di un volume così ricco di nomi e dati.
Eppure, ora che abbiamo potuto visionarla, l'edizione italiana si presenta abbastanza bene, seppur non priva di difetti.
A cominciare dal prezzo (ben cinque euro): il volume è sì molto corposo, ma presenta appena tre pagine a colori e nessun elemento "di pregio" che lo faccia apparire effettivamente come un volume speciale.
Secondo, evidentissimo difetto, è la mancanza quasi totale di testi nei baloon degli approfondimenti: se i fumetti veri e propri sono stati infatti adeguatamente tradotti (e ci mancherebbe!) le vignette a contorno dell'enciclopedia, - estrapolate dai vari numeri del fumetto - sono tristemente vuote.
Trattasi chiaramente di un espediente per guadagnare tempo e non dover rimandare ulteriormente l'uscita del volume, già in ritardo di diversi mesi, ma è qualcosa che comunque va a discapito del pubblico. Molti fumetti avevano infatti una valenza di approfondimento, ma soprattutto, è davvero sgradevole l'effetto di certe pagine piene di baloon vuoti: dà la percezione di un prodotto non finito, lanciato sul mercato senza la dovuta cura e solo per accontentare la grande richiesta.
Non mancano, infine refusi e piccoli errori di traduzione, ma assolutamente niente di grave in confronto allo scempio perpetrato ai danni del volume 51 (anche se è doveroso segnalare come Star Comics abbia provveduto alla sostituzione).

One Piece Yellow One Piece Yellow è un volume interessantissimo e divertente, consigliato senza dubbio a tutti gli appassionati della serie e a chi invece l'ha seguita solo a tratti, magari in televisione, e vuole colmare le proprie lacune. Peccato però per l'approssimativa versione italiana: il peggio è stato scongiurato, ma siamo ancora lontani da un adattamento che renda giustizia all'originale e non scontenti, per un motivo o per l'altro, il suo pubblico.