Recensione Platinumhugen Ordian

Yu Kananase a bordo del Rimhugen

Recensione Platinumhugen Ordian
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Intro

Il mercato degli anime a stampo fantascientifico ha subito vari picchi nella storia delle serie animate giapponesi: fondamentalmente a metà degli anni novanta il sottogenere sci-fi in stile robotico subisce una mutazione in favore di qualcosa di nuovo, che interessasse nuove tematiche: la visionarietà di “Neo Genesis Evangelion” di Hideaki Anno ha di certo rivoluzionato l’ambito preso in analisi, dando inizio ad una serie di esperienze animate che cercheranno di emulare la carica espressiva del proprio padre fondatore; è proprio su questa scia che Masami Obari, dopo il già noto lavoro “Dangaioh - Hyper Combat Unit”, si ripropone di recente per la regia dell’anime “Platinumhungen Ordian”: le tematiche rispetto a “Dangaioh” cambiano e anche lo stile (ora curato da Fumihide Sai) si prospetta essere rinfrescato, ma il debito con il lavoro di Anno sembra essere ancora vasto e incolmabile.

Rimhungen pronti a partire

Yu Kananase è un giovane giapponese scavezzacollo senza lavoro, che riesce ad inserirsi, grazie al supporto dell’amico Ryo, all’interno di una organizzazione paramilitare denominata I.M.O (Organizzazione Militare Internazionale). Particolarità di questo gruppo d’intervento è il tipo di mezzi di battaglia meccanizzati utilizzati: i Rimhugen, solidi mech antropomorfi dotati di potenzialità combattive pressoché infinite; e ancor più incredibili sembrano le abilità di Yu, il quale dimostra una agilità senza limiti all’interno delle postazioni di comando. Non da meno sono i suoi compagni di squadra, il temibile Wolf, da tutti chiamato “l’imprendibile” per esser sopravvissuto ad una missione impossibile, e la dolce Nanna, amica di infanzia di Yu. Il gruppo tenderà a crescere con l’arrivo di una nuova misteriosa pilota dai capelli azzurri, Nell, serena quanto temibile in combattimento. Il caposquadra di questo gruppo di impavidi soldati a bordo dei loro mech, nasconde tuttavia qualcosa, un piano designato e segreto atto a svelare una verità più grande sulla vita di Yu, misteriosamente privato della memoria di alcuni eventi del suo passato.

C’era una volta “Evangelion”

Come già detto questo anime rievoca direttamente il lavoro di successo di Hideaki Anno: un progetto dichiaratamente post-evangelion quello di Obari, che cerca di recuperare l’alone di mistero e di visionarietà propria del prodotto di Anno. Ogni aspettativa si infrange tuttavia in una mancanza di linearità e omogeneità della sceneggiatura e del modo in cui questa si correla all’immagine; totalmente dimenticate nel corso della serie sono le piacevoli prospettive in fish-eye presenti solo nel pilota e i giochi di luce che regnano nei movimenti dei Rimhugen. Colori sfavillanti e spesso troppo vivaci sono alla base di ogni scena rendendo quasi stancante la visione del tutto; sono questi i fondamenti stilistici dell’animazione di Fumihide Sai che sembrano far fatica a distaccarsi dagli standard a cui è abituato il pubblico giapponese. La sceneggiatura, di per sé, ostenta una certa incoerenza, non per scelte che rispondono a secondi fini narrativi, ma per inadeguatezza di taluni scorci riguardanti l’ambientazione.

Dynit presenta

La Dynit presenta il primo di sei DVD dedicati alla serie “Platinumhugen Ordian” in una edizione degna di nota. Tralasciando questioni inerenti alla presentazione del pacchetto, i menù presentano la possibilità di navigare in maniera libera all’interno del disco, il quale si avvale di contenuti “extra” validi, in cui è possibile accedere alle schede dei personaggi, trailer e art gallery inerenti la serie animata. L’immagine, in 4:3, è ben elaborata in formato MPEG-2 e nel corso della riproduzione non si presentano errori di alcun genere; anche il doppiaggio (curato dalla Raflesia) è impeccabile, anche se la scelta di taluni doppiatori può risultare discutibile a livello stilistico: ad esempio, Cristiana Rossi (che i più la riconosceranno come la speaker del notiziario flash di MTV) donerà la sua voce a Nell, sfruttando le sfumature più tenui e sussurrate in modo tale che i dialoghi del personaggio sembrino quasi alieni ed estraniati; una scelta questa che si differenzia dal doppiaggio giapponese, più pragmatico e meno arzigogolato.
Classico quartetto in campo audio: tracce DD 2.0 in italiano e inglese accompagnate da DD e DTS 5.1. Pregevoli in particolar modo queste ultime due, con leggera supremazia di quella DTS.

Platinumhugen Ordian Platinumhugen Ordian è un’alternativa alle serie animate nipponiche fantascientifiche che cerca di insinuarsi nel filone robotico sulla scorta di “Neo Genesis Evangelion”. Niente di innovativo o rivoluzionario, quindi, sia dal punto di vista visivo che da quello riguardante la stesura del plot. Il DVD presentato dalla Dynit, come già detto, propone in maniera eccellente i primi quattro episodi della serie, affiancandoli a contenuti “extra” ben più organici e utili per la conoscenza del lavoro di Masami Obari.

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