Pokémon: Serie Sole e Luna - la Recensione dell'anime disponibile su Netflix

Finalmente è approdato per lo streaming la nuova serie dei celebri personaggi creati dalla Game Freak per grandi e piccini.

Pokémon: Serie Sole e Luna - la Recensione dell'anime disponibile su Netflix
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Parlare dei Pokémon fa tornare alla memoria, almeno per i più nostalgici, bei ricordi: passare intere ore davanti al Gameboy per diventare sempre più forti ed esperti, affrontando allenatori e Capipalestra di tutte le città; un lungo percorso per poter raggiungere la tanto agognata Lega Pokémon e affrontare i Superquattro. La serie videoludica creato da Satoshi Tajiri per Game Freak è più di un semplice videogame: i Pokémon sono aneddoti, chiacchierate e scambi con gli amici, trucchi per riuscire a catturare i mostri, per sconfiggere gli allenatori, e anche qualche leggenda metropolitana. Insomma, i mostriciattoli più famosi al mondo hanno formato intere generazioni e continuano a farlo anche con manga, action figures, film e soprattutto anime. Ed è proprio la serie del 1997 che è forse rimasta più impressa nelle menti degli appassionati di tutto il mondo, portando alla nascita di uno storico duo: Ash Ketchum e Pikachu. Nel 2016, con Pokémon: Serie Sole e Luna, si è raggiunta la ventesima reincarnazione e il successo non accenna a diminuire: i fan aspettano trepidanti la ventunesima, Pokémon: Serie Sole e Luna - Ultravventure, sebbene questa suddivisione in "micro-stagioni" sia una prerogativa solo delle versioni occidentali. Dopo essere passata su K2 e Disney XD, nel 2016, Sole e Luna è infine disponibile su Netflix.

Gotta catch ‘em all!

Tutti oramai conosciamo il mondo in cui le serie hanno luogo: Pokémon e umani vivono in perfetta armonia, ma spesso ci sono uomini che maltrattano e sfruttano le creature, che si sottomettono per rendere felici i padroni o per non subire più angherie. Allo stesso modo conosciamo Ash Ketchum, come se fosse uno dei nostri più cari amici, quasi un fratello: un ragazzo dal carattere solare, che non si arrende davanti a nessuna difficoltà, riuscendo sempre a trovare una soluzione. Ash sorprende sempre tutti, sia nella vita quotidiana che sul campo di battaglia, in cui dà il massimo di sé e a volte esce vittorioso, uscendo spesso fuori dagli schemi. Ha un sogno che lo porta a viaggiare in lungo e in largo: catturare il maggior numero di Pokémon e diventare il miglior allenatore del mondo. Il suo viaggio, però, è spesso ostacolato da altri allenatori e dal Team Rocket, un'organizzazione che vuole rapire i teneri "animaletti". Questa volta il nostro eterno ragazzo ha raggiunto, assieme alla madre, l'arcipelago di Alola (liberamente ispirato alle Hawaii), per consegnare un Uovo Pokémon allo studioso Manuel Oak, cugino del ben più celebre Samuel Oak, professore della prima serie. Nei primi giorni di visita, dopo essersi perso in una fitta e oscura foresta, insegue un Charizard cavalcato da un ragazzo; la curiosità lo spinge a raggiungere la Scuola di Pokémon, dove creature e allievi lavorano e studiano insieme. Per una fortuita coincidenza, il preside dell'istituto è proprio il professor Manuel Oak, il quale ha la brutta abitudine di fare freddure con i nomi delle creature che vivono al fianco degli umani. Ash rimane a dir poco incantato da quel meraviglioso ambiente, al punto da chiedere alla madre di restare lì a studiare assieme al fedelissimo compagno di viaggi Pikachu; la madre accetta senza obiettare, notando la passione nei suoi occhi. Nell'accademia Ash fa la conoscenza di altri studenti/allenatori: Ibis, Lylia, Suiren, Kawe, e Chrys. Durante il soggiorno, il nostro sognatore ottiene due oggetti che gli torneranno molto utili: il Pokédex Rotom, al cui interno è inserito Rotom, un'IA che ha una mentalità propria, riesce a interagire con tutti e identifica le nuove specie autoctone dell'isola; il secondo strumento è il Cerchio Z in cui è incastonato il Cristallo Z, che potenzia gli attacchi dei Pokémon, in base al tipo. Inizia così la nuova e entusiasmante avventura di Ash, che lo porterà a essere un passo più vicino a realizzare il suo sogno.

Una nuova avventura

La più grande caratteristica che accomuna le molteplici trasposizioni animate degli "animaletti" creati dalla Game Freak è la capacità di svecchiarsi, proponendo sempre qualcosa di nuovo, ma restando allo stesso tempo coerente, senza disorientare o creare confusione. Infatti, gli autori riescono sempre a introdurre nuovi elementi, senza cambiare meccaniche oramai note: ritroviamo i soliti Ash e Pikachu, che nel corso delle loro infinito peregrinare si imbattono nell'immancabile Team Rocket, che cerca sempre di rubare i Pokémon senza successo; ma il dinamico duo raggiunge nuovi luoghi, fa la conoscenza di nuovi personaggi, incontra nuove creature ed entra in possesso di nuovi oggetti che gli agevolano il viaggio. Questo rimodernamento è forse dovuto anche all'assenza di un'effettiva continuity narrativa: sebbene ci sia una trama generale (il viaggio di Ash per diventare il più grande allenatore del mondo), questa non è affatto intricata o difficile da seguire, risultando fruibile anche per il pubblico più giovane; piuttosto, assistiamo a un'alternanza di mini-trame, sviluppate spesso in episodi autoconclusivi; così facendo, lo svolgimento della trama principale si dispiega effettivamente solo in poche puntate. Lo abbiamo notato anche nella serie Sole e Luna: è normale assistere a numerosi episodi che spezzano il ritmo della narrazione, ma ci fanno conoscere le abitudini quotidiane dei comprimari, ampliandone il bagaglio conoscitivo, e approfondiscono sia il background delle creature di Ash, che i costumi dell'arcipelago. In questi momenti è palpabile l'importanza dell'amicizia, di non arrendersi mai davanti a nessuna difficoltà, di essere sempre disposti ad aiutare il prossimo, e di rispettare e amare gli animali, anche quando chiediamo loro di compiere un lavoro o uno sforzo per noi. Il tutto è accompagnato da immagini vivide e colorate, e da musiche evocative che ci hanno teletrasportato sulle spiagge dell'arcipelago americano, ad ammirare lo sconfinato oceano. Questa narrazione frammentaria a lungo andare potrebbe venire a noia e potrebbe far gravemente distogliere l'attenzione dall'effettiva trama e da avvenimenti importanti, che diventano irrilevanti e passano in secondo piano.

In Sole e Luna abbiamo assistito anche a un notevole restyling dei disegni, che gli danno un'anima tutta nuova: questo tipo di tratto è molto più curvilineo e meno curato di quello squadrato e spigoloso usato negli anni precedenti, accentuando la giovane età del protagonista e di tutti i suoi compagni di studio; questo tratto ha "colpito" anche i Pokémon, che ora sono meno definiti, ma riescono a trasmettere di più una sensazione di tenerezza, che i "primi" non riuscivano a dare. Viene fatto un grande uso delle deformazioni facciali caricaturali, che rispecchiano meglio alcune emozioni che non avrebbero potuto essere espresse in modo diverso: si passa da uno stile più rifinito e dettagliato - per esternare immensa collera e sbigottimento, rinunciando allo stile fanciullesco per espressioni più adulte degli interpreti - ad uno ancor più tondeggiante e deforme per mostrare paura e gioia. Degno di nota è anche il variegatissimo character design, ispirato ovviamente al videogame: non possiamo che restare meravigliati dinanzi alla grande inventiva dei disegnatori, che nel corso degli anni riescono a proporre Pokémon sempre più originali, eccezion fatta per alcuni che sono semplici rivisitazioni dei classici, definiti appunto "versioni di Alola". La grande abilità dei disegnatori nel gestire le scene raggiunge la massima espressione nel corso delle frenetiche e tanto attese Battaglie Pokémon, che sono forse la parte più viva di tutta la serie, in cui si assiste a un perfetto connubio tra disegni chiari e puliti, e un sonoro incalzante, che abbiamo notato avere molto in comune con le musiche di gioco.

Pokemon Sun and Moon I Pokémon sono un evergreen: tutti li conoscono, molti li amano. Dopo anni di serializzazione, finalmente ci viene proposto qualcosa di nuovo, sebbene limitato solo al comparto artistico. Questo nuovo design potrebbe piacere o non piacere, senza mezzi termini; forse questo tentativo di rinnovarsi era necessario per riuscire ad attirare una fetta maggiore di pubblico e richiamare a sé coloro che si erano allontanati oramai da tempo. Questa serie ha fatto riemergere, tuttavia, piacevoli ricordi che credevamo sepolti e potrebbe invogliare i fan di vecchia data a rispolverare la serie, approcciando le ultime incarnazioni videoludiche del franchise.

6.5