Recensione Rat Man - I Sacrificabili

Rat Man, Chuck Norris, Stallone e Steven Seagal contro Schwarzenegger e Godzilla.

Recensione Rat Man - I Sacrificabili
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Si è concluso da due giorni il nuovo ciclo di Mastro Ortolani. Ciclo riguardante i poderosi mercenari "sacrificabili" uniti contro la morte.
Più precisamente tale parodica squadra aveva il compito di portare Gesù sano e salvo al sinedrio per farlo crocifiggere. Quindi Rat Man, Stallone, Chuck Norris e Steven Seagal sono saltati a bordo delle loro motociclette e sono andati nella Gerusalemme di oltre 2000 anni fa. Domande?
A noi sembra tutto chiaro e logico ma, in fondo chi siamo noi per mettere in dubbio le trame del geologo più famoso d'Italia? Siamo al numero 85 di Rat-Man intitolato "Battaglia a Gerusalemme", ultima puntata di una storia divisa in quattro episodi, oltre 200 pagine di guerriglia, spargimenti di sangue e citazioni da action movie anni 80.
Roba grossa insomma.
Recensire un Rat-Man non è possibile, molti ci hanno provato ma solo pochi ci sono riusciti. Il fatto che, è risaputo, Rat-Man si legga in bagno, non influisce minimamente sulla sua qualità.
Le battute reggono come sempre e così la trama, tortuosa, riesce sempre a trovare riscontri epici e più profondi di quelli che potrebbe superficialmente suggerire.

Ma non abbiamo la spocchia di dirvi: "Rat-Man è divertente", sicuramente lo sapete già. Noi possiamo solo consigliarvi di comprarlo. Quando si parla di "fumetto italiano" le teste più muffose pensano subito a Tex o a Martin o ancora a Dylan ma nessuno pensa a Deboroh. Non ci soffermiamo nemmeno a chiederci il motivo, non ci interessa. L'unica cosa della quale dobbiamo prendere atto però è che Rat-Man è una realtà, una realtà solida e non può essere ignorata.
In termini di "sapore", il "prodotto" più affine al Ratto che ci viene in mente è Scrubs.
Prima di tutto i pochi di voi che non sanno nulla di Scrubs vadano subito a procurarsi le sue 8 serie e se lo guardino.
Per chi invece conosce il famoso serial... avrete già capito dove vogliamo andare a parare.
Avere capacità di sintesi fra la comicità demenziale e il dramma non è da tutti, tuttavia Rat-Man, proprio come Scrubs, riesce a riassumere magistralmente i due estremi emotivi con un'eleganza rara.

Da un lato abbiamo la pesantezza di un tema religioso, di una guerra e del sacrificio (per Scrubs la malattia e la morte), dall'altro invece abbiamo battute comiche, non-sense, situazioni al limite dell'onirico e cliché fumettistici.
Trovare un punto di unione fra le due tematiche ha un che di eroico. Scrubs può farti ridere e piangere in una sola puntata, Rat-Man divertire e riflettere su temi profondi in un solo albo. Come non amarlo?
Anche se è da parecchio che Leo Ortolani non sfrutta i suoi comprimari classici come Brakko, Jordan o Cinzia, riesce a coinvolgere il lettore abbastanza da fargli sentire il sapore di un "piano più grande", di un percorso che prima o poi riuscirà a unire tutti i puntini numerati.
Confidiamo quindi che questa piccola parodia nella parodia faccia parte di un percorso già tracciato ben più ampio e non sia solo un divertente "fuori programma".
Ma in verità noi siamo già certi che di questo si tratta e anche per suddetto motivo vi invitiamo a non considerare Rat-Man come un prodotto da "comprare saltuariamente per divertirsi" ma come una vera e propria collana da completare e seguire.

Forse è l'ultima volta che i sacrificabili affronteranno i Dimenticati, parodia di Arnold "The Governator" Schwarzenegger, Big Jim e Godzilla al soldo della Morte, quindi vi conviene informarvi sulla loro storia.
Anche perché il futuro numero 86 sembra nascondere nuove interessanti notizie riguardanti l'acerrima nemesi del Ratto. Ovvero l'Ombra.
I più attenti ricorderanno che tempo fa Valker era stato sconfitto da Rat-Man, ma sembra proprio che il mega cattivone della serie tornerà in perfetto stile comics villain.
Detto questo è meglio che flettiate i muscoli per precipitarvi nel vuoto prima che anche questo numero diventi introvabile come i suoi predecessori.
Senza contare che il numero 85 in particolare ci regala ben più pagine del solito andando a sconfinare anche nella posta e nelle consuete vignette di gioventù dell'autore: 72 pagine sono tante!

Rat Man Rat-Man va comprato e letto, non ci sono dubbi. L'unica domanda da porsi è “quando?” Leggerlo sulla linda porcellana bianca è tradizione e non ve lo sconsigliamo! Non ci roviniamo nemmeno a dargli un voto, scegliete voi quello che preferite purché sia sopra l'8!