Secret Empire 1: recensione del primo volume di Nick Spencer e Steve McNiven

Inizia ufficialmente qui l'Impero Segreto del malvagio Capitan America: complotti, ribellioni e un finale strappalacrime.

Secret Empire 1: recensione del primo volume di Nick Spencer e Steve McNiven
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Dopo un numero 0 uscito lo scorso 9 novembre - che fa da preludio insieme alle ultime iterazioni de Gli Eroi più potenti della Terra: Avengers, Incredibili Avengers e Capitan America 22 - inizia finalmente Secret Empire. Il primo volume dello sconvolgente maxi evento della Marvel, disegnato dal grande Steve "Old Man" McNiven e imbastito dal buon Nick Spencer, è disponibile dal 23 novembre in edicola e fumetteria: l'impero segreto di Capitan America, uno dei più terrificanti villain che la Marvel potesse concepire (almeno sulla carta, poi vedremo perché) è finalmente iniziato. Addentriamoci tra le pagine di Secret Empire, che finalmente potrà popolare anche l'editoria italiana grazie a Panini Comics.

Uniti resistiamo

Nell'importantissimo preludio abbiamo visto, dopo mesi di macchinazioni e complotti, realizzarsi il piano segreto di Steve Rogers: la maggior parte dei supereroi terrestri e cosmici è in trappola, tra chi è bloccato al di fuori dello scudo planetario voluto da Carol Danvers e chi è rinchiuso nella cupola oscura a New York. Diverse settimane dopo, la narrazione di Secret Empire 1 ci porta a conoscere il nuovo ordine sociale e politico instaurato da Cap: l'Hydra ha preso il controllo del governo degli Stati Uniti, indottrinando la popolazione e facendo credere a tutti che le istituzioni hanno utilizzato il cubo cosmico per celare l'oscura verità, e cioè che i terroristi dell'Hydra hanno in realtà vinto la Seconda Guerra Mondiale. Governando con pugno di ferro e utilizzando speciali forze di polizia, assistiamo alla rappresentazione di un vero e proprio stato fascista amministrato dal terrore. Saranno pochi, tuttavia, i baluardi che decideranno di resistere al regime di Capitan Hydra: un pugno di supereroi ribelli, infatti, sopravvive alla tremenda oppressione del nuovo governo, ma gli eventi finali dell'albo metteranno a dura prova anche i pochi eroi rimasti a difesa dei più deboli. Dopo un numero 0 scoppiettante dall'inizio alla fine, il primo volume di Secret Empire rallenta ragionevolmente il ritmo della narrazione, ma non per questo si rende meno interessante ai lettori: al fine di mostrare il nuovo status quo del mondo che avevamo appena imparato a conoscere con il nuovo assetto editoriale della Marvel, la penna di Spencer e la solita, egregia matita di McNiven ci portano tra le strade di Las Vegas, nei vicoli di New York, nelle scuole americane in cui il credo dell'Hydra è diventato il nuovo mantra da seguire; e poi nei covi, negli schermi in cui assistiamo disperati al tragico destino cui stanno andando incontro Capitan Marvel e i suoi, fino alle pagine finali del volumetto. Nelle ultime tavole torna il narratore misterioso, che racconta i terribili eventi con cui si conclude il primo numero di Secret Empire, rimandando a un secondo numero in cui sono già promessi altri, incredibili colpi di scena.

Divisi cadiamo

Nello scorso appuntamento avevamo espresso grande ammirazione per il "nuovo" Capitan America di Nick Spencer: lo Steve Rogers post Avengers Standoff ci ha impressionato per il suo carisma e per il modo in cui la Casa delle Idee ha imbastito le origini di Secret Empire numero dopo numero, andando a costruire un background notevolmente intricato e oscuro per il buon vecchio Cap. Le sensazioni rimangono le stesse, ma in Secret Empire 1 ci è sembrato di assistere a uno Steve diverso, più insicuro e incline a lasciarsi manovrare da chi tesse le fila del suo neonato e tremendo impero alle sue spalle. Il suo terribile potere decisionale sulla sorte di alcuni personaggi, di cui ci dà una tremenda prova già nelle ultime pagine del fumetto, sembra quasi passare in secondo piano rispetto ai possibili intrighi che verranno a formarsi tra i piani alti dell'Hydra: Zemo, Zola e gli altri seguaci di Rogers, tra cui la stessa Madame Hydra, potrebbero giocare ruoli molto più significativi nella trama dell'evento Marvel. L'appuntamento va dunque a Secret Empire 2, che in questa sua prima uscita ufficiale ci ha soddisfatto e riservato già alcune sorprese, in attesa che il conflitto tra Avengers e Hydra esploda in tutto il suo splendore.

Secret Empire Il primo numero ufficiale di Secret Empire, accompagnato questa volta dalla matita superba di Steve McNiven, ci porta alla scoperta di un mondo distopico, fascista e oppressivo. La narrazione si snoderà attraverso alcuni punti nevralgici, che per il momento viaggiano sull'asse che va dai piani alti dell'Hydra ai bassifondi di New York o altre città in cui si rintanano i pochi eroi rimasti a resistere contro il malvagio Capitan America - passando, invece, per Avengers, Ultimate e Guardiani della Galassia bloccati nello spazio o in una cupola oscura a New York. Il piano di Steve Rogers si è finalmente realizzato, ma proprio l'attuazione del suo sogno potrebbe rivelarsi la più grande debolezza di Capitan Hydra: un leader dal pugno di ferro che, tuttavia, potrebbe pagare il prezzo di aver messo al comando alcuni dei più temibili avversari nella storia di Capitan America e degli Avengers.