Shikimori's Not Just a Cutie Recensione: l'anime Crunchyroll non convince

Questo luglio si è concluso l'anime di Shikimori's Not Just A Cutie, un'opera altresì interessante ma non del tutto convincente.

Shikimori's Not Just a Cutie Recensione: l'anime Crunchyroll non convince
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Manga che vuole scavalcare i classici canoni maschio-femmina, Shikimori's Not Just A Cutie fa il suo primo debutto a febbraio 2019 su Magazine Pocket: rivista digitale e applicazione della casa editrice giapponese Kodansha. Realizzato dalle sapienti mani di Keigo Maki, l'opera è approdata su Crunchyroll con i suoi 12 episodi sviluppati da Doga Kobo, studio di animazione che ha lavorato anche a opere quali Koisuru Asteroid (vi lasciamo qui il trailer di lancio di Koisuru Asteroid).

Sebbene questo cour vanti di un blocco di episodi abbastanza ristretto, lo studio non è stato esente da problemi di produzione che hanno visto l'opera di Shikimori's Not Just A Cutie costretta a fermarsi a causa del Covid-19. Ma nonostante ciò, lo studio è riuscito a portare a compimento l'impresa, portando al suo pubblico la versione animata del romcom del sensei Maki.

Una trama sotto-sopra

Seguendo le vicissitudini di un protagonista fin troppo sfortunato, non risiede nella sua continua cattiva stella il vero fulcro di tutta la storia.

Izumi può infatti contare sull'aiuto della sua mirabile fidanzata Shikimori per riequilibrare le disgrazie a cui va incontro ogni giorno della sua vita fin da quando era un innocente bambino delle elementari. Non a caso, Shikimori sembra la ragazza perfetta: bellissima, alta, dolce, elegante, mai scontata. Ma non è certamente questa la caratteristica che più contraddistingue la dolce Shikimori dai capelli rosa: lei non è soltanto la più grande fortuna del povero Izumi, ma anche la sua più agguerrita guardia del corpo. Durante la storia avremmo modo di vederla in azione nelle più disparate situazioni in cui non soltanto dimostra il suo amore smisurato per Izumi, ma anche le sue incredibili "personalità nascoste".

Oltre ad avere delle eccellenti capacità fisiche (che si mostrano non soltanto nei diversi sport praticati dalla giovane), Shikimori tiene nascosto il lato più agguerrito del suo carattere facendolo trasparire solo quando Izumi viene coinvolto in avversità dettate dal destino. L'apparente innocenza della giovane lascia quindi il posto a un carattere freddo e intimidatorio, apparendo a tratti gelosa e iperprotettiva nei confronti della sua dolce metà.

Amore e commedia

Già dalle prime puntate, Shikimori's Not Just A Cutie si presenta come un'opera ricca di "rovesciamenti" in cui la principessa in pericolo non risulta essere il solito personaggio femminile dalla grazia incalcolabile, bensì il ragazzo protagonista. Izumi è infatti un personaggio dalle mille sfaccettature: dolce, ottimista e solare, ma caratterizzato (soprattutto per necessità di trama) da quel "piccolo" particolare che prende il nome di pericolosa sfortuna.

Particolarità che, sebbene sia stata inserita nella trama per un motivo che va oltre il semplice intrattenimento, a tratti risulta fin troppo esagerata e contorta. Ma è proprio questo a far risaltare ancora di più la vera protagonista dell'opera: Shikimori. Come già accennato poc'anzi, la vera Shikimori possiede un lato nascosto che, da ragazza dolce e delicata, la tramuta in una personalità dominante cool e tosta pronta ad affrontare qualsiasi insidia pur di proteggere il suo lui. Queste sono caratteristiche che lei cerca di reprimere ma che finiscono inevitabilmente per farla entrare in competizione persino con i suoi stessi amici e compagni di classe. Spesso potrebbe infatti ricordare Gasai Yuno di Mirai Nikki, ma senza quella componente yandere esageratamente marcata. Sta di fatto che, al di là delle premesse, i due protagonisti, si muovono in una trama lineare dalle sfumature romantiche in cui la loro storia d'amore invade del tutto la scena.

Come romcom non dovremmo stupirci che l'elemento romantico si piazzi come fulcro principale dell'intera opera. Non a caso, un'altra componente fondante è proprio la loro relazione, che si discosta dai soliti canoni classici di avvicinamento graduale. Infatti, la trama inizia con una storia già avviata da tempo in cui i due protagonisti vivono felici il loro legame in un contesto di reciproco affetto.

Scelta efficace per mostrare al meglio tutto ciò che il mangaka aveva da offrire, ma al contempo discutibile vista la mole di puntate impiegate prima di rispondere alla fatidica domanda: come si sono messi insieme? Durante la visione, parecchie (e forse anche troppe) saranno le puntate di transizione prima di riuscire a vedere qualcosa di concreto e rilevante per allietare la curiosità dello spettatore, che non attende altro se non vedere come è avvenuto il coronamento del sogno dei due protagonisti.

Sta di fatto che il loro amore è l'elemento che risalta di più: una passione sincera, profonda in cui vengono spesso evidenziate le emozioni più comuni di due innamorati. Pensieri che vengono accentuati vista la natura stessa dell'opera, ma che non si discostano poi tanto dalla realtà. Preoccupazioni, dubbi, domande, felicità o sofferenza vengono descritte con estrema grinta e veridicità tanto da poter essere definiti autentici. Il romanticismo fa quindi da padrone in Shikimori's Not Just A Cutie, esattamente come per il fattore comico che vede non solo i ruoli dei due protagonisti ribaltati, ma anche la presenza di situazioni assurde di normale sfortuna in cui la comicità (anche se non può essere definita come l'apice dell'ilarità) diviene trampolino per far esprimere la parte migliore di entrambi gli attori principali.

Sebbene il connubio tra romanticismo e humour sia ben equilibrato, purtroppo Shikimori's Not Just A Cutie risulta alquanto ridondante. Questo accade soprattutto all'inizio a causa della sua forte componente di uggiosa e lenta quotidianità. Caratteristica soverchiante che viene di poco sfumata verso la fine del cour grazie all'aggiunta di intrighi e flashback che regalano, con un leggero ritardo, un po' di corposità e brio alla serie.

Un buon comparto tecnico

Va detto che, nonostante gli alti e bassi che ci regala questa serie a livello di contenuti, il comparto tecnico non è da sottovalutare. Il lavoro dello studio Doga Kobo risulta notevole mentre esibisce ambientazioni dai toni romantici e delicati. I colori sono tenui e morbidi e mostrano allo spettatore momenti di estrema delicatezza e rilassamento che toccano l'apice del romanticismo durante gli innumerevoli tramonti che fanno da sfondo a molte scene della serie.

È proprio nella palette di colori scelta il connotato distintivo di Shikimori's Not Just A Cutie. Non sono soltanto gli sfondi ad essere ben inseriti in un contesto dove esaltano i soggetti in primo piano, ma sono proprio Izumi e Shikimori a possedere peculiarità che risaltano in un contesto incredibilmente normale. Non a caso, gli occhi sono il primo elemento distintivo a emergere fin dal primo episodio. Da colori incredibilmente vividi e accesi a una sfumatura quasi impercettibile, gli occhi dei protagonisti risplendono di particolari sgargianti permettendo di far spiccare tutte le loro diverse tonalità. Contrasto e armonia nelle iridi donano quindi tridimensionalità di anatomia. Lo stesso si può dire dei capelli: su Izumi e Shikimori i riflessi e i contrasti vengono marcati ancora più fortemente come per metterli in primo piano rispetto agli altri personaggi secondari.

Parlando proprio di loro, va detto che, nonostante il numero assai limitato di comprimari essi sanno contraddistinguersi molto bene non solo per via del loro aspetto fisico, bensì per le loro personalità distinte e caratterizzate. L'opera è stata pensata per approfondire almeno in parte anche i co-protagonisti, donando loro maggiore profondità vista la loro assidua presenza intorno alla coppia principale. Questo non implica che per ognuno di loro sia stata descritta una storia completa atta ad approfondirli totalmente, anzi, malgrado gli siano dedicati diversi spezzoni, pochi sono i momenti salienti volti a far empatizzare lo spettatore. Si parla comunque di sole 12 puntate, d'altronde.

Per il resto, i disegni sono abbastanza fedeli all'opera originale mentre la sensei Ai Kikuchi ricalca lo stile del mangaka sorvolando sulla componente più grezza e particolareggiata delle tavole. Un character design che si rispecchia molto anche sulle due sigle della serie animata: Honey Jet Coaster di Nasuo, e Route Blue di Yuki Nakashima che conclude ogni puntata con una melodia allegra, sottofondo di una simpatica riproduzione di un platform.

Anche per quanto concerne il doppiaggio non c'è nulla di rilevante da segnalare se non per le voci altamente calzanti dei due protagonisti dell'opera: Saori Onishi nei panni di Shikimori (voce di Chateau Dankworth in Love of Kill. Per chi fosse interessato ad approfondire, lasciamo qui la nostra recensione di Love of Kill) e Shuichiro Umeda per il timido Izumi (voce di Saybil di The Dawn Of The Witch).

Shikimori's Not Just a Cutie Esibendosi come romcom a ruoli invertiti, questa prima stagione di Shikimori’s Not Just A Cutie non convince del tutto il suo pubblico portando una storia dai tempi forse un po’ troppo dilatati che non riesce a far godere totalmente delle piccole bellezze presenti nell’opera. Va detto che l’anime tratto dal manga del sensei Keigo Maki non pecca assolutamente a livello grafico e sa mettere sapientemente in risalto le caratteristiche più spiccate dei suoi personaggi anche se, purtroppo, questo non compensa quel marcato senso di ridondanza ed eccessiva quotidianità di cui è intrisa questa stagione.

6.5