Recensione Sidooh

L'arte della spada non è mai stata così crudele...

Recensione Sidooh
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L'opera

“Sidooh” è la nuova opera di Tsutomu Takahashi, autore estremamente versatile, già noto in Italia per Jiraishin, Alive, Sky High e Tetsuwan Girl.
“Sidooh” rappresenta alla perfezione l’intento dell’autore di affrontare nuovi generi e nuove sfide, dal manga sportivo al poliziesco, dal paranormale al thriller, fino a quest’ultima opera, “Sidooh” per l’appunto, ove Takahashi cerca di calarsi in una realtà di stampo medioevale, con alterne fortune.

La Storia

Protagonisti di questo manga sono due fratelli, Shotaro e Gentaro Yukimura; poco più che bambini i due, già orfani del padre, perdono la madre a causa di una epidemia di colera. Un monaco decide quindi di prendersi cura dei giovani, ma ben presto anch’egli cade vittima della feroce malattia ed i due si ritrovano, neanche 14enni, soli e senza nulla se non la spada lasciatagli dal padre, un tempo valoroso guerriero.
Shotaro e Gentaro decidono quindi di incamminarsi verso Edo (nome di Tokyo all’epoca), desiderosi di apprendere le tecniche di spada e divenire anche loro straordinari combattenti.

Nel corso del loro viaggio i due ben presto si imbattono in una scena piuttosto singolare: nel mezzo di una foresta, nei pressi di una cascata una donna sta venendo seviziata da un uomo gigantesco ed invano cerca aiuto.
Decisi ad aiutarla, Shotaro e Gentaro ammazzano l’uomo che la stava torturando, ma la giovane donna viene uccisa sotto i loro occhi da un feroce spadaccino sopraggiunto in quel momento.
Lo spadaccino è Kyozo Asakura, uno spietato criminale che svolge il ruolo di sicario per il “villaggio del cuore puro”, un villaggio misterioso i cui abitanti vivono protetti da immense mura che li separano dal mondo esterno, dagli stessi considerato “impuro”.
Con la promessa di insegnargli le arti della scherma, il crudele Kyozo li porta con sé e li consegna ai propri capi, i quali ritenendo i due ragazzini degli “impuri” decidono di utilizzarli per la prova annuale cui si sottopongono i giovani membri del villaggio per dimostrare la loro lealtà al grande Rugi, il signore del villaggio.

Gentaro e Shotaro vengono così separati, e mentre il più piccolo viene costretto ad avere rapporti sessuali con le prostitute del villaggio, il più grande dei due viene rinchiuso in una cella al freddo ed al gelo in attesa del rito sacrificale. Nonostante il corpo fragile, spossato dalla prigionia e la scarsa conoscenza delle tecniche di scherma, la voglia di vivere di Shotaro è ben più grande di quanto sembri ed il giovane riesce ad uscire vincitore dal crudele rito di iniziazione, dimostrandosi così degno della stima del grande Rugi e divenendo, assieme a suo fratello membro a tutti gli effetti del villaggio. Una nuova vita si apre così dinanzi ai due ragazzi...

L'autore

Nato nel 1965 Tsutomu Takahashi è divenuto un popolare mangaka grazie a “Jiraishin”, un seinen hard boiled serializzato sulla rivista “Afternoon” di Kodansha dal 1992 al 1999 e raccolto poi in 19 Tankoubon. Nel 1999 ha realizzato “Alive”, opera in volume unico pubblicata su “Young Jump” per Shueisha. Nel 2000 l’autore è tornato a lavorare per Kodansha, realizzando la serie “Tetsuwan Girl”, pubblicata sul magazine “Morning”. Altri suoi lavori sono stati “Blue Heaven”, “Sky High”, “Sky High Karma” e lo stesso “Sidooh”, tutte opere pubblicate da Shueisha.
Sempre in cerca di nuove sfide, Takahashi (che ha annoverato tra i suoi assistenti anche Tsutomu Nihei, noto in italia per la serie “Blame”) ha recentemente partecipato anche alla realizzazione di alcuni anime quali “Gad Guard” ed “Ergo Proxy”.

L'edizione

L’edizione di Sidooh è piuttosto insolita: Panini, vuoi anche per giustificare il prezzo elevato di questo manga (5€), ha utilizzato una sovracopertina ed un formato simil tankobon di oltre 200 pagine, scelte certamente apprezzabili.
Di converso dobbiamo necessariamente sottolineare la pessima qualità della carta, estremamente ruvida e grossolana al punto tale da risultare perfino fastidiosa al tatto, ed assolutamente incapace di trattenere efficacemente l’inchiostro (spesso le pagine mostreranno quell’effetto “macchia sul bianco” ma vi basterà strofinare leggermente un dito su una qualsiasi di queste per notarlo).
Apprezzabile la scelta di adattare le onomatopee sulle tavole, decisione che rende più scorrevole e piacevole la lettura, buono inoltre l’adattamento dei dialoghi.

Nel complesso una edizione piuttosto insoddisfacente che, nonostante alcune buone intuizioni (il formato e l’adattamento su tutti), risulta minata da una carta davvero tra le peggiori che abbiamo mai potuto vedere in una edizione italiana.

Un tuffo indietro nel tempo?

L’idea di Takahashi appare certamente interessante: l’ambientazione medioevale, l’introduzione di personaggi carismatici come Kyozo o lo stesso Rugi, nonché la scelta singolare del “Villaggio dal cuore puro” e la carica di vera e propria esaltazione mista a fanatismo dei suoi abitanti, sembrano davvero racchiudere gli elementi necessari per confezionare un bel fumetto.
Purtroppo nonostante le premesse, l’opera sembra non ingranare pienamente, complice anche una penuria di dialoghi (davvero ridotti all’osso) ed una scarsa caratterizzazione dei suoi protagonisti.
Restano però valide le premesse di cui sopra, dunque solo il tempo ci potrà dire se “Sidooh” riuscirà a mantenere le promesse o finirà per essere una occasione sprecata.

Sidooh “Sidooh” è un manga singolare, nonostante una ambientazione abusata quale il Giappone medioevale che si rivede in tante opere da "Kenshin" a "Vagabond", da "L’immortale" a "Shigurui", da "Keiji" a "Kyomaru", Takahashi riesce ad introdurre elementi singolari ed affascinanti, totalmente assenti nelle altre opere contraddistinte da una ambientazione similare. Dobbiamo però constatare che le premesse non son state mantenute, ed a tutt’ora l’opera risulta piuttosto scialba e priva di mordente. A questo deve aggiungersi un prezzo piuttosto elevato nonostante le numerose pagine, ed una edizione davvero insoddisfacente. Un prodotto dunque indicato solo ai fan dell’autore ed a chi adora i manga storici, tenendo presente però che nonostante l’ambientazione e alcuni riferimenti l’autore certamente non cerca di realizzare una ricostruzione fedele della realtà dell’epoca.