Recensione Squadron Supreme: Hyperion vs. Nighthawk

Chi avrà la meglio? L' astuzia o la forza? La luce o l'oscurità?

Recensione Squadron Supreme: Hyperion vs. Nighthawk
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Hyperion vs Nighthawk

Terra 13916. Un mondo di una realtà alternativa, privo di supereroi e di uomini dotati di superpoteri. Questo fino alla fine degli anni Settanta, quando una misteriosa navicella entrò nell’orbita terrestre e cadde nel territorio degli Stati Uniti. Al suo interno venne trovato un bambino che il governo americano decise di prendere in custodia, insabbiando tutta la faccenda. Il piccolo, a cui fu stato dato il nome di Mark Milton, venne affidato ad una coppia di agenti segreti. Sin dalla tenera età, l’alieno rivelò di essere in possesso di poteri straordinari, fatto che spinse il governo a gestire la questione con la massima attenzione. Infatti, allevando il bambino nel rispetto degli ideali patriottici, gli Stati Uniti avrebbero avuto dalla loro parte un arma micidiale. La comparsa di Miton, alias Hyperion, scatenò tuttavia l’emergere di nuovi superesseri dall’ordinaria umanità. Alcuni di questi, sotto le direttive del governo, formarono lo Squadrone Supremo capeggiato dallo stesso Hyperion, con lo scopo di tenere sotto controllo quei loro simili che vanno contro la legge. E poi si distingueva Kyle Richmond, un ricco imprenditore, che di notte indossa i panni di Nighthawk, o Nottolone. Questi non è dotato di alcun potere, la sua forza infatti scaturisce dai rigidi ideali in cui crede, da un rigoroso addestramento atletico e da un arsenale ben fornito.

Faccia a faccia nell'inferno del Darfur

Nel 2003 il governo del Sudan cercò di eliminare due fazioni ribelli schierate contro di esso. Questo diede al governo la scusa per attuare un piano che, secondo molti, aveva da sempre voluto realizzare: liberarsi degli indigeni Fur, che convenientemente erano l’etnia a cui appartenevano i gruppi ribelli. La così detta pulizia etnica del Darfur. Il governo, tuttavia, non volle sporcarsi direttamente le mani e commissionò il lavoro sporco ad una milizia composta da mercenari assoldati. Durante uno dei numerosi scontri fra questi e le fazioni ribelli, si distingue un uomo, probabilmente un mercenario americano, che non essendo schierato da nessuna delle due parti, miete vittime tra le fila di entrambi gli schieramenti. Le sue incursioni inoltre si fanno sempre più frequenti e al termine di una di queste, sul campo di battaglia viene trovato, fra i resti di un carro armato, un pezzo di metallo molto particolare. La sua composizione chimica è infatti la stessa del metallo alieno utilizzato per costruire la navicella di Hyperion. Per questo motivo, Mark Milton viene inviato in Darfur per eliminare il mercenario che, a causa della sua nazionalità, rischia di coinvolgere gli Stati Uniti nel conflitto. Raggiunto il luogo, Hyperion impiega ben poco ad intuire la vera identità del mercenario, che si rivela essere niente di meno che Nighthawk. I due si scontrano e l’umano sembra avere la peggio: i suoi attacchi non hanno alcun effetto, come è normale che sia, visti i grandi poteri di cui è dotato Milton. Hyperion sta per porre fine allo scontro, quando i colpi che riceve da Nighthawk d’un tratto hanno il loro effetto recandogli dolore, sensazione che non aveva mai provato in vita sua. Nottolone ha così in pugno il superessere. Il suo scopo è quello di sensibilizzarlo ai fatti che sconvolgono il Sudan e di usare i suoi immensi poteri per porre fine al conflitto. Ma attraverso quale astuto stratagemma riesce ad avere la meglio sulle soverchiante forza dell’alieno? E perchè il governo americano permette che il genocidio del Darfur si protragga nel tempo?

Realizzazione

La trama, ideata da Marc Guggenheim (CSI: Miami, Wolverine, Blade), è semplice, non particolarmente articolata. Le vicende sono narrate attraverso numerosi flashback, inseriti per rivelare gradualmente i punti di snodo essenziali della storia. Molti di questi episodi sono raccontati sia attraverso gli occhi di Hyperion sia attraverso quelli di Nighthawk. Tale modus narrandi dà la possibilità al lettore di accedere ai pensieri e quindi alle personalità di entrambi i protagonisti, rendendo però la trama leggermente ripetitiva. I disegni di Paul Gulacy (Shang-Chi: Master of Kung Fu) deficiano in accuratezza. Infatti nell’albo, accanto a stupendi primi piani dei protagonisti e dinamiche scene d’azione, troverete scene che vi porteranno a credere che il disegnatore necessiti di qualche lezione di anatomia umana. Talvolta, anche dei piccoli particolari, come la bocca o il viso di qualche personaggio, sono disegnati in modo indecente, non a causa di incapacità, ma per un’evidente negligenza e trascuratezza da parte del disegnatore.
Il contesto in cui si svolgono le vicende ha sicuramente un certo peso. Guggenheim, non solo ha voluto che venisse rappresentato la brutalità del genocidio, ma ha anche voluto comunicare che sebbene dotato di superpoteri, un solo uomo non può porre fine a tale questioni. C’è bisogno di un impegno costante e prolungato nel tempo da parte di tutti. E quando usare la forza non serve più a niente, offrire aiuto umanitario è l’azione migliore, aspettando che il destino faccia il suo corso e che la situazione si stabilizzi.

Squadron Supreme: Hyperion vs. Nighthawk L’albo 100% Marvel Max Hyperion vs Nighthawk è complessivamente piacevole da leggere, sebbene i disegni non siano perfetti. Chi segue le vicende della Terra 13916 e dello Squadrone Supremo deve assolutamente aggiungere questo volume alla propria collezione.