Sword Art Online Progressive: recensione del manga incentrato su Asuna

Pubblicata in Italia da J-POP, la prima serie a fumetti di Sword Art Online: Progressive racconta la storia di Aincrad da un punto di vista inedito.

Sword Art Online Progressive: recensione del manga incentrato su Asuna
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Quella del 6 novembre 2022 è una data che nessun fan di Sword Art Online potrà mai dimenticare, in quanto nell'universo immaginato dal sensei Reki Kawahara ha segnato l'inizio del famigerato "incidente SAO". Attirati dall'idea di esplorare un MMORPG in realtà virtuale - da qui il nome VRMMORPG - in quella sfortunata data diecimila giocatori nipponici vennero infatti intrappolati all'interno di un Death Game, ossia un gioco privo della funzione di logout e che costringeva i giocatori intenzionati a tornare nel mondo reale a sconfiggere il boss del centesimo e ultimo piano del castello fluttuante di Aincrad. Come se la prigionia all'interno del mondo virtuale non fosse già abbastanza, SAO aveva un'altra peculiare caratteristica: qualunque giocatore deceduto all'interno del gioco sarebbe andato incontro al medesimo destino persino all'esterno, in quanto il dispositivo chiamato NerveGear ne avrebbe fritto il cervello.

Sono trascorsi quasi nove anni dalla prima volta che abbiamo visionato il primissimo episodio della prima serie televisiva di Sword Art Online (a proposito, qui trovate la nostra recensione di Sword Art Online), e da allora abbiamo accompagnato Kirito e gli altri protagonisti dei franchise in realtà virtuali sempre diverse e più affascinanti delle precedenti. Eppure ancora oggi non sappiamo quasi nulla di Aincrad, poiché i quattordici episodi dedicati al primo arco narrativo di SAO ci hanno mostrato soltanto una minuscola porzione delle vicissitudini ambientate tra le mura del castello fluttuante e dei due lunghi anni in cui Asuna e gli altri hanno dovuto lottare con tutte le loro forze per poter sopravvivere.

Per questo motivo l'autore Reki Kawahara, che già da un paio d'anni si sta dedicando alla realizzazione dell'arco narrativo di Unital Ring, nel 2012 ha dato il via al progetto intitolato Sword Art Online: Progressive, ovvero una serie di romanzi atti a raccontare giorno per giorno le vicende di Aincrad, consentendo ai fan di scoprirne finalmente tutti i segreti. In attesa che il primo lungometraggio d'animazione del progetto veda la luce, abbiamo recentemente letto i sette volumi che compongono la prima serie dell'adattamento a fumetti di Sword Art Online: Progressive e di seguito ve ne proponiamo le nostre impressioni.

Come una stella cadente

Prima di analizzare nel dettaglio il prodotto è necessario precisare che, mentre la maggior parte dei romanzi e degli anime dedicati alla serie principale di Sword Art Online sono solitamente incentrati su Kirigaya Kazuto, le vicende di Progressive sono invece raccontate dal punto di vista di Yuuki Asuna. Un'attraente eroina che nella prima serie di SAO sembrava raggiante e spensierata, ma che solo nelle opere successive ci ha mostrato la sua fragilità e le problematiche che ha dovuto fronteggiare sin dall'infanzia. Secondogenita dello stimato presidente della compagnia RECT Inc., sin da bambina Asuna ha infatti ricevuto un'istruzione alquanto rigorosa dalla propria madre, una donna molto severa e distaccata che per tanti anni ha costretto la figlia a eccellere in qualsiasi cosa facesse. Se gli adattamenti animati di SAO hanno esplorato le difficoltà familiari di Asuna soltanto a partire dalla seconda metà della seconda serie televisiva (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Sword Art Online 2), Progressive parte proprio da quelle, precisando che il VRMMORPG sia stato l'unica vera distrazione che la studentessa modella si sia concessa in tanti anni: un passatempo che doveva rappresentare un'innocua e occasionale evasione dai doveri verso la propria famiglia, ma che come sappiamo si è invece tramutato in una lunga e impervia deviazione dal percorso che la madre aveva stabilito per la nostra beniamina.

Tra flashback e incubi sulla vita che conduceva prima di restare intrappolata in SAO, la storia di Asuna narrata in Progressive ha inizio il 19 novembre 2022, ossia due settimane dopo l'inaugurazione ufficiale del VRMMORPG: sebbene duemila giocatori abbiano già incontrato la morte, il primo livello del gioco non è ancora stato completato. Rassegnata all'idea che raggiungere il centesimo piano del castello sia un'impresa irrealizzabile, la debole e inesperta fanciulla attende ormai l'arrivo della propria fine, ma nel frattempo continua a combattere senza mai risparmiarsi, allo scopo di rimanere fedele a sé stessa e dimostrare di aver lottato con tutte le sue forze.

A scuoterla sono l'informatrice Argo e lo stesso Kirito, che nell'arco di qualche settimana le salva la vita per ben due volte, accendendo nella principiante il desidero di diventare più forte di chiunque altro e di non aver rimpianti. E così, a distanza di poche ore dal secondo incontro con lo spadaccino impiccione che giunge sempre nel momento opportuno, Asuna partecipa quasi per caso alla riunione strategica organizzata da Diavel, ignorando che il raid finalizzato a sconfiggere il boss del primo piano di Aincrad sarà soltanto il primo passo verso il suo agognato e radicale cambiamento.

Agli occhi di coloro che conoscono già a menadito la trama della prima serie televisiva di SAO, gli eventi di Progressive potrebbero quindi apparire al pari di piccole retcon, ma la realtà è ben diversa.

Dal momento che il primo romanzo vero e proprio di Sword Art Online partiva già dal 74° piano di Aincrad, gli sceneggiatori dell'anime dovettero basare i primi due episodi sul contenuto del primissimo volume di Progressive. Se tra le due opere vi sono piccole differenze, che in ogni caso non possono essere definite incongruenze, è dovuto soltanto alla necessità di riassumere la conquista del primo piano di Aincrad in un solo episodio, che difatti costrinse lo staff della serie tv ad apportare dei ragionevoli tagli e qualche modifica alla sceneggiatura. Progressive, insomma, non è una retcon e nemmeno un reboot, in quanto si colloca perfettamente nel canone di SAO e si limita a espanderne la mitologia.

Un'iniezione di verve

Se i continui salti temporali compiuti dall'anime di Sword Art Online hanno fatto sì che Asuna diventasse una top player nell'arco di pochissimi episodi, in Progressive vengono invece esplorate le ragioni che pian piano hanno spinto la spadaccina a diventare addirittura uno dei leader dell'avanguardia, nonché una fonte di ispirazione per tanti altri giocatori.

Va comunque precisato che in Progressive il personaggio di Asuna è molto diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere attraverso gli anime del franchise, poiché la maestra nell'uso dello stocco è stata dotata di una caratterizzazione molto più ricca e complessa. Mentre l'adattamento animato la dipingeva come una ragazza solare e un po' goffa, in Progressive vengono fuori delle sfaccettature inedite e inaspettate dell'eroina, come la vena rancorosa e un po' vendicativa che molto spesso si traduce con scatti di collera e sguardi a dir poco terrificanti.

Tratti credibili e consoni alle situazioni che la vedono coinvolta durante il racconto, e che inevitabilmente si riflettono anche sul burrascoso rapporto col compagno di squadra Kirito, dando vita a frequenti battibecchi, una rivalità che nelle battaglie porta entrambi i guerrieri a tenere a voce alta il conto dei nemici sconfitti, tante situazioni imbarazzanti, divertenti equivoci e persino dei doppi sensi abbastanza espliciti. Non a caso, questo primo adattamento di Sword Art Online: Progressivo è rivolto a un target un tantino più maturo del solito, in quanto presenta non solo qualche scena di nudo e un leggerissimo eros, ma il comportamento dei due protagonisti è stato adattato di conseguenza: se da una parte Asuna tende costantemente a pensar male del partner e a punirlo per le involontarie (e un po' fortunate) sbirciatine, dall'altra Kirito risulta meno ottuso e al contrario si mostra inaspettatamente intraprendente.

Accorgimenti che hanno finito per rendere più convincenti sia i due protagonisti che il mondo che li circonda. Difatti, non solo gli autori hanno arricchito persino la caratterizzazione di personaggi originariamente trascurati come Argo e Kibaou, concordando loro un ruolo maggiore nell'economia dell'intreccio, ma Progressive si distingue dalle altre incarnazioni del franchise grazie a un'accurata operazione di world building che tra le altre cose ci ha spiegato finalmente il reale motivo per cui su Aincrad non ci sia alcuna forma di magia.

Oltre a introdurre diverse location inedite come il regno elfico di Lyusula da cui proviene Kizmel (un personaggio che abbiamo conosciuto nel videogioco Sword Art Online: Hollow Realization), l'opera dedica molto spazio agli elementi ruolistici tipici dei MMORPG, come la necessità di migliorare l'equipaggiamento e il funzionamento delle varie skill di spada, che nell'anime sono stati invece minimizzati a causa di tempistiche sfavorevoli. In particolare abbiamo apprezzato gli inediti retroscena legati alla sfera sociale, come ad esempio gli sforzi compiuti da Diavel nel tentativo di appianare le divergenze tra beta tester e principianti, senza dimenticare le dettagliate informazioni aggiuntive circa il tasso di mortalità dei veterani, in realtà pari al doppio dei beginner a causa delle modifiche apportate al gioco durante la transizione dalla versione di prova a quella ufficiale.

Un'autentica rivelazione

Sono ormai una quindicina i manga tratti dall'universo di SAO, ma sul piano prettamente artistico il primo adattamento di Progressive è in assoluto uno dei più soddisfacenti. Il tratto morbido dell'illustratore Kiseki Himura ci ha infatti regalato dei personaggi estremamente espressivi, dei primi piani molto dettagliati e caratterizzati da chiaroscuri efficaci, e non per ultimi dei combattimenti che brillano per coreografia e dinamismo. Altrettanto pregevole è poi il lavoro svolto sul fronte degli effetti speciali, come i bagliori che accompagno l'attivazione delle sword skird, lo scambio di colpi o il cambio di equipaggiamento, senza dimenticare la cura riposta nella creazione di sfondi complessi e ricchi di particolari, come gli interni delle locande, i vivaci paesaggi rurali o le gigantesche arene in cui hanno luogo le mortali battaglie coi boss di fine piano.

Sword Art Online: Progressive Prestando la giusta attenzione alla quotidianità dei suoi attori e al costante senso di perdita scaturito dalla morte di migliaia di giocatori, questo primo adattamento di Sword Art Online: Progressive ci ha regalato un racconto assai più maturo del previsto, che anche grazie alle sfaccettature inedite dei suoi protagonisti - come il comportamento spesso provocatorio di Asuna - è stato in grado di arricchire uno degli archi narrativi più riusciti e apprezzati dai fan di SAO. L’opera mira non solo a colmare gli immensi buchi narrativi lasciati a suo tempo dalla serie principale, ma addirittura introduce o comunque ridefinisce delle figure che avranno un ruolo chiave nella saga di Unital Ring, gettando delle solide basi da riprendere un domani nella già annunciata “Inter-Intelligence War”. Se siete anche voi curiosi di scoprire quale evento abbia dato inizio alla leggenda dello Spadaccino Nero o, meglio ancora, di sapere cosa abbia visto Kirito in Asuna durante la battaglia contro Illfang the Kobold Lord, arrivando a convincersi che la fanciulla sarebbe diventata una preziosa guida per tutti gli altri componenti dell’avanguardia, Sword Art Online: Progressive è una lettura imprescindibile. Peccato soltanto che i sette volumi di questa prima mini-serie coprano solo gli eventi ambientati nei primi tre piani di Aincrad, costringendoci ad attendere e sperare che J-POP ci porti quanto prima anche il secondo e il terzo adattamento della serie.

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